L' avv. Maurizio Scuderi, rappresentante legale in Italia della Deson&Co., è intervenuto alla trasmissione radiofonica "Te la dò io Tokyo su centro suono sport, facendo luce sull'offerta così definita arabo-americana.
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Avv.Scuderi (Deson&Co):”Pensavo che la nostra offerta fosse la più qualitativa”
L’ avv. Maurizio Scuderi, rappresentante legale in Italia della Deson&Co., è intervenuto alla trasmissione radiofonica “Te la dò io Tokyo su centro suono sport, facendo luce sull’offerta così definita arabo-americana.
Sulla questione Roma, si sono dette tante cose, prima venduta agli arabi, poi agli americani, poi è giunta notizia anche di una “folkloristica” offerta francese. E poi si è parlato di un’offerta arabo-americana.Noi siamo venuti a conoscenza di alcune indiscrezioni di quelle che erano di una delle cinque offerte Deson&Co e Amyga Investments.Queste due società fanno capo ad un interlocutore che è Sean Deson. L’offerta è quella definita medio-orientale e statunitense. Siamo stati contattati dall’ avv. Scuderi che si occupa degli interessi della Deson per l’Italia che ora ci farà luce sulla situazione
Le regole che sono state indicate non imponevano una scala gerarchica sotto il profilo della quantità dell’offerta.
L’offerta non doveva essere solo sulla quantità, ma soprattutto sulla qualità. I partecipanti dovevano accettare una serie di limiti. Il primo era quella della riservatezza, limiti che ancora permane in questo momento, dato che ancora non è stata ancora fatta alcuna cessione, quindi anche noi siamo ufficialmente ancora in corsa. Noi abbiamo presentato un’offerta vincolante. Sappiamo che ci sono altre offerte. Dicono che sono cinque offerte, io so che c’è la nostra.
Quella di DiBenedetto sembrerebbe essere in posizione avanzata ma non è ancora la vincitrice. Voi vi sentite ancora in ballo?
Tecnicamente siamo ancora in ballo. L’offerta proposta era completa in tutti i termini.
Oggi sui giornali si dice che il gruppo americano con soli 55 mil euro si prenderebbe la Roma. Cifre strane?
Sono cifre…noi abbiamo fatto un’offerta che non comprendeva una partecipazione di Unicredit. Era un’offerta globale
Un giornale parla della vostra offerta, come non vincolante e per la quale mancava la tracciabilità del denaro e vi paragona a Fioranelli.
Stiamo valutando il da farsi, ma proprio per la delicatezza del momento, per ora non comunicheremo alcuna iniziativa. Il nome della Deson verrà tutelato. Sean Deson è una figura ben conosciuta nel mondo della finanza. E’ titolare di un gruppo che gestisce grossi patrimoni anche orientali.
Tra questi ci potrebbe essere un principe o petroliere arabo in generale?
Ma si.. ma potrebbe esserci anche biancaneve…
L’offerta è a nome di Shan Deson?
Si della Sean Deson&Co.,l’Amiga è uno strumento operativo della Sean Deson. È una proposta ampia che non si limita al profilo economico. La grande capacità di Shon Deson sono un patrimonio che sarebbero state molto utile per un fenomeno importante come la Roma Le idee di Shon si allargavano ad uno sviluppo internazionale.
Il gruppo a cui faceva riferimento, farà degli altri investimenti al di là della Roma in Italia?
Siamo interessati a molti investimenti, Deson ha grosse capacità.
Ci risulta che il giorno in cui alcuni emissari di Unicredit sono andati a New York , lo stesso giorno a Via Veneto voi vi siete incontrati con Rotshild.
Ho solo letto sui giornali che sono andati a New York non ne ho contatto diretto. Io comunque quel giorno ho avuto un incontro
Sean Deson è di Las Vegas?
Ha origini canadesi Deson.
Conosce DiBenedetto?
Non ne ho idea. Lo conosce di fama, non so di persona. Aspettiamo di sapere la fine della vicenda. Il nostro intento è solo di mettere in chiaro, quali sono state le procedure di vendita.
Alla fine di questa storia, quando non ci sarà più l’obbligo di riservatezza, ci farete capire di più dopo?
Certamente.
Io spero che il vostro gruppo non denunci Piero Torri, per avervi paragonato a Fioranelli.
Ci sono altri mezzi oltre l’autorità giudiziaria. Poi vedremo
Quali sono state le vostre reazioni, quando avete appreso che aveva presentato un’offerta vincolante anche il Fondo Aabar.
Il mio è stato di sorpresa. Io pensavo che la nostra offerta fosse la più qualitativa. Qualche dettaglio in piu sulla vostra offerta. Sul profilo dello sviluppo e delle attività collaterali. Non ci saremmo fermati solo allo stadio, ma avremmo pensato anche alle attività collaterali.
Come spiegate la circostanza per cui i vertici di Unicredit sono andati a trovare la cordata americana, mentre non si sono incontrati con gli altri?
Con un grosso punto interrogativo. Forse saranno più vicini agli americani. Sean sta in Nevada, New Yor è più vicino.
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