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Bruno Conti detective a ‘I Soliti Ignoti’: l’indagine è un flop, ma poi si riscatta

Bruno Conti detective a ‘I Soliti Ignoti’: l’indagine è un flop, ma poi si riscatta - immagine 1

Il dirigente della Roma concorrente per una sera su Rai 1: indovina una sola identità, ma si riscatta nel gioco finale del parente misterioso

Redazione

Una serata insolita per Bruno Conti, che veste i panni del detective a caccia delle identità nascoste de 'I Soliti Ignoti', nota trasmissione di Rai 1 condotta da Amadeus che si occupa di scoprire ogni sera otto mestieri. Il dirigente della Roma, che alcuni giorni fa ha compiuto 67 anni, ha colto l'occasione per presentare ancora il suo libro 'Un gioco da ragazzi' e divertirsi un po'. Anche se poi l'indagine non va decisamente a buon fine: delle otto identità, Bruno Conti ne indovina solo una, quella diun pianista, arrivando al gioco finale del parente misterioso - tra indizi, 'fotone' e imprevisti - con 6mila euro dei potenziali 250mila. Tra gli altri mestieri da svelare c'erano un proprietario di un centro stampa, un ingegnere meccanico, un organizzatore di addi al celibato, chi esporta pennelli, chi recensisce cibo di tutto il mondo e anche chi cucina dei biscotti particolari. Conti però si riscatta proprio in extremis, indovinando il parente misterioso senza dimezzare mai ma sfruttando solo il grado di parentela. Alla fine 6mila euro portati a casa, da devolvere in beneficenza: un'altra bella giocata in zona 'cesarini'.

Durante la puntata, che ovviamente non era in diretta, Conti ha parlato appunto della sua autobiografia:"Ho accettato di scriverla per lasciare una testimonianzaai giovani anche sui valori della vita. Oggi si vuole tutto e subito, si va troppo veloce, ho voluto raccontare la mia infanzia, la mia famiglia, mamma e papà che hanno cresciuto sette figli con quel poco che avevano. Ho raccontato il divertimento e i veri valori della famiglia. Parla della mia gande Roma, le gioie e le delusioni, poi ci avviciniamo ai 40 anni dalla vittoria del Mondiale. C'era il silenzio stampa in quei giorni, ci sono tanti aneddoti che ho voluto raccontare". Poi spazio anche a qualche curiosità da parte di Amadeus, grande appassionato di calcio e tifoso dell'Inter: "Voglia di giocare all'estero? Non l'ho mai avuta. Quando giocavo nella Roma e c'era il saluto prima della partita, in un abbraccio con Maradona mi ha chiesto di andare a giocare al Napoli. Ma non avrei mai lasciato la Roma".