(di Vincenzo Nastasi) La stagione di quest'anno, se non altro, ci ha insegnato qualcosa: niente è scontato. Non è scontato lottare per lo scudetto con una rosa competetiva quanto il Milan, come non è scontato che, dopo la sconfitta con il Palermo, la Champions sia svanita.
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Crederci, ma non troppo
(di Vincenzo Nastasi) La stagione di quest’anno, se non altro, ci ha insegnato qualcosa: niente è scontato. Non è scontato lottare per lo scudetto con una rosa competetiva quanto il Milan, come non è scontato che, dopo la sconfitta con il...
Ma i tifosi questo lo sanno bene, e sanno anche che, quando la rabbia per l'ennesima occasione sciupata annebbia per un secondo i pensieri e ti fa quasi sperare che la matematica ti tagli definitivamente fuori dai giochi, non ci si crede mai fino in fondo. E' così dunque che affronteremo queste ultime quattro giornate, credendoci, ma non troppo.Credendoci perchè, al contrario di altri, nel nostro DNA c'è il tifo per una sola squadra, la nostra, e guai ad esultare per un gol subito, magari per sfavorire una formazione rivale. Ma credendoci soprattutto perchè arrivare in Champions significherebbe qualcosa di più che sentir suonare quel fantanstico inno il mercoledì sera. Entrare in Europa, quella che conta, vorrebbe dire permettere alla nuova proprietà di rilevare una squadra già competetiva anche sul piano internazionale ed attirare l'interesse di quei calciatori e quegli allenatori che mai giocherebbero in una squadra che non partecipa alla Champions League.
Crederci appunto, ma non troppo. Non troppo perché questa stagione ha segnato un record di delusioni che mai si era verificato. Non c'è nulla di peggio che sapere di avere la forza per battere chiunque e sciogliersi invece, come burro al sole, di fronte a mediocri calciatori resuscitati a fenomeni.Guarderemo quindi la partita di domani e le altre con la diffidenza che ha caratterizzato tutto questo campionato e sperando che, per un verso o per un altro, questo limbo finisca presto. Tutto è nelle mani dei calciatori. Saranno loro a dirci se varrà la pena esultare ancora e sperare per altre tre domeniche, oppure tirare i remi in barca e attendere che un nuovo condottiero a stelle e strisce ci salvi da un'altra stagione come questa.
BARI-ROMA Anche se le premesse non sono le migliori, domani, contro un Bari già retrocesso, la Roma è comunque chiamata ad onorare il proprio impegno, con la flebile speranza di un passo falso di Udinese e Lazio, che potrebbe rianciare inaspettatamente le ambizioni da quarto posto.Oggi si sono tenute le conferenze stampa dei due allenatori che hanno voluto ribadire l'importanza della gara di domani.Mister Montella ha messo in guardia la squadra, predicando grande attenzione soprattutto all'orgoglio del Bari che, seppur retrocesso, non vorrà sfigurare davanti al proprio pubblico.La conferenza è stata anche l'occasione per riproporre il proprio pensiero su una possibile coesistenza di Totti e Borriello. Il tecnico, come anche altre volte, ha ribadito il proprio convincimento che i due, essendo diversi, potrebbero giocare insieme. Tuttavia, per le caratteristiche che la rosa presenta, al momento uno dei due dovrebbe sacrificare le proprie caratteristiche e rischierebbe di non esprimersi al meglio.Dopo la conferenza, è iniziato l'allenamento pomeridiano (QUI IL RESOCONTO DELLA GIORNATA). La rifinitura delle 15 è servita a Montella per verificare le condizioni di De Rossi e Pizarro, che sembrano aver risposto bene. Unico assente Simone Loria.Al termine dell'allenamento, è stata diramata la lista dei convocati. Fuori Loria e Julio Sergio, rientra Pizarro. Confermati poi i giovani Caprari e Pena.
Da Bari, sono invece arrivate le parole di Bortolo Mutti. Il tecnico dei pugliesi ha promesso grandissimo impegno e concentrazione alta. Nonostante la retrocessione ormai matematica infatti, il Bari non ha nessuna intenzione di sfigurare davanti ai propri tifosi, che sempre hanno sostenuto la squadra.Sotto l'aspetto della formazione, i biancorossi potrebbero adottare anche una formula inedita, cambiando modulo. Mutti potrebbe dunque passare ad un inedito 4-3-2-1 con Bentivolgio alle spalle di Huseklepp e uno tra Rivas e Ghezzal. Nel frattempo è rientrato in gruppo anche Belmonte.
