Il direttore generale della Roma è intervenuto ai microfoni di Roma Channel per una breve intervista. Ecco le sue parole:
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Baldini: “Lo spogliatoio non è diviso. Osvaldo? Verrà sanzionato”
Il direttore generale della Roma è intervenuto ai microfoni di Roma Channel per una breve intervista. Ecco le sue parole:
A due giorni dalla sconfitta contro L'Udinese si è parlato molto in quest ultime 48 ore di questa presunta diversità di vedute fra il tecnico Luis Enrique e il direttore sportivo Walter Sabatini...Ovviamente ci deve essere per forza una diversità di punti di vista anche perchè uno la guarda dalla tribuna e l'altro dal campo e soltanto per una ragione di luogo geografico, la visione deve essere diversa per forza. Io sinceramente non ci vedo un gran problema, anche se due persone hanno due opinioni diverse, due persone che fra l'altro hanno un comune obiettivo.
Il fatto che ci sia una diversità di opinioni è soltanto spunto per una riflessione, per un confronto che solitamente è più foriero di cercare soluzioni rispetto ad un appiattimento, rispetto ad un unico di vista condiviso semplicemente per ossequio alla cariche che ognuno riveste. Che il direttore sportivo possa avere o possa aver avuto una visione leggermente diversa della stessa partita rispetto al tecnico lo farei rientrare nella normalità delle cose e persino auspicabile in qualche verso.
Confronto ci sarebbe stato anche negli spogliatoi più anziani e quelli più giovani, cosa è successo?In realtà ci sarebbe stato è il giusto periodo ipotetico da usare, non esiste assolutamente una divisione tra, che viene descritta stamattina sulla stampa, il gruppo dei senatori e quello dei più giovani e non c'è stato assolutamente niente, quello che c'è stato, e questo si, il gesto di mancanza di rispetto da parte di Osvaldo nei confronti di un suo compagno e su richiesta dell'allenatore questo gesto verrà sanzionato
Si parla molto del suo contratto e di questa firma che manca ci puòspiegare la situazione?Se ne parla molto e anche sproposito perchè, non si fa riferimento al fatto che questa è stata una società che è stata costituita soltanto il 18 agosto e che quindi aveva delle tappe successive da dover per forza percorrere, comuqnue era una società quella costituita da Unicredit e dagli investitori americani che doveva porre mano a una situazione che ci vedeva sofferenti nel passato. Quindi è stata già pensata, condivisa dalla parti e comunicata anche al mercato, una serie di step e ricapitalizzazione successiva che poteva portare ad una situazione finanziari alla quale sarebbero stati garantiti, non solo quelli che erano i fabbisogni di questa stagione, ma anche delle prossime. Ora in questa organizzazione c'era anche allo studio tutta una serie di risistemazione dell'organigramma, delle varie competenze e deleghe che i vari dirigenti, qualcuno in particolare avrebbe dovuto avere e questo quindi ha portato al fatto che ci fossero dei ritardi, ma che erano dei ritardi assolutamente funzionali.
Non si è mai derogati da quella che era la traccia segnata a suo tempo, è chiaro che essere una società quotata in borsa comporta dei tecnicismi che sono a volte un pochino lunghi rispetto ai tempi normi e costringono la società ad avere qualche giorno di ritardo sugli stipendi, altra cosa che si paventava stamani come grande problema sulla stampa ipotizzando diversità di vedute tra Unicredit e gli americani che invece sono totalmente condivise, pianificate e totalmente comunicate al mercato sin dall'inizio e questo non è un problema e se il problema alla fine è quello di poter rappresentare il pericolo di qualche giorno di ritardo sul pagamento degli stipendi, quando prima il discorso era parlare di qualche mese, che ben vengano questo tipo di problemi.
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