news as roma

Conte: “Volevo De Rossi alla Juve, ma lui ha sempre pensato alla Roma”

La rivelazione del ct della nazionale Antonio Conte sulla volontà di portare a Torino Daniele De Rossi

finconsadmin

L'intervista esclusiva di Sky Sport al commisario tecnico della nazionale Antonio Conte: "De Rossi è uno di quei giocatori che ha sentito tanto la delusione dell'uscita al primo  turno ai mondiali. Da parte sua ho trovato una grande voglia e un grande attaccamento alla maglia della nazionale. E' un esempio per i più giovani. Nel nostro gruppo ci sono quei cinque-sei giocatori più esperti come lui. Mi auguro di fare un mix giusto di esperienza e nuove leve per arrivare competitivo agli europei. Il primo anno che ero alla Juventus mi sarebbe piaciuto averlo. Ho provato a portarlo a Torino ma lui ha sempre pensato alla Roma. Ha sempre visto la Roma come unica squadra italiana.

Nelle ultime convocazioni c’è anche Pellè…

“Sì, è cresciuto tanto e sta facendo molto bene. E’ maturato rispetto a quando è andato via dall’Italia. Ha meritato questa convocazione”.

E Balotelli?

“Le convocazioni devono essere meritate. Non ci sono preclusioni nei confronti di nessuno, ma chi viene in Nazionale deve volere indossare questa maglia. Vince la squadra e non il singolo, è la squadra che esalta il singolo e non il contrario. A meno che tu non sia Messi o Maradona…”.

Cosa pensa Conte della Serie A?

“Vorrei avere più possibilità di scegliere, vorrei vedere più italiani”.

E perché in Europa si collezionano figuracce?

“Credo che per i calciatori non siamo più un punto d’arrivo. Ora la Premier League, la Bundesliga e la Liga sono davanti a noi. Anche la violenza negli stadi, alle contestazioni che ci sono quando le cose in una squadra non va bene. In Inghilterra queste cose non ci sono, né tanto meno aspettano gli avversari con bastoni e pietre all’arrivo allo stadio. Preferiamo pensare alle polemiche arbitrali”.

Quanto tempo ci vorrà per tornare ai massimi livelli?

“Non lo so, anche perché c’è un problema economico. Bisogna essere più umili, sicuramente. Non ci sono più sedere con dieci euro in un ristorante da cento… Ogni squadra deve sapere quali sono gli obiettivi reali, senza mai buttare fumo negli occhi dei tifosi. E oggi, in Italia, è difficile primeggiare in Europa”.

La Juventus è la Juventus di Allegri o Conte?

“Mi dispiace che ci siano questi confronti anche se viene normale. E’ iniziata una nuova era, ed è giusto che sia la Juventus di Allegri. Ho provato ad andare due volte, ma sono stato respinto. La prima volta dovevo dare quando c’è stato il sorteggio dei gironi ma non c’erano né il presidente, né il direttore. La seconda volta era alla vigilia della gara con l’Udinese ma hanno preferito – e lo capisco – di no. Sarà un piacere tornare da vecchi amici”.

Totti dopo Juventus-Roma ha detto che gli arbitri aiutano i bianconeri. Cosa ha pensato?

“Sono l’allenatore della Nazionale, guardo in maniera distaccata le situazioni. Volevo anche stemperare la situazione perché avevamo due match di qualificazione. Il duello per lo scudetto sarà tra Juventus e Roma, e da qui alla fine ci saranno altri scontri dialettici. Sicuramente bisogna far passare messaggi positivi”.

Conte ha detto che un giorno vincerà la Champions. E’ un discorso ad archiviare?

“Non ho specificato il nome della squadra. Mi auguro che ciò avvenga, l’ho già vinta da calciatore e la vincerò da allenatore. I sogni sono tanti, ora penso agli Europei, poi magari chissà il Mondiale. Ora penso solo ai colori azzurri. E voglio, insieme ai ragazzi, portare questo orgoglio”.