Due gol in cinque giorni. Dal Sassuolo al Genoa, dal Mapei all'Olimpico, la settimana appena terminata ha visto la riscossa di Seydou Doumbia. Dopo i fischi per le sue primissime prestazioni in giallorosso, dopo le immagini del suo riscaldamento a San Siro, per le quali "ci è rimasto male, è stato un brutto episodio" ha rivelato il suo agente, sono arrivati gli applausi. Mercoledì scorso a Reggio Emilia, quando ha aperto le marcature contro la formazione neroverde di Di Francesco, e ieri, quando il suo nome è stato gridato a gran voce da tutto l'Olimpico. Ha lasciato il campo anzitempo, tra gli applausi, a causa di un problema al flessore della coscia sinistra ma questo non dovrebbe pregiudicare un suo impiego per la sfida contro il Milan, in programma domenica prossima alle 20.45. "Spero di dare un valore aggiunto alla squadra e di mettere il mio talento a disposizione del club - aveva detto Doumbia nel giorno della sua presentazione (lo scorso 16 febbraio) -. Ora ho giocato la mia prima partita (Roma-Parma terminata 0-0 del 15 febbraio, n.d.r.) e spero in futuro di rispondere alle attese della squadra e del pubblico. Devo lavorare ancora di più per trasformare questi fischi in applausi e questo è ciò che intendo fare". E Seydou ce l'ha fatta.
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Dai fischi agli applausi: Doumbia ce l’ha fatta. Florenzi: cuore e gol. E la Lazio torna sotto
La Roma, con il tandem Doumbia-Florenzi, contro-sorpassa i biancocelesti e lo fa davanti al suo pubblico. Oggi riposo, domani si torna a lavorare: c'è da preparare l'ultima trasferta di stagione, contro il Milan
"E’ molto soddisfatto delle ultime prestazioni e vuole continuare a fare bene per la Roma - ha dichiarato Jean Bertrand Beytrison, agente dell'ivoriano sul suo assistito, a LR24 -. Noi non abbiamo mai avuto dubbi, lui sa quello che può fare. Purtroppo lui ha finito di giocare nel campionato russo ad inizio di dicembre e dopo ha fatto la coppa d’Africa che non è propriamente facile. C’era solo lui che non giocava, gli altri invece erano impegnati in campionato. Bisogna ricordarsi che Doumbia non si è allenato praticamente almeno per due mesi e ovviamente non poteva essere al top della condizione.
Sta crescendo e sta meglio fisicamente e si vede anche nei due gol segnati. Lo dimostrano ad esempio l’azione di ieri quando in progressione ha anticipato gli avversari segnando il gol del vantaggio della Roma". Per quanto riguarda il futuro di Doumbia, Beytirson ha dichiarato: "Una sua cessione a giugno? Per me non è il momento di parlare di queste cose, lui è a Roma da solo 2-3 mesi. Lui vuole giocare e ha dimostrato che è più facile fare gol quando viene impiegato in campo. Sono sicuro che non si fermerà più, farà gol anche a Milano la prossima settimana e aiuterà il club a raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League".
IL MIGLIORE - A fissare il punteggio sul 2-0 contro i rossoblù di Gasperini ci ha pensato poi Alessandro Florenzi, anche se "l'abbiamo chiusa un po' tardi" ha sottolineato Garcia dopo la prestazione. Una corsa al 92' che ha condotto l'esterno classe 1991, eletto migliore in campo del match, ad un altro gol da repertorio, e che ha lanciato la Roma verso una vittoria che le ha fatto riconquistare il secondo posto. Ma l'ha detto anche Florenzi ieri, nel post gara, che la corsa più importante è quella verso la Champions League diretta. Che non si è certo fermata con i tre punti conquistati contro il Genoa. Essere un punto sopra alla Lazio non dà ancora l'aritmetica certezza di conquistare l'obiettivo, per questo Garcia ha tenuto a precisare: "Le prossime quattro le dovremo giocare come quella di oggi (ieri, n.d.r.)". Derby compreso. Ma prima della stracittadina, gara già sentita ma ancor più carica di aspettative vista la attuale situazione di classifica, ci sono altri 180 minuti da giocare: la trasferta a San Siro contro il Milan e la gara casalinga contro l'Udinese (partita posticipata dalla Lega alle ore 20.45). Oggi la Roma ha riposato, domani si tornerà a lavoro per preparare l'impegno nel capoluogo lombardo.
"DIAMO IL MASSIMO PER FINIRE BENE LA STAGIONE" - E’ stata una grande gioia tornare ad essere secondi. Ora mancano 5 partite importanti: noi non ci fermeremo e daremo il massimo in ogni partita per finire bene l’anno”. Parole di Daniele Verde che oggi presso il teatro Marrucino di Chieti è stato premiato in occasione della tredicesima edizione del Premio ‘Giuseppe Prisco’ alla lealtà, correttezza e simpatia sportiva. L'esterno campano, che ha esordito quest'anno in prima squadra, si 'divide' tra i grandi e la Primavera, con cui tre giorni fa ha perso la finale di Coppa Italia di categoria: "Non abbiamo approcciato alla gara nel modo giusto e ne abbiamo pagato le conseguenze - ha ammesso - ma ciò non toglie nulla al nostro talento ed andremo avanti per la nostra strada in questo finale di stagione". Quando gli viene fatta notare la possibilità che questa stagione termini come quella 2010/2011 (quando lo stesso la Roma perse, in finale, la Coppa Italia ma poi vinse lo Scudetto), Verde ha replicato: "Sarà magari destino, lo spero. Noi ce la metteremo comunque tutta per arrivare fino in fondo in campionato: non ci fermeremo di certo qui”.
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