(di Giovanni Gallo) - Stasera atto finale di un Europeo sorprendente, è una partita a sé. Fino ad oggi Pirlo è stato osannato, ma solo un giocatore ha giocato in tutti i ruoli di campo con minuti e minuti di corsa: Daniele De Rossi.
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De Rossi all'atto finale, superati Gerrard e Schweinsteiger
(di Giovanni Gallo) – Stasera atto finale di un Europeo sorprendente, è una partita a sé. Fino ad oggi Pirlo è stato osannato, ma solo un giocatore ha giocato in tutti i ruoli di campo con minuti e minuti di corsa: Daniele De Rossi.
L'Europeo ha dato quel palcoscenico adatto alle qualità del giallorosso; in principio lo si paragonava a giocatori come Gerrard, Lampard e Schweinsteiger. Ora il paragone gli va stretto.
Pirlo ha illuminato con grandi assist, ma chi distruggeva l'azione avversaria, a centrocampo e in difesa, era solo uno. Contro la Spagna è stato primo difensore centrale e allo stesso tempo ultimo di centrocampo. Prendi due e paghi uno.
Il libero, ruolo tanto pesante, ma mai più adatto per il ragazzo di Ostia. Beckenbauer è il rappresentante per eccellenza di questa categoria: versatilità e leadership sul campo sono caratteristiche fondamentali.
L'Inghilterra non ha giocato bene e noi non abbiamo finalizzato quanto creato, ma al 3' minuto: botta di De Rossi dalla trequarti di esterno che colpisce il palo. Molta sostanza che non si concretizza al 48' minuto del secondo tempo, tiro a lato a due passi dal gol. Allora si ritorna in mischia difensiva per prendere palle di testa con grande senso di posizione. Si va supplementari, ma la stanchezza è tanta: fuori per Diamanti.
La Germania viene letteralmente dominata nel primo tempo: due gol subiti nell'arco di 16 minuti. Il romanista si trova a meraviglia nel centrocampo a tre con Pirlo e Marchisio che si lanciano all'attacco; il primo con passaggi smarcanti e il secondo con gli inserimenti. In questi casi De Rossi pulisce tutte le sbavature della manovra offensiva, tappa i buchi e, supportato da una difesa compatta e di cuore, crea il presupposto per il bel gioco dell'Italia: l'equilibrio. Gli ultimi 20 minuti di gara sono prima di contenimento e poi di sofferenza. Anche qui la stanchezza si fa sentire con un fallo da ammonizione all'84'. Poca lucidità causata dalla grande corsa tra un reparto e l'altro: difendere e ripartire velocemente.
Gerrard e Schweinsteiger superati, ora tocca affrontare un complesso di centrocampisti fenomenali con caratteristiche diverse, ma questa è un’altra storia da scrivere.
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