La partita di sabato scorso all’Olimpico è stata una gara importante e difficile, soprattutto dal punto di vista emotivo, per un giocatore in particolare, ossia Matteo Brighi.
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Ag. Brighi: “Matteo è rimasto sorpreso da alcuni fischi ricevuti”
La partita di sabato scorso all’Olimpico è stata una gara importante e difficile, soprattutto dal punto di vista emotivo, per un giocatore in particolare, ossia Matteo Brighi.
L’ex giallorosso è stato ceduto in prestito all’Atalanta, sebbene lui sperasse di restare nella capitale; come accade a tutti i giocatori ceduti in prestito o venduti, a meno che non si vada all’estero, prima o poi arriva il momento di affrontare i propri ex compagni come avversari e per Brighi forse è accaduto troppo presto. Certamente tornare all’Olimpico con una maglia diversa non è stato facile per lui, per questo motivo abbiamo chiesto al suo agente, Vanni Puzzolo, di raccontarci come ha vissuto questo momento il suo assistito.
Cosa le ha detto Matteo dopo la partita di sabato? Come ha vissuto il ritorno all’Olimpico? Sinceramente è rimasto un po’ sorpreso da alcuni fischi ricevuti, dei fischi che non si aspettava. Però ha ricevuto anche degli applausi. Certo, il popolo è sovrano e non si può dire niente, ma forse Matteo avrebbe meritato un po’ più di rispetto, perché lui si è sempre comportato bene nei confronti della società e della città. Non mi sembra giusto fischiarlo solo perché ha detto che avrebbe esultato in caso di gol, ma cosa avrebbe potuto dire, è normale che accada questo. Ma lui in passato si è sempre comportato seriamente, quindi non penso meritasse quest’accoglienza da parte di alcuni tifosi, non tutti ovviamente. La sua prestazione non è stata delle migliori, ha giocato così così, probabilmente per l’emozione e per un po’ d’ansia, normale quando si affronta una ex squadra, poi all’Olimpico, dove ha giocato per tanto tempo.
Matteo spera di tornare alla Roma in futuro? Adesso lui è in prestito, quindi sa che il suo destino è tornare alla Roma, anche se poi bisognerà vedere se lo terranno o meno, dipende da tante cose, dall’allenatore, dal progetto tecnico, dalla società. Tutto può succedere, lo dimostra la situazione di Simplicio. Anche lui, come Matteo, inizialmente non rientrava nel progetto, poi invece è stato tenuto.
Ma come mai Matteo alla fine è stato ceduto in prestito? Le ragioni vere non le sappiamo, dovreste chiederle a Luis Enrique e alla società. Diciamo che all’inizio le scelte tecniche dell’allenatore hanno dimostrato che Matteo non rientrava nel progetto, almeno in quel momento. Poi ci siamo consultati con la società e abbiamo trovato una soluzione, abbiamo visto che Matteo poteva andare a giocare altrove e allora è andata così. Ma è normale, nel calcio sono cose che capitano sempre. Però, ripeto, tutto può succedere e anche a Matteo potrebbe accadere quello che è successo a Simplicio, che non è stato convocato per il ritiro e invece poi adesso gioca da titolare ed è rientrato nel progetto. Vediamo come andranno le cose in futuro.
(ImperoRomanista.it)
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