Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Rai all'interno della trasmissione "Radio Anch'io Sport". Queste le sue parole:
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Baldissoni: “Scudetto? Legittimo sperare. Per lo stadio vogliamo metterci due anni. Con Feng nessuna discussione in corso”
Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Rai all’interno della trasmissione “Radio Anch’io Sport”. Queste le sue parole:
Cosa è accaduto sull’episodio del rigore?
“L’impressione confermata dagli arbitri è che non fosse rigore, l’arbitro probabilmente non si è fidato della prospettiva di Peruzzo. Il conciliabolo magari è stato un po’ lungo, ma serviva a stemperare”.
Garcia è realistico quando guarda alla Juve? E’ legittimo sperare?
“Legittimo certamente. Molto più banalmente il nostro obiettivo è vincerle tutte, finora siamo stati in condizione di farlo, tentare di prendere la Juve è una motivazione forte”.
Lei è più ottimista guardando alla Juve o timoroso guardando al Napoli?
“Io sono ottimista rispetto al fatto che la Roma può dimostrare di poterle vincere tutte. Poi riprendere la Juve dipende dalla Juve stessa, quindi non possiamo che sperare”.
La Roma ha fatto un mercato perfetto. Sabatini ha mano libera? Come si muove per dimostrare questa efficacia straordinaria?
“Intanto pensiamo che Sabatini sia eccellente nel suo lavoro. E’ ovvio che ci sia una consultazione costante con società e l’allenatore. Il compito di un bravo ds è quello di acquistare giocatori per vincere le partite e che al contempo costituiscano un patrimonio per la società. Perché così, eventualmente, si possono sostituire con un beneficio economico”.
La Roma sta costruendo una squadra di grande livello con un allenatore produttivo. Ma sembra aver abbandonato il settore giovanile. Questa tendenza diventerà definitiva?
“Mi spiace contraddirla, ma stiamo facendo il contrario. Stiamo investendo molto di più sul settore giovanile per rafforzare la capacità di produrre talenti. Anche perché un talento prodotto in casa ha un costo inferiore. Stiamo allargando il settore giovanile in città, abbiamo accordi con squadre che sono diventate accademie AS Roma, alle quali stiamo trasmettendo una metodologia di avendo che abbiamo sviluppato. Detto questo, i giocatori, italiani o stranieri che siano, devono essere bravi”.
C’è un giallo sulla firma di Garcia?
“Sono tematiche molto più interessanti a livello giornalistico di quelle che sono nella realtà. Garcia ha un altro anno di contratto, la situazione è stabile e c’è tempo per discuterne. Noi vogliamo tenerlo, lui vuole restare. Con un giocatore può esserci un problema, per un allenatore non è così. Non lo venderemo!”.
Progetto stadio. Marino invoca tempi stretti ma dice che non sorgerà se non con tutte le infrastrutture.
“Intanto il nostro progetto non nasce con la presentazione di mercoledì. Ci sono stati due anni di lavoro, c’è stata la scelta di un’area, è un tempo acquisito che non va dimenticato. Tempi ristretti? Sì, ma compatibili con lo scenario normativo. Dobbiamo avere questo spirito, non vorrei alibi legati alle difficoltà della burocrazia. Sappiamo che il tempo minimo sono due anni, vogliamo metterci due anni”.
Qual è il primo atto per dire “siamo partiti”?
“Ripeto, noi siamo già partiti, non fosse per la scelta dell’area. Se c’è una preoccupazione per l’acquisizione del terreno? Non abbiamo questa preoccupazione. Ora arriverà la consegna del progetto tecnico. L’obiettivo è scavare sul terreno per dicembre 2014 o gennaio 2015. Lo speriamo, è importante per la città e per il Paese”.
Chen Feng marcia verso la Roma?
“Anche questo è un argomento mediatico, non reale. Sappiamo che Unicredit ha ricevuto un interesse, lo abbiamo appreso dal socio, ma è un tema che non coinvolge la società ma la proprietà. Come ha detto Pallotta, poi, non c’è una discussione in corso
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