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Amelia: “Per la porta della Roma sceglierei un italiano”

Questa sera nel corso della trasmissione radiofonica “A tutto mercato” in onda sulle frequenze radiofoniche di Radio Ies è intervenuto il portiere del Miian Marco Amelia. L’ex numero uno giallorosso ha fatto il punto sulla...

Redazione

Questa sera nel corso della trasmissione radiofonica "A tutto mercato" in onda sulle frequenze radiofoniche di Radio Ies è intervenuto il portiere del Miian Marco Amelia. L'ex numero uno giallorosso ha fatto il punto sulla stagione passata e su quella che sta per iniziare con il suo Milan Campione D'Italia.

Sulla stagione passata

"Una stagione importante, una scelta che ho fatto sapendo di giocare poco. Sono riuscito ad affermarmi anche giocando poco ma bene e riuscendo cosi a farmi riscattare".

"Faccio parte di un gruppo fantastico, abbiamo vinto lo scudetto dopo una lunga camminata. L'importanza di vincere lo scudetto che mancava da tanti anni e far partre di un gruppo bello è stato determinante per me. La ciliegina sulla torta dopo una grande stagione. Noi siamo molto forti, ma la nostra stagione è stata condizionata in Coppa Campioni: siamo stati sfortunati con il Totthenam nelle due gare che poi ci hanno visto fuori dalla competizione.  Il prossimo anno proveremo ad arrivare fino in fondo".

Sul suo futuro

"Io sono un giocatore del Milan e sono contento di esserlo. Negli ultimi anni tante volte ho pensato di venire a Roma. Sentivo la stima della vecchia dirigenza a cominciare da Prade e dalla Dottoressa Sensi, ma sentivo anche i miei vecchi compagni. Anche una delle ultime volte che parlai con Franco Sensi mi disse che voleva riportarmi nella capitale. Negli ultimi tempi però non c'è stato nessun conatti con la nuova dirigenza. "Sono stato molto vicino al Cagliari. Mi ha chiamato Donadoni ma la mia scelta è stata quella di rimanre al Milan. Il pensiero era gia di ripartire la nuova stgaione con la casacca rossonera e continuare ad affermarmi a Milano".".

Sui portieri accostati alla Roma

"Per la porta della Roma sceglierei un italiano. E' giusto puntare sugli italiani giovani come Viviano. La cosa che mi ha fatto piacere sulla Roma è il ritorno di Franco Tancredi, uno dei migliori preparatori di portieri in circolazione. Una certezza il suo ritorno. Stekelemburg è un trequartista invece che un portierem, bravo con i piedi. Noi con il Milan l' abbiamo incontrato in Champions: ha fatto due grandi partite e lui fece un gran intervento al novantesimo. Non seguo molto il calcio estero quindi posso dirvi che in quelle due partite mi ha impressionato molto".

Su Mexes al Milan

Con Mexes non ho avuto modo di parlare ancora. Philippe è un grandissimo difensore e viene a completare un reparto già forte composto  dai due centrali piu forti al mondo come Nesta e Thiago Silva , piu il duttile Mario Yepes che quando è stato chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronto".

Sulla difficoltà di giocare nella Roma

"Io guardo la storia della Roma e penso ai tanti portieri dal gran carattere che hanno indossato questa maglia da Tancedi a Cervone, che è stato un maestro per me. Roma è una piazza che da tantissima pressione ci vuole carattere e tranquillità che serve per questo ruolo. Doni ha subito l'infortunio al ginocchio e ha perso fiducia. Poi con Montella è migliorato e ha ritrovato il ruolo da titolare".

Su un possibile approdo alla Lazio

"Impossibile che vada alla lazio, con il rispetto per la tifoseria però per un romanista come me è impossibile giocare con quella maglia. Nemmeno da ragazzino lo feci figuriamoci oggi in Serie A".