«Jeremy Menez può diventare un campione, ognuno ha la sua gestione. Noi abbiamo avuto la nostra. Per i giocatori che hanno un talento eccezionale ci vuole stima e fiducia». Christian Damiano
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Damiano: “Menez può diventare un campione”
«Jeremy Menez può diventare un campione, ognuno ha la sua gestione. Noi abbiamo avuto la nostra. Per i giocatori che hanno un talento eccezionale ci vuole stima e fiducia». Christian Damiano
, secondo dell'ex allenatore giallorosso Claudio Ranieri, risponde così alle domande su Jeremy Menez. «Lui è capace, ha dimostrato le sue qualità. Ora deve confermare a Roma quello che ha fatto finora. A fine stagione? Non mi riguarda, deciderà lui. Arrivare molto giovani in Italia è molto difficile, è sempre stato così con altri grandi campioni francesi. Il calcio italiano è il più difficile del mondo», a margine dell'incontro 'Il vivaio nel futuro del calciò a Palazzo Valentini.
Secondo il tecnico francese il calcio italiano ha anche il merito di avere aiutato la Francia a vincere il Mondiale nel '98. «La pressione, l'esperienza e la qualità di chi lavora nel calcio italiano ha permesso alla Francia di essere campione del mondo. Se infatti tanti di quei campioni non avessero militato nel campionato italiano la Francia non avrebbe vinto quel Mondiale», ha detto Damiano. L'allenatore transalpino, che era responsabile dei tecnici di Clairefontaine, ha spiegato il lavoro che è stato fatto per risollevare il calcio francese: «Abbiamo fatto poche cose, molto semplici ma con rigore. Prima di tutto valorizzare i ragazzi dal punto di vista tecnico con il pallone. La tecnica è l'elemento fondamentale, quello che fa la differenza. Senza tecnica non c'è espressione calcistica», ha aggiunto Damiano, che ha poi elencato elementi fondamentali su cui ogni tecnico sin dalla giovane età dei suoi giocatori dovrebbe puntare. «Elementi fondamentali su cui lavorare sono il palleggio, come calciare il pallone, il controllo, le finte e i dribbling e i colpi di testa. Il tutto deve essere fatto al massimo delle potenzialità, ma come dico sempre ai giovani bisogna dare tutto e non aspettarsi nulla da loro».
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