C’era da scommetterci

(di Paolo Marcacci – ForzaRoma.info) Sabato mattina, come sempre vado all'agenzia di scommesse davanti casa,  quella dove gioco abitualmente. Prendo il  foglio  con tutti gli avvenimenti (si dice così) in programma e mi metto a studiare con attenzione le proposte dei vari campionati.

Mi cade l'occhio su una serie di scritte nere, quasi lugubri, come se certe partite fossero preventivamente listate a lutto. Guardo meglio: c'è scritto "Black list", lista nera. Le scritte sono tutte concentrate nei riquadri dei campionati italiani: ad esempio, su Bologna-Parma per la Serie A o Siena-Torino per la B, fra le tante. Cosa vorrà dire "Black list", a parte la traduzione letterale? Persino io, con la mia intelligenza limitata, ci metto poco a capire, perché  basta un'occhiatina alle quote per chiarirsi ogni dubbio: altissime quelle del segno 1 o  del segno 2, inspiegabilmente (ah ah!) basse, direi rasoterra, quelle del pareggio. Avrei scoperto nel pomeriggio di ieri che tutte le  diciture "Black list" erano giustificate dai risultati maturati (o surgelati?) sul campo. C'era già poco da stare allegri, con la minuscola altrimenti sarebbe stato lecito festeggiare, però il disappunto era destinato a crescere: vabbè, mi son detto, vediamo per curiosità quali gare degli altri campionati sono sulla lista nera...Premier League, Liga, Bundesliga, Liga Sagres, Gambrinus Liga, scozzese, turco, greco...

Niente. Le "Black list" erano soltanto le nostre, tutte confermate dai risultati del campo. Vi ho abituato a terminare ogni settimana la mia rubrica con una battuta ironica. Stavolta, per  quanto mi sia sforzato, vi giuro che non m'è venuta.