news as roma

Baldini fa quadrato: “Luis Enrique? Tutto previsto…”

Tutto previsto, o quasi. L’eliminazione ai preliminari d’Europa League con lo Slovan Bratislava, le 15 sconfitte stagionali, i ko nei due derby contro la Lazio,

Redazione

Tutto previsto, o quasi. L'eliminazione ai preliminari d'Europa League con lo Slovan Bratislava, le 15 sconfitte stagionali, i ko nei due derby contro la Lazio,

le sberle della Juventus prima in Coppa Italia e poi in campionato. Colpi duri da incassare, ma comunque messi in preventivo dalla neonata Roma americana, preparata a sbucciarsi le ginocchia per imparare a correre incontro a un futuro da grande.

Lo dice a chiare lettere Franco Baldini, l'uomo cui la nuova proprietà statunitense ha affidato le chiavi di Trigoria e del progetto 'made in Usà. «La società sa benissimo che tipo di percorso avrebbe intrapreso, sapeva delle difficoltà da affrontare - le parole del direttore generale - Sapevamo che ci sarebbero stati momenti duri, che per arrivare a obiettivi precisi al termine di programmi pluriennali si sarebbe dovuto affrontare passaggi obbligati». Nulla di strano, insomma, se dopo nove mesi di lavoro l'ex Barcellona Luis Enrique ancora non è riuscito a trapiantare nella Capitale il germoglio del calcio alla catalana.

«Sappiamo quello che facciamo, dove stiamo andando e dove vogliamo arrivare. E sapevamo benissimo che ci sarebbe stato da soffrire, anche tanto - ribadisce Baldini alla vigilia della gara interna con la Fiorentina e, soprattutto, dopo la debacle di Torino - Non siamo capitati qui per caso, siamo una squadra di professionisti che crede di sapere quello che c'è da fare e in quali momenti farlo». «Siamo i primi ad essere arrabbiati e delusi quando perdiamo - sottolinea poi il dg -, ma non per questo ci tiriamo indietro di fronte alle responsabilità e da un percorso programmato, che va completato nel tempo. E l'allenatore non è assolutamente fuori da questo tipo di percorso. Siamo coscienti di esserci imbattuti in un professionista serio, con qualità straordinariamente importanti».

Della serie, inutile chiedere la testa di Luis Enrique. Anche perchè gli unici a decidere eventuali modifiche dell'organigramma societario saranno i proprietari americani, che latitano a Trigoria, ma che, come sottolineato da Baldini, «hanno già speso quasi 100 milioni di euro». «Non servono dimissioni, allontanamenti, esoneri: basta dire se sono contenti o no - ricorda il dirigente - Ci è stata data carta bianca ma se le cose non dovessero andare come si augurano, rimettiamo alla loro volontà fortune e destini, indipendentemente dalla durata dei contratti». Ipotesi al momento lontana dalla realtà poichè «la società è solida, unica e compatta, non ci sono divisioni. C'è unità di intenti tra tutti che è la garanzia per un futuro che sarà sicuramente importante». Per il presente, invece, il consiglio all'ambiente è quello di stringere i denti, continuando a sostenere il lavoro di Luis Enrique e una squadra che ha già un buon organico.

«Il processo di crescita non è in ritardo rispetto alle nostre aspettative, ma non si era mai parlato di risultati in un anno soltanto - conclude Baldini -. Il nostro allenatore e l'intelaiatura della squadra comunque sono già un ottimo punto di partenza, e confido molto che il lavoro che faremo insieme a lui, ai giocatori e a quelli che verranno, darà le soddisfazioni che i tifosi meritano». (ANSA).