Marco Cassetti ha rilasciato un'intervista all'AS Roma Match Program. Ecco le parole dell'ex terzino giallorosso:
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Cassetti: “Domani i giallorossi penseranno alla Champions”
"Una gara non semplice, dopo quattro giornate nelle quali il Verona ha fatto bene. Lo scorso anno gli scaligeri erano una buona squadra e nonostante abbiano venduto pedine importanti, lo sono ancora"
Cosa ne pensa di questa Roma?
“È una bellissima squadra, con una rosa di qualità. Già lo scorso anno era un gruppo ottimo, completato nell’ultima campagna acquisti dall’inserimento di alcuni elementi importanti”.
Sabato che gara vedremo all’Olimpico?
“Una gara non semplice, dopo quattro giornate nelle quali il Verona ha fatto bene. Lo scorso anno gli scaligeri erano una buona squadra e nonostante abbiano venduto pedine importanti, tipo Iturbe alla Roma, si sono ripresentati bene e in quattro gare hanno fatto ben 8 punti. Ma la Roma a Parma ha dimostrato di essere concentratissima e di saper vincere anche su un campo difficile e ha portato a casa il bottino intero grazie ad un calcio piazzato di Pjanic. Le grandi squadre devono avere nel proprio organico dei giocatori in grado di risolvere la partita con un grande gesto tecnico”.
Lei ha avuto modo di vedere come lavora Garcia da vicino, quale è la sua principale caratteristica?
“Lui è fantastico. Lo scorso anno giocavo in Inghilterra e chiesi alla Roma se potevo allenarmi a Trigoria durante la pausa invernale. Il mister mi ha fatto sentire subito a casa, parte integrante del gruppo. E mi piace sottolinearlo non tanto per la mia esperienza, ma perché credo sia importante per i giocatori nuovi che arrivano: l’inserimento diventa molto più facile e veloce”.
Qual è il suo punto di forza?
“È molto diretto e responsabilizza i suoi giocatori affrontando a viso aperto le situazioni. Lo scorso anno non c’erano aspettative su di lui. In Italia in pochi sapevano quanto avesse fatto bene in Francia, ma Sabatini sapeva bene chi andava a prendere. Ripetersi non è facile, ma lui ha tutte le qualità per fare ancora meglio”.
Il suo giudizio su Mandorlini?
“L’anno scorso ha fatto bene e hanno fatto un campionato straordinario. E i risultati di queste prime giornate sono dalla sua”.
Tante partite vicine, come si mantiene concentrazione e lucidità?
“Io sono giocatore e so che anche se razionalmente i calciatori affrontano una gara alla volta inevitabilmente sabato la mente andrà alla partita contro il Manchester City di martedì. È chiaro che competere in Champions è il miglior produttore di stimoli, la stanchezza sparisce quando parte quella musichetta...”.
Ha giocato a Verona 3 anni, cosa ricorda di quel periodo?
“Sono stato molto bene, è una piazza perfetta per allenarsi bene durante la settimana. Poi la domenica il calore dei tifosi ti sprona a dare il massimo. Una piazza importante del nord d’Italia”.
Totti compie 38 anni proprio sabato, Toni ne ha compiuti 37, si incontrano due veterani.
“Quale sia l’elisir di Totti non lo so ed è un segreto che non credo lui voglia rivelare. Francesco certamente segue una linea guida per l’alimentazione ed è in grandissima forma. Va sottolineato che Francesco gioca così bene perché ha grandi qualità fisiche nonostante la sua età anagrafica, su quelle tecniche non se ne parla proprio. La sua prestazione contro il Parma è la risposta a tutte le domande ”.
Insomma, ci fa un pronostico?
“La Roma è favorita, ma sarà una gara combattuta!”.
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