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De Rossi: “Mai chiesto di essere ceduto. Ora abbiamo il dovere di puntare al terzo posto”(VIDEO)

Ecco le parole di Daniele De Rossi ai microfoni di Sky al termine di Roma-Parma 1-0.

Redazione

Ecco le parole di Daniele De Rossi ai microfoni di Sky al termine di Roma-Parma 1-0.

DANIELE DE ROSSI A SKY

Considerazioni sul rinnovo?Ne abbiamo parlato ampiamente in conferenza. Non era facile scegliere, c'è stato un momento di stallo in cui pensavo a tante cose. Non era facile andare via, rinunciare a quello che ho e ad un futuro spero prossimo.

Nemmeno alle prospettive diverse.Esatto. Non ci fossero state alternative diverse non mi sarei posto problemi. Io non ho mai chiesto di essere ceduto, però i contratti finiscono e quando si rinnovano bisogna strattonarsi un po' con i dirigenti e decidere cosa fare.

Come mai sei arrivato a scadenza?Un po' sono io che non tendo mai a chiedere il rinnovo, non mi piace chiederlo dopo 1 anno o 1 anno e mezzo. E un po' per le vicissitudini societarie non c'era tempo per pensarci, c'erano altri problemi. Sì Totti ha rinnovato 4 anni sotto i Sensi ma alla sua età diventa automatico, ha fatto una scelta di vita. Arrivare all'ultimo non ha aiutato la società che si è trovata con le spalle al muro.

Avevi tutto il diritto di provare altro. Ma alla fine non è stata una questione di tempistica.Sì, io ho detto all'allenatore già da agosto cosa volevo fare. Ho parlato con lui e con Ivan De La Pena, una grossa perdita che se ne sia andato. A loro dissi che sarei rimasto e parlai di alcuni particolari economici. Per me quella era la parola, poi è normale che nello svolgersi della trattativa mi sono immaginato con altre maglie e a non combattere con realtà che qui a Roma sono molto difficili e pesanti.

Oggi hai toccato mille palloni, con te è un'altra Roma. Ora siete al quinto posto.Abbiamo il dovere di puntare il terzo posto per valori tecnici. Non siamo inferiori a Udinese e Lazio, squadre forti, ma noi con la poca costanza siamo comunque lì. È un campionato abbastanza equilibrato a parte le prime due. Dobbiamo provarci, possiamo vincere contro chi chiunque e fortunatamente abbiamo un allenatore con la mentalità giusta.

L'offerta economica più importante era quella dell'Anzhi?Questo è il vostro lavoro, è poco elegante dirlo dopo la firma. Non confermo, non è carino per le società e i colleghi che giocano con altre squadre.