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Da Otamendi a Toloi, la nuova difesa è sudamericana (VIDEO)

(di Mirko Porcari) – Crescere all’ombra dei grandi, una filosofia che si sposa con il nuovo corso giallorosso, fatto di scommesse societarie ed acquisti in prospettiva. Un mercato intelligente, insomma, da fare ottimizzando le risorse...

Redazione

(di Mirko Porcari) - Crescere all'ombra dei grandi, una filosofia che si sposa con il nuovo corso giallorosso, fatto di scommesse societarie ed acquisti in prospettiva. Un mercato intelligente, insomma, da fare ottimizzando le risorse economiche ed il talento.

Il feeling romanista con il sudamerica potrebbe portare a Trigoria gli eredi giusti per il partente Mexes: verso Milanello, il francese ha lasciato scoperta la difesa, costituita al centro da Burdisso e Juan, un argentino ed un brasiliano a cui Sabatini vorrebbe affidare la maturazione di due connazionali: Nicolas Otamendi e Rafael Toloi, due nomi noti nel circuito internazionale del pallone, da tempo sul taccuino dell'ex direttore sportivo del Palermo. Nell'eterna ricerca del nuovo Walter Samuel, Nicolas Otamendi ha spesso scomodato paragoni illustri: in patria, grazie anche alla garndissima stima che in lui aveva riposto l'ex CT Diego Maradona, è stato gioco forza pronosticarne il grande salto.

Dopo pochi incontri con il Velez Sarsfield si spalancano per lui le porte della Seleccion, una promozione che lo colloca definitivamente tra i giovani più interessanti del panorama mondiale. Nella massima competizione, in Sudafrica, Otamendi vive all'ombra di Demichelis e Samuel, una coppia collaudata che nella fase a gironi permette ai biancoazzurri di chiudere con un solo gol al passivo. Contro la Germania la grande occasione: nel naufragio generale ( sconfitta pesantissima per 4-0) il difensore viene schierato come terzino, una scelta che sarà fatale per le sorti dell'avventura argentina.

Nonostante l'esperienza tutt'altro che esaltante, Otamendi trova casa in Europa: il Porto lo acquista dal Velez per 4 milioni di Euro ed il tecnico Villas Boas gradisce molto la sua capacità nel ricoprire diversi ruoli nel pacchetto arretrato. Il numero 30 conosce una concorrenza agguerrita per un posto da titolare: l'ottima stagione dei vari Rolando, Fucile e Sapunaru lo colloca nell'ottica del "turn over", facendolo partire dall'inizio in 12 gare ( sono 2, invece, quelle in cui è subentrato) e trovando il gol in 4 occasioni. A dispetto di un impiego al di sotto delle aspettative, la guida di Villas Boas riesce a modificarne gli atteggiamenti, soprattutto in fase difensiva, una svolta tattica che non passa inosservata al Real Madrid, squadra che già a gennaio aveva provato ad acquistarlo.

Il contratto con i "draghi" bianco-azzurri scadrà nel 2015, ma le recenti voci di un concreto interesse della Roma per Villas Boas potrebbero farlo diventare un uomo mercato a tutti gli effetti,soprattutto se il suo attuale tecnico dovesse imboccare la strada per la capitale.

Due anni di differenza (1990 contro 1988) ed una carriera che deve ancora decollare, Rafael Toloi è un vero pupillo di Sabatini: come in ogni generazione, in Brasile non hanno aspettato per paragonarlo a veri colossi del presente e del passato, da Thiago Silva ad Anderson Polga, fatto sta che i due anni nel Goias hanno calamitato sul giovanissimo difensore le attenzioni degli esperti mondiali.

L'Italia, proprio grazie a Sabatini, è da un anno che sente parlare di questo calciatore: accostato, nell'ordine, al Palermo, alla Lazio ed al Napoli, la corsa al 21enne si è interrotta di fronte al suo status di extracomunitario, un problema viste le norme restrittive introdotte lo scorso anno dalla federazione ( se ne può tesserare solo uno nuovo a stagione, a patto che ne rimpiazzi un altro già ceduto). Un acquisto, insomma, che rischierebbe di bloccare il mercato giallorosso qualora si tenti di arrivare ad altri giocatori, magari di più alta levatura, con lo stesso status.