In fuga per la gloria. Questa volta a provarci sono due allenatori stranieri, tanto diversi ma cosi' uguali nella voglia di affermarsi: Rudi Garcia e Rafa Benitez, timonieri di Roma e Napoli capoliste a punteggio pieno, alle prese con le prime prove tecniche di fuga della stagione, nell'attesa di conferme o di eventuali cambi di rotta.
news as roma
Benitez e Garcia, facce da straniero in vetta
In fuga per la gloria. Questa volta a provarci sono due allenatori stranieri, tanto diversi ma cosi’ uguali nella voglia di affermarsi: Rudi Garcia e Rafa Benitez, timonieri di Roma e Napoli capoliste a punteggio pieno, alle prese con le...
Ma comunque, un risulto lo hanno gia' ottenuto: hanno sconfitto gli scettici.
Entrambi si trovano al bivio di un campionato la cui storia deve essere ancora scritta, e gia' sperano di regalare grandi soddisfazioni, gioie ed emozioni, ai rispettivi sostenitori. Il francese e' un volto totalmente nuovo per il calcio italiano, lo spagnolo e' gia' passato dalle parti di Milano - sponda Inter - e di lui in pochi ricordano che guido' i nerazzurri alla conquista del Mondiale per club 2010: semmai nell'immaginario collettivo era passato per il tecnico che veniva dopo Mourinho e sudava molto in panchina. Prima di allora, di Benitez si ricordava il faccione sorridente in quella tiepida notte di Istanbul (da tregenda per i tifosi del Milan), quando - alla guida di un Liverpool - strappo' dalle mani la Coppa dei Campioni a capitan Maldini.
Prima della strana coppia Garcia-Benitez, altre 'facce da straniero' avevano fatto breccia nell'immaginario collettivo, entrando poi di diritto nella storia della societa' di appartenenza: come il 'mago' Helenio Herrera che, prima di essere ingaggiato da Moratti padre (Angelo), aveva guidato anche il Barcellona e la Nazionale spagnola. A Herrera bastarono pochi mesi per vincere scudetti, Coppe dei Campioni e Intercontinentali, aprire e chiudere un ciclo indimenticabile. Non vinse subito, ma vinse (lo scudetto della stella nel '79 con il Milan e il secondo della Roma, nell'83) lo svedese Nils Liedholm. Cosi' come vinse il serbo Vujadin Boskov, sulla panchina della Samp di Mancini e Vialli, nel 1991.
Vinse immediatamente il portoghese Jose' Mourinho, centrando il 'triplete' con l'Inter nel 2010, mentre un altro svedese dagli occhi di ghiaccio, Sven Goran Eriksson, sfioro' prima lo scudetto alla guida della Roma (1986), poi lo conquisto' con la Lazio (2000). E poi ancora facce da straniero: Petkovic, Zeman, Terim, Vinicio, Pesaola, Lucescu, solo per citare i piu' famosi, o almeno quelli che hanno lasciato un segno. (ANSA)
© RIPRODUZIONE RISERVATA