Il 21 Settembre 2014, nella terza giornata del campionato Primavera la Roma batte il Catania con un sonoro 3 a 0. Intervistato nel dopo gara, Alberto De Rossi, allenatore dei giallorossi, esprime la sua soddisfazione e fa i complimenti alla squadra. Gli viene chiesto anche un giudizio su uno dei suoi ragazzi in particolare, un certo Daniele Verde, che un paio di ore prima ha aperto le marcature, segnando il terzo gol in tre partite. “L'anno scorso nemmeno lo convocavo... - è la risposta di De Rossi - E' un profilo nuovo per noi, conoscevamo le sue doti, ma non riusciva ad esprimerle. Quest'anno è riuscito ad integrarsi, gioca per la squadra e questo esalta le sue qualità”.
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Daniele Verde, come conquistare la Roma in 5 mesi
Lo scorso settembre Alberto De Rossi l'aveva definito "un profilo nuovo" per la sua Primavera. Da lì un autunno strepitoso con la giovanile, l'approdo in prima squadra fino al titolo di uomo partita contro il Cagliari
Oggi pomeriggio invece Verde è sulla bocca di tutti. MVP a Cagliari con due assist per nulla banali, uomo del ritorno alla vittoria della Roma, quinto nome più hashtaggato sul twitter italiano. Ma chi è questo Daniele Verde, che fino a cinque mesi fa era un "nuovo" nella Primavera, e che ora invece va ritagliandosi sempre più spazio nello spogliatoio dei "grandi"?
La risposta non è molto complessa: Daniele Verde è un ragazzo di 18 anni, con una storia "breve" e normale, condivisa con tanti giovani calciatori in procinto di sbocciare. Nasce a Napoli il 20 giugno del 1996, cresce giocando a calcio nel capoluogo campano finché, nel 2010, a 14 anni non ancora compiuti, arriva da Roma l'offerta impossibile da rifiutare. Verde ovviamente non la rifiuta, e si trasferisce nella capitale per vestire la maglia giallorossa degli Allievi. Qui cresce, sperimenta vari ruoli del centrocampo fino a stabilizzarsi esterno, per lo più offensivo.
Nel campionato 2012/2013 la Primavera lo chiama a dare una mano ogni tanto, regalandogli un'occasione da 4 presenze e 99 minuti: Daniele ringrazia e sfrutta, andando a segno per la prima volta con i ragazzi più grandi. A stagione finite, in estate, entra nella squadra di De Rossi in pianta stabile: va in ritiro con la Primavera, è coinquilino degli altri due '96 Di Mariano e Adamo, altre due stelle piuttosto brillanti del settore giovanile. La stagione però è di transizione: 15 partite in tutto, 599 minuti, solo 2 gol.
Così si giunge al Settembre di quel Catania-Roma 0-3, e di quelle dichiarazioni un po' stupite, quanto meno prudenti su di lui. Probabilmente nessuno si aspettava che nei mesi successivi Verde avrebbe segnato gol a raffica, fino a conquistarsi una sedia stabile tra i panchinari della prima squadra (anche complice, certamente, la pestilenza abbattutasi sullo spogliatoio di Rudi Garcia). Intanto 8 gol in 8 partite di campionato, 6 presenze e 2 reti nella Champions League dei giovani, e Daniele Verde entra nello spogliatoio, accanto a quelli della prima squadra sull'onda di un autunno in cui è letteralmente esploso.
Lo scorso 17 Gennaio è arrivato l'esordio in Serie A: un quarto d'ora al posto di Iturbe senza le possibilità per combinare granché. Poi altre due manciate da 10', contro l'Empoli in campionato e contro la Fiorentina in Coppa Italia: poco spazio, in cui Verde non mostra certo i colpi del predestinato, però sembra avere un bel carattere. Difficile comunque che siano stati in tanti a pensare: "E se gli si desse un'opportunità da titolare?".
Negli ultimi giorni, però, deve averlo pensato Rudi Garcia, visto che oggi pomeriggio l'ha schierato. Sappiamo com'è andata. Oggi non possiamo far altro che applaudire l'allenatore giallorosso per questa scelta, e soprattutto Daniele Verde, per la doppietta-assist più giovane della Serie A.
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