All'interno del suo libro "Almeyda, Anima e vita", l'ex centrocampista argentino di Lazio e Parma, attuale allenatore del River Plate, parla anche della Roma e della gara scudetto del 17 giugno 2001.
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Almeyda: “A Parma ci facevano una flebo prima di ogni partita”
All’interno del suo libro “Almeyda, Anima e vita”, l’ex centrocampista argentino di Lazio e Parma, attuale allenatore del River Plate, parla anche della Roma e della gara scudetto del 17 giugno 2001.
"Alcuni compagni del Parma ci hanno detto che i giocatori della Roma volevano che noi perdessimo la partita. Visto che non giocavamo per nessun obiettivo, ci hanno detto che era uguale. Io ho detto di no. Sensini, lo stesso. La maggioranza ha risposto così. Ma in campo ho visto che alcuni non correvano come sempre. Allora ho chiesto la sostituzione e me ne sono andato nello spogliatoio. Soldi? Non lo so. Loro parlavano di un favore...”
Almeyda affronta anche la questione doping: "A Parma ci facevano una flebo prima delle partite. Dicevano che era un composto di vitamine, ma prima di entrare in campo ero capace di saltare fino al soffitto. Il calciatore non fa domande, ma poi, con gli anni, ci sono casi di ex calciatori morti per problemi al cuore, che soffrono di problemi muscolari e altro. Penso che sia la conseguenza delle cose che gli hanno dato".
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