(Ansa) "Aver associato il mio nome alle inchieste sul calcio scommesse ha fatto molto soffrire me e la mia famiglia. Ancora oggi dei tifosi pensano che ho commesso illeciti. Nella mia lunga carriera professionale sono sempre stato una persona corretta e mai avuto problemi giudiziari o disciplinari”.Morgan De Sanctis, portiere della Roma ed ex portiere del Napoli, ha deposto oggi, come parte offesa, al processo in corso al tribunale di Lanciano per presunta diffamazione che vede imputati i giornalisti Xavier Jacobelli, 55 anni, di Bergamo, e Paolo Rosato, 32, di Lanciano, in veste di direttore e conduttore di un video programma sul web Quotidiano.Net.
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De Sanctis: “Ho sofferto per il mio nome associato al calcioscommesse”
Morgan De Sanctis ha deposto oggi, come parte offesa al processo in corso al tribunale di Lanciano per presunta diffamazione che vede imputati vari giornalisti
I commenti contestati riguardano l’analisi fatta in studio da Rosato e Jacobelli del video amatoriale divulgato da Sky, il 31 dicembre 2011, dal titolo ”calcio scommesse: video choc Cavani-goal. De Sanctis si infuria, perché?”, postata su YouTube il 9 gennaio 2012. Nel video commentato dai due imputati si vede prima Cavani che segna il 4-1 del Napoli sul Lecce e subito dopo il portiere De Sanctis, che scuote la testa in un gesto di apparente dispiacere; e dietro la rete Cristiano Lucarelli, infortunato, che informa il compagno di squadra dei minuti mancanti alla fine.
Le immagini fecero il giro della rete e su YouTube. La vicenda riguarda i commenti dubbiosi sull’atteggiamento di De Sanctis fatti da Jacobelli e Rosato. Gli imputati si sono difesi asserendo che non volevano diffamare De Sanctis, ma solo porre una valutazione, come diritto di cronaca, sulla circostanza che un calciatore non esulta al gol di un compagno.
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