Difensore del Napoli dal 1972 al 1988, Giuseppe Bruscolotti, è stato intervistato in merito alla prossima partita che vedrà impegnata proprio la sua ex squadra. Mancano cinque giorni a Roma-Napoli e l'ex difensore azzurro ha espresso la sua opinione sulle due squadre, i rispettivi allenatori e le due tifoserie, un tempo legate da un gemellaggio.
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Bruscolotti (ex difensore Napoli): “Tra Roma e Napoli mi piacerebbe ritornasse il gemellaggio di una volta”
Difensore del Napoli dal 1972 al 1988, Giuseppe Bruscolotti, è stato intervistato in merito alla prossima partita che vedrà impegnata proprio la sua ex squadra. Mancano cinque
Queste le parole al portale Vocegiallorossa.it di Giuseppe Bruscolotti:
Come arrivano le due squadre alla sfida? "Bisogna vedere dopo la sosta, è tutto da scoprire nel senso che fino all'interruzione la Roma sul lato fisico faceva intravedere qualcosa in più, ora con la sosta è tutto da vedere".
Come giudica fin qui l'operato di Garcia e Benitez? "Sono due personaggi che hanno portato una ventata di entusiasmo tra le due tifoserie, che hanno visto due squadre completamente trasformate sul piano del gioco. Due squadre del meridione che sono in testa alla classifica, è un momento eccezionale".
C'è un acquisto della Roma che le è piaciuto più degli altri? "Mi piace come è stata assemblata la squadra e mi piace l'applicazione dei singoli. La verità sta sempre là, gli attori sono sempre gli artefici di tutto. Complimenti a tutti, dai calciatori all'allenatore hanno creato un bell'organico ed è ritornato l'entusiasmo di una volta".
Lei ha giocato nel Napoli per sedici stagioni, sia prima che dopo lo scioglimento del gemellaggio tra le due tifoserie. Ha ricordi particolari di quel periodo? "A me piacerebbe che ritornasse il gemellaggio di una volta perché era uno spettacolo. È una cosa a cui terrei molto, se potessi fare qualcosa lo farei subito, insieme ai rappresentanti di Napoli e Roma per vedere se si può ricongiungerlo. È una cosa spettacolare. Ricordi particolari non ne ho, era quel mescolarsi di bandiere giallorosse e azzurre. Uno scenario incredibile, un anno andarono 40mila napoletani, nel 1975. Bello a vedersi, non è facile assorbire una marea di quel tipo. Quel gemellaggio consentiva tutto, mi auguro e sarei felice di partecipare a qualche riunione, qualora ci fosse la possibilità di riprenderlo".
Tornando al campo, lei era soprannominato pal 'e fierro per le sue qualità da difensore, qualità che sta dimostrando nella Roma anche Mehdi Benatia... "Un giocatore che speravo tanto venisse qui a Napoli, se n'è parlato tanto. Il Napoli cercava e cerca ancora un centrale, a Roma sta facendo molto bene. Sta vivendo una seconda giovinezza, mi fa piacere. Vedere un giocatore del suo livello giocare in quel modo a quell'età fa piacere. Non è una scoperta, la qualità e la classe le ha sempre avute. Un simbolo così con quell'entusiasmo e a quell'età può essere un esempio per tanti".
Cosa può decidere la gara dell'Olimpico? "Ci sono tanti giocatori importanti, il Napoli ha tanti cecchini. Vanno tutti a segno, tutti quanti hanno già fatto un bel gruzzoletto di gol. La Roma è un'altra squadra che segna tanto. Non credo mancheranno i gol. Si possono fare tanti nomi, ma può segnare anche un difensore".
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