Stefano Colantuono, allenatore dell'Atalanta prossima avversaria della Roma, è intervenuto ieri sera a Premium Football Club, programma di Pierluigi Pardo in onda su Premium Calcio, ed oggi aRete Sport e Centro Suono Sport.
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Colantuono: “Roma superiore ma l' Atalanta se la giocherà”
Stefano Colantuono, allenatore dell’Atalanta prossima avversaria della Roma, è intervenuto ieri sera a Premium Football Club, programma di Pierluigi Pardo in onda su Premium Calcio, ed oggi a Rete Sport e Centro Suono Sport.
Queste le sue parole: "La Roma si è sbloccata: è un calcio particolare quello che sta facendo, quindi gli va dato tempo di assimilarlo bene. Hanno tanti giocatori nuovi, pur avendo mantenuto uno zoccolo duro: serve tempo per certi cambiamenti. Spesso nel calcio non esiste la pazienza, però Luis Enrique ha dimostrato personalità: è uno che va avanti con il suo progetto senza guardare in faccia nessuno, finché gli verrà dato modo di continuare a lavorare. Io credo che se andrà avanti la Roma potrà togliersi delle soddisfazioni. Noi andiamo a Roma con la massima umiltà: loro sono superiori, però vogliamo giocarcela, come faremo in qualsiasi campo. Il giocatore più pericoloso rimane Totti, ovunque lo metti in campo fa la differenza, ma attenzione anche a Osvaldo: l'anno scorso in Spagna ha fatto bene e anche quest'anno alla fine ha già fatto due gol. Io sono romano e giocare controla Roma è un piacere."
(tuttomercatoweb.com)
COLANTUONO A RETESPORT
"Totti è ad un punto della carriera in cui è talmente esperto e saggio che lo puoi mettere dove vuoi. Totti sa bene dove agire, con Spalletti giocava più avanzato ma poi tornava indietro, nel cuore del gioco. Ora parte da posizione più arretrata ma dove lo metti lui gioca e segna, ricordo che a Parma ha sfiorato il gol con due conclusioni da fuori. La Roma, in generale, è un progetto che necessità di tempo, c'è stato l' innesto di calciatori nuovi e giovani quindi ci vuole pazienza prima di vedere il gioco di Luis Enrique ,che fa bene a credere nelle sue idee, i risultati potranno arrivare solotant con il tempo. La Roma è una squadra che per caratteristiche tende a farti abbassare; noi abbiamo sempre iniziato con un 4-4-1-1. Ora valuterò la formazione migliore: Gabbiadini è un giocatore potente, Moralez ha più agilità, ci sono più soluzioni".
Colantuono è stato il primo allenatore italiano di Osvaldo nella stagione 2005-06: "Osvaldo è un gran bell'acquisto. Lo allenai a Bergamo, il nostro primo anno, e si vedeva che aveva delle doti. All'inizio si allenava solamente, per un problema di transfert, e si vedeva che aveva tanta voglia ed infatti appena è stato a disposizione nel finale di campionato è anche andato in gol".Per un allenatore romano lavorare a Bergamo è stata una sfida doppia, scommessa ampiamente vinta da Colantuono nonostante qualche incomprensione:"Io ero già a stato a Bergamo nel 2005, vincemmo un campionato di B con il record di punti. L'anno dopo in Serie A facemmo nuovamente il record di punti. Poi andai via con motivazioni diverse da quelle che sono state raccontate. Al mio ritorno a Bergamo ho dovuto azzittire le voci del traditore, per via della mia partenza dopo quei due campionati, ma credo di aver riconquistato una tifoseria generosissima. Qui mi trovo bene, ho espresso un buon calcio, e non ripeterò più l'errore di andare via perchè qui c'è tutto per lavorare bene. Se mi propongono di rimanere a vita a Bergamo, io rimango".
COLANTUONO A CENTRO SUONO SPORT
Vista la penalizzazione, siete partiti così alla grande per recuperare il gap? “Una squadra come la nostra se non parte in questo modo e non ci mette dentro abnegazione, pressing, fa poca strada” .
Se l’Atalanta dovesse giocare col Barcellona ne prenderebbe tantissimi?“La domanda è difficile, il Barcellona è una squadra di marziani. Una cosa però si può dire: il campionato italiano è un campionato più equilibrato rispetto a quello spagnolo.Io credo molto in Luis Enrique. Quest’anno hanno preso dirigenti che sono il top sul panorama mondiale. Se loro hanno scelto questo allenatore, vuol dire che l’hanno ponderata. Ci vorrà tempo ed arriveranno i risultati”.
Oggi è il compleanno di Totti. 35 anni e sembra essere ancora un ragazzino? C’è bisogno di campioni come lui nel calcio italiano? Lo faresti giocare trequartista o punta? “Io ora lo farei giocare dietro la prima punta. Ovviamente c’è bisogno di questi campioni, ma questi campioni non nascono tutti gli anni ".
Come si gioca contro la Roma? “Giocare contro la Roma non è facile. Ha un’idea di gioco improntata sul possesso palla e tende a far abbassare le squadre avversarie”.
Cosa ne pensa di Gabbiadini?“E’ un giocatore di cui sentiremo parlare sicuramente”.
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