(di Alessio Nardo)Non ne azzecca pi? una. Dal 27 gennaio, giorno del suo ultimo gol ufficiale (a Bologna), Pablo Daniel Osvaldo vive un rapporto complicato con la porta avversaria. Prestazioni scialbe, fiacche, deludenti. Un atteggiamento spesso indolente, che nel tempo ha indotto buona parte del tifo romanista ad osservarne le gesta con un filo di avversione. Il famoso episodio del rigore di Genova, sottratto a Totti e gentilmente consegnato tre le braccia di Romero, ? stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Osvaldo e la Roma non si amano pi?. Colpa di un digiuno che anche ad Udine ha frenato le ambizioni giallorosse. Clamorosa l'opportunit? capitata sul destro di Pablito all'89', tutto solo davanti a Brkic. Mira pessima, chance fallita, due punti preziosissimi gettati al vento. E l'inevitabile prolungamento di una situazione ormai scomoda per tutti. In primis per il ragazzo, che secondo voci di mercato non vedrebbe l'ora di lasciare la Capitale a giugno.
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Bomber in crisi, Osvaldo ? in buona compagnia
(di Alessio Nardo) Non ne azzecca pi? una. Dal 27 gennaio, giorno del suo ultimo gol ufficiale (a Bologna), Pablo Daniel Osvaldo vive un rapporto complicato con la porta avversaria.
Per molti ? un paradosso. In effetti, parliamo di un attaccante in gamba, che da due anni ? di fatto il capocannoniere della squadra. Nella scorsa stagione si ferm? ad undici gol, battendo la rivelazione Borini (10), capitan Totti (8) e i due giovani virgulti Bojan (7) e Lamela (6). Quest'anno siamo gi? a dodici, contando anche la rete in Coppa Italia con l'Atalanta. Dodici gol, come Erik Lamela (per molti, la rivelazione della stagione romanista), due in pi? del pluricelebrato Totti e cinque in pi? di Mattia Destro. Dunque? Pur non essendo un fenomeno, Osvaldo ? certamente una punta di qualit?, in grado di garantire ogni anno la doppia cifra. Il fatto che non segni da un po' ? preoccupante, ma non del tutto anomalo per un centravanti di elevato rango. In tema di digiuni, in Serie A l'italoargentino ? in dolce compagnia. C'? Edinson Cavani, ad esempio. Il pi? ambito gioiello del nostro campionato, che (proprio come Osvaldo) non segna dal 27 gennaio. Otto gare all'asciutto, con tanto di rigore fallito ieri a Verona contro il Chievo.
Restando in casa Napoli, spiccano altre eccellenti personalit? a caccia del gol perduto. Goran Pandev non segna addirittura dal 7 ottobre (match d'andata al San Paolo con l'Udinese), mentre Insigne ha realizzato la miseria di un gol negli ultimi quattro mesi (lo scorso 13 gennaio, contro il Palermo). Spostandoci in casa Juve, la crisi dei bomber ? quasi consuetudine. Chi sta viaggiando a discreto ritmo ? Alessandro Matri, che in campionato non festeggia comunque dal 9 febbraio (con la Fiorentina), al pari di Mirko Vucinic.Giovinco, nel nuovo anno, ha messo a segno soltanto tre reti, una in pi? di Quagliarella. Al Milan, non deludono Pazzini e Balotelli. Ma nelle ultime undici sfide, il faraone El Shaarawy ha timbrato il cartellino due sole volte (contro Atalanta ed Inter). E alla Lazio, Petkovic attende con impazienza il rientro di Klose (il cui ultimo gol risale al 15 dicembre, con l'Inter), vista anche l'interruzione del periodo magico di Floccari, a secco da un mese intero.
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