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Confuso e infelice: da Under a Peres fino a Zaniolo, tutte le incoerenze di Fonseca

Roberta Moli

A destra c’è qualcosa che non quadra. E non parliamo di politica. Il ruolo di terzino che un tempo fu di Cafu e Maicon vive una crisi lunghissima e quest’anno ha toccato il suo punto più schizofrenico. A inizio anno il posto era di Florenzi, poi mandato via per incompatibilità di ruolo. In quei giorni si sono susseguiti Spinazzola, Santon e Bruno Peres con scarsi risultati. Nell’ultimo mese le cose sono addirittura peggiorate. Il ritorno di Zappacosta sembrava un sospiro di sollievo, ma l’ex terzino del Torino è stato tra i protagonisti in negativo sia col Milan sia col Napoli. Fonseca, poche ore dopo la sconfitta di San Siro, aveva decretato: “I giocatori si sono allenati sempre bene in questa pre stagione. Dopo possiamo pensare molte cose. Ad esempio il Milan ha giocato la terza partita con gli stessi giocatori avendo tempo di recuperare, noi abbiamo disputato la seconda partita e abbiamo bisogno di cambiare. Per esempio Zappacosta, tornato dopo 7 mesi, ha fatto la prima partita”. Perché farla per intero? E perché ripetere lo stesso errore col Napoli quando si vedeva chiaramente che il terzino boccheggiava. Altre anomalie: Santon prima del lockdown era uno dei più impiegati sulla fascia ma in queste 4 partite non si è visto mai sparendo pure dalla lista dei convocati contro la Sampdoria; Bruno Peres titolare contro Samp e Udinese (con pessimi risultati) ieri non era nemmeno nella lista di Fonseca.

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