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Cobolli: “Che spettacolo l’Olimpico, impossibile non tifare per la Roma”

cobolli bove

La giovane promessa del tennis Italiano aggiunge: "Mourinho non si discute"

Redazione

Flavio Cobolli, giovane promessa del tennis Italiano e già 143esimo del mondo, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino” su New Sound Level 90FM. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni:

Dopo la vittoria di martedì hai indossato la maglietta di Bove e la foto ha fatto il giro dei social…

"Martedì è stata una battaglia, per fortuna è andata bene, ho fatto una scelta di cuore, Edoardo mi è venuto a vedere dopo tanto tempo e ho messo la sua maglietta giallorossa e mi sa che la foto ha fatto un po’ il giro del web. La metterò sempre per scaramanzia, basta che mi arrivano le magliette (ride, ndr)".

Su Josè Mourinho

“Il mister non si discute, i risultati arriveranno bisogna avere pazienza e dargli un po’ di tempo. Noi romanisti sappiamo aspettare e speriamo bene”.

Tu sei nato a Firenze, perché sei romanista?

"La mia passione non so da dove nasce, tutta la mia famiglia è romanista quindi credo che appena un Cobolli entra allo stadio diventa della Roma, le emozioni dell’Olimpico non si trovano da nessuna parte, è impossibile non tifare la Roma. Anche il caso di Matteo Berrettini che è nato a Roma ma tifa Fiorentina ci fa capire che la fede calcistica non ha ragioni".

Adesso tu hai la maglietta di Bove, di chi altro la vorresti? Chi sono i calciatori che ami di più oggi e che hai più amato in passato?

“Io sul corpo ho tatuata la fascia di capitano di De Rossi, è il mio idolo da sempre, adesso mi piace molto Cristante, ho un debole per lui".

Poi ti mandiamo la maglietta di Paulo Roberto Falcao…

“Se mi date la maglietta di Falcao la incornicio e la metto nel letto accanto a me, ci dormo insieme.”

Invece nel tennis chi è il tuo punto di riferimento?

"Mi guardavo da piccolo tutte le partite di Fognini, è da sempre il mio idolo è punto di riferimento, poi crescendo Djokovic è diventato il prototipo di giocatore che vorrei diventare".

Tra qualche settimana avrai proprio l’ATP di Roma, che emozione avrai a giocare su quel campo? Sarai l’unico romanista…

“È la prima volta che gioco un torneo così grande in tabellone, a Roma poi è il sogno di ogni bambino, mi aspetto un po’ di tensione quando scenderò in campo sperando che piano piano se ne vada. Devo fare esperienza e divertirmi. Non ho un obiettivo in particolare per questo torneo, non mi aspetto nulla, voglio vivermela a pieno perché è un’esperienza unica. Darò tutto e non vedo l’ora di scendere in campo poi quello che succede succede, io ci provo".