Anche il metal detector nel nuovo stadio della Roma?

(di Massimo Limiti) Comodo, avveniristico, ma soprattutto sicuro. Lo stadio di proprietà della Roma sarà sicuro, forse più di ogni altro. L’accordo annunciato oggi da RaptorAccelerator e Raptor Ventures di aver stretto una partnership con SecurityPoint Media (SPM), azienda pubblicitaria con soluzioni proprietarie controlli di sicurezza in 30 aeroporti statunitensi, lascia pensare a due ipotesi.

La prima è che di questo accordo ne trarrà giovamento anche la Roma, in quanto la RaptorAccelerator è un’azienda interna alla cordata di Thomas DiBenedetto. Il presidente è Sean Barror, quello che insieme a Mark Pennes accompagna il presidente della Roma in giro per il mondo a visionare gli stadi. In questo caso il marchio AS Roma avrebbe una visibilità, nei soli Stati Uniti, in un mercato che comprende più di 850 milioni di passeggeri

Fondata nell'autunno del 2001, la SPM offre però anche una soluzione end-to-end che migliora l'efficienza dei controlli di sicurezza aeroportuali, oltre alla piattaforma pubblicitaria nel settore.

Grazie al suo sistema brevettato SecureTray ® marchiato con annunci pubblicitari display e funzioni di marketing diretto che forniscono un innovativo, high-touch opportunità per gli inserzionisti di coinvolgere un pubblico più desiderabile di influenti, ad alto reddito, la SPM raggiunge attualmente oltre 1.200.000 passeggeri unici ogni giorno con provata efficacia nel migliorare la consapevolezza della pubblicità e aumentando l'attività di acquisto.

Sicurezza e marketing allo stesso tempo. Ecco che, nella seconda ipotesi, Thomas DiBenedetto potrebbe chiedere ai suoi un sistema di controllo agli ingressi dello stadio, per dare maggior sicurezza ai tifosi che andranno ad assistere alle partite della Roma.