MERCATO Svanita la suggestione Pastore, la settimana è trascorsa all'insegna del realismo. Abbiamo assisitito ad una sorta di ridimensionamento degli obiettivi di mercato ma c'è stata anche qualche sorpresa. Il primo tassello che Thomas Di Benedetto dovrà posare sulle fondamenta della nuova società, costituite, quasi certamente, da Baldini e Sabatini, sarà quello dell'allenatore.Vincenzo Montella è in piena corsa. L'ex aeroplanino parte alla pari con tutti gli altri candidati, che, tra l'altro, non sono molti. Dopo la strizzata d'occhio, Villas Boas sembra aver fatto marcia indietro. Il tecnico del Porto infatti, al di là della battuta "Non sono adatto per l'Italia", ha dichiarato che probabilmente resterà sulla panchina dei biancoblu anche per la prossima stagione.Più folta invece la rosa dei nomi riguardanti il mercato dei calciatori. Partiamo con quelli dati in partenza. Svanita ormai anche l'ultima speranza per Mexes, l'uomo del momento è Mirko Vucinic. Il montenegrino sarebbe stato richiesto dal Tottenham, che avrebbe offerto, come contropartita, i cartellini di Sandro e Kranjar.
Torna d'attualità il nome di Andrea Pirlo. Il centrocampista potrebbe infatti approdare a Roma nel caso di partenza di David Pizarro. Sul punto però non c'è alcuna conferma. Il cileno infatti non ha mai dichiarato di voler lasciare la Roma, se non a fine carriera, e quindi una eventuale trattativa è ancora tutta da intavolare.Per quanto riguarda Buffon invece, è ancora tutto fermo. Oggi Silvano Martina, agente del numero 1 della Juve, è tornato a parlare. Ai microfoni di Sky ha affermato che Buffon ha ancora due anni di contratto e sarebbe felicissimo di rimanere a Torino. Anche qui si ha la sensazione che la trattativa, se ci sarà, entrerà nel vivo solo a stagione terminata.L sicuraa partenza di Mexes ha poi dato avvio al toto-difensore. Il nome che circola negli ambienti di mercato è sempre quello di Diego Lugano. Il centrale però ha rilasciato nella giornata di oggi una dichiarazione che chiude la porta a qualsiasi trasferimento. Lugano ha affermato che, nonostante ogni anno si parli di un suo passaggio ad una squadra italiana, si trova bene ad Instanbul e non ha alcuna intenzione di muoversi.
SOCIETA' In attesa dell'ufficializzazione del passaggio del pacchetto azionario di maggioranza alla newco nata nei giorni scorsi, a smuovere le acque ci hanno pensato John Elkann prima e il Casms poi.Riguardo alle parole del proprietario della Juventus, nonostante non ci fosse stata alcuna risposta diretta da parte della società, l'ambiente giallorosso non aveva certo accolto bene i giudizi arrivati da Torino.Oggi invece, sembra che sia stata siglata la pace. Una telefeonata tra Elkann e Montali, nella quale il primo ha chiarito il senso delle sue parole, avrebbe chiuso la questione.Ancora lontana dalla conclusione la vicenda legata al divieto di trasferta imposto dal Casms per Bari-Roma e Inter-Roma.Oggi sono infatti state diramate le istruzioni per l'acquisto dei tagliandi della semifinale di ritorno di Coppa Italia, riservato, per chi abita nel Lazio, ai soli possessori della Tessera del Tifoso ma la polemica non si è fermata.Ieri, oltre alla società, anche MyRoma, l'organizzazione giallorossa di azionariato popolare, ha attaccato il Casms, chiedendo conto della decisione assunta.Oggi è arrivata la risposta dell'Osservatorio, che ha però "scaricato" la responsabilità sui Prefetti di Bari e Milano, titolari, secondo il Casms, dell'effettiva decisione. Sul punto è però intervenuto il Prefetto di Bari, che ha negato, indicando invece nell'Osservatorio il principale responsabile.
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