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Cessione Roma, Dragoni (Sole 24Ore): “Viaggio Unicredit in America mossa inconsueta”

“Una mossa inconsueta, che ci vende va a casa di chi deve comprare. E’ un viaggio della speranza per Unicredit, per vedere chi offre di più tra il fondo americano e Angelucci, che non piace ai tifosi ma non piace molto nemmeno a Unicredit...

Redazione

"Una mossa inconsueta, che ci vende va a casa di chi deve comprare. E’ un viaggio della speranza per Unicredit, per vedere chi offre di più tra il fondo americano e Angelucci, che non piace ai tifosi ma non piace molto nemmeno a Unicredit a casua dell’offerta troppo bassa". Cosi Gianni Dragoni, giornalista del Sole 24 Ore contattato da Sky Sport 24

a proposito dell'incontro in corso a New York tra i vertici di Unicredit e il fondo d'investimenti statunitense interessato a rilevare la società giallorossa. "La Roma oggi è una squadra per ricchi, vale molti soldi"

Americani spaventati da un’immediata ricapitalizzazione, un ostacolo per le trattative"Certamente non potrebbe iscriversi al prossimo campionato se non avrà ricostrito il patroimonio, o riducendo i costi o vendendo giocatori. Abbiamo visto negli ultimi mesi ha avuto problemi nel pagamento degli stipendi. Il valore espresso dalla borsa, 150 milioni, è un prezzo troppo alto"

Solo tre gruppi, perché quest’asta non si è creata"In effetti è un mistero, un marchio come Roma potrebbe attirare investitori da tutto il mondo. La procedura della gara mi ha lasciato perplesso, non è stata fatta una grande pubblicità. Mi aspettavo un maggior interesse, c’è stata un’impressione generale che la partita fosse avviata verso una soluzione casalinga"

Unicredit pronta a restare nell’azionariato"È una possibilità ma se Unicredit rimarrà agli americani interessa la maggioranza assoluta. Per i soci italiani credo che la banca abbia qualche nome, ma se questa fosse la soluzione è solo per valorizzare meglio la squadra. Oggi vendrebbe non guadagnando molto, può sperare in un guadagno uturo"

Quando pesa non avere uno stadio di proprietà"Pesa ma non è un ostacolo insuperabile. Due anni fa non aveva uno stadio di proprietà ma c’e stata l’offerta di Soros. Oggi si fatica ad andare oltre i 100 milioni. Sappiamo che ci sono interessi arabi per il Milan, e anche il Milan non ha lo stadio"

Se la chiusura dell’oparzione non andasse in posto?"È possibile uno slittamento della deadline. Essendo una procedura privata gli stessi pretendenti se l’aspettano. Questa mossa americana pubblicizzata, atipica, credo sia fatta per cercare di rialzare la proposta di Angelucci. È anche questo uno degli scopi di questa missione"