(Ansa) - Avvincente come un thriller, lunga come una telenovela. E' la sceneggiatura che riguarda il rinnovo di contratto di Daniele De Rossi con la Roma, cui pero' manca ancora da scrivere la parola 'fine'.
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De Rossi, offerto contratto di quattro anni più uno con clausola rescissoria
(Ansa) – Avvincente come un thriller, lunga come una telenovela. E’ la sceneggiatura che riguarda il rinnovo di contratto di Daniele De Rossi con la Roma, cui pero’ manca ancora da scrivere la parola ‘fine‘.
''La metteremo quando decideremo di rendere pubblico quello a cui stiamo lavorando'' le parole del centrocampista di Ostia dopo la sospensione della gara sul campo allagato del Catania. ''Quando tutto sara' deciso spieghero' tutto quanto - ha sottolineato 'Capitan futuro' -, soprattutto ai tifosi della Roma che sono i primi che devo informare perche' sono quelli che mi hanno dato tutto''.
La Roma, viceversa, non puo' dare tutto a De Rossi. Soprattutto, non vuole svenarsi per pareggiare le faraoniche offerte economiche arrivate all'entourage del giocatore da Manchester City e Real Madrid. Il direttore generale Baldini, nei numerosi incontri e contatti avuti col procuratore Sergio Berti, ha messo sul piatto della bilancia una proposta di rinnovo su cifre lontane da quella del club di Mancini (9 milioni di euro per convincerlo a lascare la Capitale a parametro zero), ma comunque importante per le casse di Trigoria: quattro anni di contratto, con opzione per la quinta stagione, a cinque milioni netti, cui aggiungere comodi bonus per arrivare a una cifra complessiva di sei milioni.
Per la fumata bianca e i titoli di coda, pero', potrebbe esser necessario trovare prima un accordo anche sull'inserimento di una clausola rescissoria e sulla relativa cifra di svincolo. La Roma, ovviamente, avrebbe tutto l'interesse a fissare un prezzo vicino ai 20-25 milioni di euro, ritenuto eccessivo dal giocatore che spingerebbe invece per una somma piu' che dimezzata. Insomma, per dirla con le parole di Baldini, ''la partita e' ancora aperta'' e il gran finale sara' svelato al momento opportuno solo dai diretti interessati. ''Parlero' chiaramente quando sapro' qualcosa perche' parlare di cose che dopo una settimana possono cambiare non e' nel mio stile - ha spiegato De Rossi -. Quanto ci vorra'? Non lo so. Le situazioni non sono chiuse o definite, non si e' trovato ancora un accordo e sta diventando quasi una telenovela che a me non piace''.
Anche perche' il genere televisivo tende a essere praticamente infinito e, a lungo andare, stanca gli spettatori e logora i protagonisti. ''Non sono un animale da riflettore - ha ammesso De Rossi -: spero di andare sui giornali per le prestazioni in campo, il resto mi infastidisce. Quando tutto diventa supposizione, illazione, scoop tirati a campare, lezioni di inglese, contratti firmati... Cosi' diventa complicato essere sereno''. Non a tal punto da dimenticare che ''vincere qui a Roma e' il mio sogno di sempre''. Per realizzarlo potrebbe bastare una firma.
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