Non ha stretto la mano di Francesco Totti nè tantomeno visitato ancora il centro sportivo di Trigoria ma, per non perdere tempo, ha già annunciato una mezza rivoluzione scatenando la fantasia dei tifosi.
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Arriva DiBenedetto, i tifosi sognano
Non ha stretto la mano di Francesco Totti nè tantomeno visitato ancora il centro sportivo di Trigoria ma, per non perdere tempo, ha già annunciato una mezza rivoluzione scatenando la fantasia dei tifosi.
Thomas DiBenedetto ha le idee chiare: vuole diventare al più presto il nuovo presidente della Roma e costruire, con i suoi soci, una squadra di primissimo livello, «capace di vincere lo scudetto ogni anno».
In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l'uomo d'affari statunitense non ha voluto approfondire quelli che saranno i piani per la Roma del futuro, limitandosi a fissare alcuni paletti.
In merito all'assetto dirigenziale, ad esempio, DiBenedetto ha spiegato di nutrire«il massimo rispetto per le persone che lavorano ora nella Roma», aggiungendo che presto parlerà coi diretti interessati. E questo perchè, anche se è «prematuro parlare di nuovi organigrammi», il consorzio americano ha idee chiare su uomini e ruoli che serviranno per rilanciare la formazione giallorossa. «Ci impegniamo a creare il miglior team possibile, in campo e fuori», la presa di posizione del businessman atterrato questa mattina nella Capitale che potrebbe aver fatto fischiare le orecchie agli attuali dirigenti di Trigoria.
Gian Paolo Montali, ad esempio, dopo aver acquisito i gradi di direttore operativo, si è sbilanciato annunciando una sua futura promozione a direttore generale. A garantire tale passaggio sarebbe Unicredit, che, però, potrebbe non aver fatto i conti con DiBenedetto: non è un mistero, infatti, la volontà degli americani di affidare un ruolo di responsabilità a Franco Baldini, general manager dell'Inghilterra con un passato proprio nell'organigramma della Roma. Un altro possibile avvicendamento potrebbe essere quello tra Daniele Pradè e Walter Sabatini.
Il primo, attuale direttore sportivo, con un contratto fino al 2013, potrebbe infatti lasciare il passo all'ex di Lazio e Palermo. «Metteremo insieme persone capaci di scovare talenti», l'indicazione di DiBenedetto che sembra cucita appositamente su Sabatini, grande esperto di mercato internazionale e pronto da subito ad imbarcarsi anima e corpo nel nuovo progetto a stelle e strisce. Capitoli a parte sono poi quelli riservati ad allenatore e squadra. In pole position, sia per la nuova proprietà che per la gran parte della tifoseria, ci sarebbe Carlo Ancelotti.
Il tecnico del Chelsea prenderebbe il posto di Montella, nonostante l'ex Aeroplanino, come affermato dallo stesso DiBendetto, sia stato bravissimo a riportare «entusiasmo e nuove energie alla squadra». A far scatenare i tifosi della Roma, però, sono state altre dichiarazioni: «Credo che alcuni calciatori saranno ceduti e altri ne arriveranno, almeno cinque o sei nuovi». Musica per le orecchie dei supporter giallorossi, impegnati da mesi a ipotizzare la prima campagna acquisti della nuova proprietà. Per il ruolo di portiere i più gettonati restano Buffon (Juventus) e Sirigu (Palermo); mentre per la difesa si fanno i nomi di Isla (Udinese), Bosingwa (Chelsea), Luisao e Fabio Coentrao (entrambi del Benfica). A centrocampo, nonostante i problemi fisici che ne hanno condizionato la stagione, riscuote ancora un notevole apprezzamento Pirlo (Milan), ideale soprattutto se dovesse arrivare Ancelotti in panchina, e Santana (Fiorentina). I giocatori in assoluto più richiesti dalla tifoseria, però, restano quelli dell'attacco: in primis Pastore e Sanchez, gioielli di Palermo e Udinese, incalzati da vicino da Neymar, stella nascente del calcio brasiliano.
Fonte ANSA
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