Enfant terrible. Classe, talento, determinazione e carattere. Andrea Bertolacci ha tutte le premesse per diventare un giocatore di alti livelli.
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Bertolacci: “A Lecce sono stato benissimo. La Roma? Resta il mio sogno”
Enfant terrible. Classe, talento, determinazione e carattere. Andrea Bertolacci ha tutte le premesse per diventare un giocatore di alti livelli.
Determinato in fase di interdizione, intelligente nel costruire il gioco e sinistro micidiale in area di rigore. Una scommessa vinta: un classe '91 con l'esperienza di un veterano.
Andrea, due stagioni da incorniciare: salvezza e promozione con la maglia del Lecce, quali sono state le sue emozioni per questi due obiettivi centrati?"Che dire? Tantissime belle emozioni per un ragazzo che veniva dalle giovanili della Roma e aveva avuto pochissima esperienza in prima squadra. E' stato emozionante vedere i campi di serie A pieni di gente e poi è stato davvero importante per me arrivare nel gennaio 2010 a Lecce, centrare la promozione in serie A, giocarci e raggiungere l'obiettivo salvezza, dando un contributo importante alla squadra. Per un ragazzo di vent’anni, tutto questo è davvero una grande soddisfazione".
9 presenze e 3 gol al suo primo campionato in seria A, se lo aspettava?“No, non me lo aspettavo, ma ci ho sempre creduto con umiltà e determinazione. Ho avuto un allenatore che ha creduto in me e io sono stato bravo a sfruttare al meglio il momento in cui c’è stato spazio in squadra per me. Questo grazie anche all'aiuto e ai consigli del mister che mi è stato sempre vicino, ma anche grazie alla mia pazienza e voglia di dimostrare che potevo aiutare i miei compagni se c’era bisogno di me. Insomma, meglio di così non poteva andare".
Sei molto legato a De Canio, è dispiaciuto per il suo addio?"Con il mister ho avuto sempre un rapporto particolare ed è stato importante per me sentire la sua fiducia: lui ha creduto in un ragazzo che veniva dal settore giovanile e per me questo è stato il massimo. Sono molto dispiaciuto per il suo addio, durante la stagione abbiamo vissuto dei momenti non facili, ma anche delle vittorie importanti con squadre di alto livello, fino a raggiungere la salvezza, quindi dispiace ancora di più che se se ne sia andato".
Indossare la maglia Roma è nei suoi sogni, come ha ripetuto più volte: ora dove vede il suo futuro?"E' vero, spero di giocare con la maglia della Roma che è la squadra in cui sono cresciuto calcisticamente nel settore giovanile, la squadra della mia città e per cui tifo, ma vorrei coronare questo sogno solo se hanno un progetto su di me e credono in me per la prima squadra. Non mi sento più un giocatore da giovanili, penso di aver dimostrato di poter dire la mia anche tra i professionisti. In più, c’è da dire che a Lecce sono stato benissimo, i tifosi e la città sono oramai nel mio cuore. Ora aspettiamo e vediamo quali sono le intenzioni delle due società".
FONTE leccecalcio.tv
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