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De Rossi, l’insulto fa il giro del mondo: dagli Usa alla Croazia il labiale offensivo divampa sul web

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La frase rivolta a Mandzukic in Juve-Roma ("Zingaro di m****") non è rimasta nei confini italici: nella terra natia dell'attaccante bianconero si parla di "scandalo senza precedenti". Sotto accusa anche la difesa di Spalletti

Jacopo Aliprandi

Niente prova tivù. Daniele De Rossi esce indenne - ma era previsto - dalla piccola/grande bufera con Mandzukic. La frase del giallorosso al croato ("Muto, zingaro di m****") non sarà punita dal giudice sportivo (forse la Procura federale potrebbe aprire un fascicolo ma i tempi saranno molto lunghi), poiché il regolamento della prova tv, almeno in Italia, prevede che si possa intervenire solo in caso di fatti violenti (un pugno, una gomitata, eccetera) o frasi blasfeme. Niente squalifica quindi per il centrocampista giallorosso, ma davvero una brutta figura in ambito internazionale. Perché il suo labiale ha fatto il giro del mondo, arrivando in meno di 24 ore persino nei portali statunitensi, quelli letti dal suo presidente, James Pallotta. “Daniele De Rossi Alleged to Have Aimed Racist Taunt at Mario Mandzukic”, il titolo del sito americano “bleacherreport.com”, che dedica un intero articolo al fatto di ieri sera. Ma non è il solo, perché in giro per i continenti la notizia ha suscitato grande clamore. “Shut up, shitty gypsy” in Inghilterra, “Callate, gitano de mierda” si legge su Marca e Mundo Deportivo, "Zamknij się, ty gów... cyganie" su sportowefakty (portale polacco): il labiale ha fatto circumnavigato il globo, arrivando anche in indonesia e Pakistan, per dirne due a caso. Ma ovviamente l’accaduto ha fatto maggiormente clamore nella terra natia di Mandzukic: “Skandal poprimio neslucene” – “uno scandalo senza precedenti” – è il titolo del più importante sito d’informazione croato, il jutarnji. “Il difensore della Roma ha rivolto un insulto razzista ("Šuti, usrani Cigane!") nei confronti del centravanti bianconero, ma quante di queste frasi ingiuriose vengono rivolte ai nostri connazionali senza essere viste o sentite?”, l’articolo pubblicato su slobodnadalmacija.

 

Ma oltre alla frase di De Rossi, ciò che ha destato altrettanto scandalo in tutti i paesi è la difesa del suo allenatore, Luciano Spalletti, che ieri sera, al termine della partita, davanti alle telecamere ha giustificato la reazione del difensore: «Il labiale? De Rossi non ha messo la mano davanti la bocca, gli insegneremo anche questo. Mandzukic ha preso per il culo tutti e nessuno gli ha detto niente: De Rossi ha risposto a quelle che sono state le indicazioni del suo avversario. Deve essere bravo ma quando si perde, in un momento di difficoltà si perdono delle attenzioni dei particolari, come quella di mettere la mano davanti la bocca». “Il peggior scandalo è proprio il comportamento del tecnico a fine partita”, scrivono in Croazia; “Spalletti esorta il giocatore ha coprire la bocca, qualora volesse insultare qualcun altro…”, il commento dagli Usa. Non una bella figura per il giocatore, ma nemmeno per la Roma; se infatti lo scopo della nuova società americana è quello di espandere il proprio brand, tra insuccessi sportivi e frasi fuori luogo, lo sta facendo nel peggior modo possibile.