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Canovi: “De Rossi-Zeman solo un dissidio tecnico. Il Psg non lo cercherà a gennaio”

Dario Canovi, decano dei procuratori sportivi, è intervenuto alla trasmissione radiofonica “Te la do io Tokyo”, in onda su Centro Suono Sport.

Redazione

Dario Canovi, decano dei procuratori sportivi, è intervenuto alla trasmissione radiofonica “Te la do io Tokyo”, in onda su Centro Suono Sport.

De Rossi-Zeman, cosa ne pensi?

Dovrei essere dentro lo spogliatoio. È un dissidio tecnico non caratteriale, De Rossi ritiene che il suo ruolo sia di play maker, accetta di giocare in Nazionale in una posizione che fa fatica di accettare con la Roma. L’acquisto del greco è stato indicativo perché sul greco puntava e lo riteneva più adatto, se ha ragione o torto lo potrà dire solo i fatti. Anche le parole di Zeman sul c’è chi pensa agli affari suoi sono da interpretare da un punto di vista tecnico, forse farebbe bene a spiegare bene questo fatto. De Rossi da intelligente come è capirà questo fatto e si adatterà. E’ un giocatore da Zeman assolutamente se gioca come ieri in Nazionale. A me risulta che lui gradisce giocare in quella posizione così come in Nazionale, anche se in Nazionale c’è Pirlo che è uno dei migliori al mondo in quel ruolo. Mi aspetto al rientro di De Rossi che molte cose saranno chiarite, nessuno ha parlato proprio perchè è necessario un chiarimento tra i due con l’assistenza della società mi auguro. La stessa cosa vale per Osvaldo. C’è anche lì un equivoco tecnico, Osvaldo e Destro sono simili, non so chi possa giocare meglio a destra, nel gioco di Zeman le punte devono intersecarsi. Non credo alla cessione di De Rossi, se la Roma l’avesse voluto cedere l’avrebbe fatto quest’estate. Per gennaio molto difficilmente il Psg possa acquisire un giocatore come De Rossi perché di centrocampisti ne hanno a iosa, non credo che andranno ad acquistare un altro giocatore con spese importanti. La stessa cosa si può dire del Manchester.

Non c’è stato il sostegno all’allenatore da parte della società

Non mi pare sia mancato l’appoggio della società all’allenatore, difficilmente una società può intervenire se un allenatore esclude un giocatore. Gli stessi mass media lo hanno attaccato dopo sulle parole successive non sull’esclusione e i tifosi della Roma lo hanno appoggiato. Sostanzialmente quasi tutti hanno dato ragione a Zeman. Una società se non difende Zeman avrebbe delle ritorsioni molto serie da parte di tutti, anche da parte dei tifosi: non penso quindi che abbia un’altra soluzione, deve andare avanti credendoci con Zeman perché Zeman può assicurare alla Roma una visibilità e dei risultati. Cambiare Zeman durante il campionato non è facile. Per giocare con Zeman difficilmente ci si può adattare a un altro allenatore dopo, soprattutto a metà campionato. Conoscendo De Rossi, sarà un caso che rientrerà, anche perché non c’è un’altra soluzione.

Su Osvaldo

Tra Osvaldo e Zeman esiste un rapporto diverso, già si conoscono, già lo ha avuto e Osvaldo fece benissimo a Lecce con Zeman. Osvaldo deve seguire le direttive tecniche sennò rischia veramente il posto, come attaccanti la Roma è sistemata più che bene. Non bisogna dimenticare Lopez che ha qualità enormi.