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Ancelotti: “Allenare la Roma? Tutto può succedere, anche che smetto di allenare…”

" In Spagna la contestazione si limita ai fischi allo stadio per il gioco della squadra. Ultras e striscioni sono dimenticati, non esistono più"

Redazione

Il tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti, è stato ospite a 'Radio anch'io Sport'. All'orizzonte non sembra esserci un ritorno in Serie A: "Per uscire dall'Italia ci ho pensato parecchio, non era facile. In Inghilterra, Francia e ora in Spagna mi sono trovato veramente bene, non rientrerei, lo farei anche ma l'esperienza che sto vivendo è molto soddisfacente. Mi piacerebbe continuare l'avventura col Real Madrid, poi magari tra un pò mi passerà questa passione e questo divertimento e penserò di smettere". Tra le varie ipotesi Ancelotti si sente di scartare quella di un approdo all'Inter: "Andare sulla panchina nerazzurra mi risulta complicato per una questione di passato a cui sono fedele anche se da bimbo ero tifoso dell'Inter. La Roma? Tutto può succedere, anche che smetto di allenare".

Duro il suo commento agli episodi di violenza nel calcio italiano: "Leggere di tifosi negli spogliatoi a insultare i giocatori è molto triste. Sarebbe ora di tagliare, non se ne può più di giocatori in ostaggio di tifosi senza cervello. In Spagna la contestazione si limita ai fischi allo stadio per il gioco della squadra. Ultras e striscioni sono dimenticati, non esistono più. Il Real ha fatto un grande lavoro per eliminare le frange violente del tifo, le critiche con fischi ci sono perché il pubblico è molto esigente".