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Champions, la Roma sogna la rivincita: ecco il Porto di Conceição e Herrera

Due anni e mezzo dopo l'eliminazione ai preliminari la nuova sfida tra giallorossi e Dragoes. I portoghesi hanno vinto il girone facendo record di punti nella fase a girone

Valerio Salviani

Poteva andare peggio. La Roma, qualificata da seconda in classifica, trova il sorteggio che sperava. A Nyon dall'urna Champions esce il Porto, la squadra più abbordabile tra quelle che avrebbero potuto sfidare i giallorossi agli ottavi. Una rivincita dopo i preliminari in cui 3 stagioni fa i Dragoes hanno mandato in Europa League la Roma, con un sonoro 0-3 all'Olimpico che fa ancora male.

IL PORTO - Una sfida nella sfida quella con il Porto. Eusebio Di Francesco contro Sergio Conceição, dal campo alla panchina. L'ex laziale tornerà all'Olimpico da avversario della Roma in una sfida che a distanza di 20 anni sa ancora di derby. Il Porto non è il Barcellona, ma guai a sottovalutarli. i Dragoes hanno chiuso il girone con 5 vittorie e 1 pareggio, totalizzando 16 punti, record in questa edizione della Champions League. In un gruppo onestamente non impossibile, dopo il pareggio all'esordio con lo Schalke04, hanno portato a casa i 3 punti in tutte le partite restanti, battendo 2 volte Galatasaray e Lokomotiv Mosca, e una volta i tedeschi, conquistando il primo posto da imbattuti.

LA SQUADRA - La stella resta il capitano Herrera, che continua a essere un obiettivo di mercato della Roma (più per giugno prossimo che per gennaio). I due volte campioni d'Europa possono contare ancora su Iker Casillas, ormai alla quarta stagione in Portogallo. In difesa occhio a Felipe, che già nel preliminare del 2016 aveva messo la firma nella vittoria dell'Olimpico e che continua a essere sempre pericoloso sui calci da fermo. Non c'è più Marcano, adesso in giallorosso. Al suo posto il giovane Eder, brasiliano arrivato quest'anno dal San Paolo. Sulle fasce troveremo ancora l'Inter Telles (a sinistra) e Maxi Pereira, che due anni fa provocò l'espulsione di De Rossi, dopo un brutto fallo del capitano romanista. A centrocampo oltre a Herrera, l'ex stellina dell'Atletico Madrid Oliver Torres, che continua a rimandare l'appuntamento con l'esplosione definitiva ma che porta imprevedibilità ad una mediana fisica. In attacco, insieme al solito Brahimi, Il maliano Marega, bomber dei suoi, l'altro messicano Corona, tra i migliori in Champions quest'anno e Adrian Lopez, che può entrare a partita in corso.

IL GIOCO - In campionato il Porto domina. E' primo in classifica con la miglior difesa e il secondo miglior attacco dopo quello dello Sporting. I campioni di Portogallo in carica hanno trovato una dimensione moderna e dinamica grazie a Conceição, che dall'anno scorso ha portato una mentalità meno offensiva ma più "italiana" alla squadra. Nonostante i tanti cambi arrivati dal mercato in estate, i portoghesi non hanno perso l'identità costruita l'anno scorso. Veloci in attacco, possono mettere in difficoltà la retroguardia della Roma soprattutto in contropiede. In difesa non sembrano impenetrabili, soprattutto sulle fasce, dove i giallorossi potranno fare la differenza.

FORMAZIONE TIPO

Porto (4-3-3): Casillas; Maxi, Felipe, Eder, Telles; Torres, Pereira, Herrera; Corona, Merega, Brahimi.