news as roma

Destro, oggi sposo domani Nazionale. Ecco Yanga-Mbiwa, la diga che disse no al Napoli. Rabiot resta a Parigi fino a gennaio

Un matrimonio, lo stadio, la verità vicina su Balzaretti, gli ultimi botti di calciomercato a due ore dalla chiusura di questa sessione estiva

Guendalina Galdi

Dito anulare della mano sinistra occupato. Mattia Destro ha pronunciato oggi uno dei Sì più importanti. Il grande giorno è arrivato e l'attaccante della Roma lo ha vissuto in un momento di carriera brillante. Lanciato verso grandi traguardi con la squadra di club e protagonista della nuova Italia di Antonio Conte. La convocazione è arrivata nella serata di sabato scorso, dopo la vittoria della Roma sulla Fiorentina, e Destro già domani sarà agli ordini del ct. Niente luna di miele, notte di nozze col cuore che batte per l'azzurro e, certamente, per la sua Ludovica Caramis, l'ereditiera di origine greca. Greca come tre quarti della difesa giallorossa. Ed oggi il reparto arretrato di Rudi Garcia si è ulteriormente arricchito.

Mapou Yanga-Mbiwa, nativo della Repubblica Centroafricana ma francese di nazionalità, è sbarcato a Roma con la formula del prestito con diritto di riscatto ed ha subito assicurato: "Sono pronto!". Descritto come una diga, aiutato dall'imponenza fisica, si rivela un ottimo elemento in fase di copertura, dà il meglio di sè inserito in una difesa a 4, come quella di Garcia. Questo forse è uno dei motivi per cui nell'estate 2012 non approdò a Napoli, nella squadra allora di Walter Mazzarri. Gli azzurri si videro rifiutata un'offerta di 8 milioni, a fronte di una richiesta di 10 del Montpellier, squadra in cui ai tempi militava Mbiwa. L'affare dunque non andò in porto. Fu invece nel gennaio del 2013 che lasciò la Ligue 1, ma per la Premier: destinazione Newcastle. Trasferimento da 8 milioni di euro, gli stessi che nemmeno un anno prima furono offerti dai partenopei. Ora è un giocatore della Roma, un altro puntello per la 'squadra perfetta' che Walter Sabatini ha voluto costruire per Rudi Garcia. Con un occhio all'aspetto tecnico e tattico delle operazioni, ed un occhio al budget.

Il mercato sta per chiudersi. Sono queste le ultime, frenetiche ore di calciomercato estivo. La sessione sta per volgere al termine ed in casa Roma tiene banco l'affaire Adrien Rabiot. Tanti tira e molla negli ultimi giorni tra la Roma ed il PSG, e la madre-agente del centrocampista classe '95. Tra richieste respinte ed offerte allettanti si dilunga il duello tra il club giallorosso e l'Arsenal. I Gunners sono decisi su Rabiot, mentre Arsene Wenger sta assistendo alla Partita della Pace all'Olimpico; ma il suo, nella Capitale, non è stato un blitz di mercato per il neo-sposo Destro. Rabiot resterà in Francia fino a gennaio per poi essere libero di sbarcare nella Capitale. Il tecnico del Paris Saint German, Blanc, ha già dato il suo addio al centrocampista, confermando la sua voglia di lasciare Parigi.

Pausa Nazionali a parte, i pochi rimasti a Trigoria affronteranno una settimana di allenamenti, anche se domani l'appuntamento clou all'interno del Fulvio Bernardini sarà la conferenza stampa diFederico Balzaretti. Insieme a lui, nella sala Champions, sarà presente il responsabile sanitario il dottor Colautti. Si attendono delucidazioni in merito alla condizione fisica del terzino, eroe del derby d'andata della scorsa stagione. La presenza di Colautti completerà, con autorevolezza e competenza, le dichiarazioni del giocatore fornendo maggiori dettagli sui tempi di recupero e rientro di Balzaretti, ormai out da quasi un anno.

Da qui a Natale sarà una Roma bella di notte. La Lega Serie A ha reso noti gli orari delle gare di campionato fino alla pausa natalizia. Senza dimenticare i sei appuntamenti serali (o tardo pomeridiani) di Champions League. L'Olimpico dunque sarà chiamato agli straordinari serali. Il tutto mentre la nuova casa della Roma sta prendendo vita. La deadline per il Sì del Campidoglio è attesa entro giovedì prossimo, il 4 settembre. La giunta comunale è vicina al dare il via al nuovo stadio della Roma. Dal Sì di Destro, al Sì del Campidoglio.