Vigilia del derby, Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa
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– 1 al DERBY, Luis Enrique: “Arriviamo in condizioni perfette, faremo di tutto per vincere il derby”(VIDEO)
Vigilia del derby, Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa
Come arriva la Roma a questo derby? L'ambiente lo aspetta molto
"Che è una partita speciale l'ho visto due mesi fa. E' importante per i tifosi, la società e la squadra. Sono i nostri rivali. Arriviamo al momento giusto, ottimo, in questa settimana ho visto lavorare la squadra nel modo migliore da quando sono qui. Sono contento, arriviamo in uno stato ottimo."
Non cambierà nulla, per esempio le convocazioni che arriveranno domani
"Si, perchè non cambiano le regole del calcio, dobbiamo fare un gol in più dell'avversario. Tutti sanno quello che devono fare, c'è la possibilità di rimanere qui a Trigoria per chi vuole, altri invece possono stare a casa. Non cambia niente"
Come sta Pjanic?
"Mi dispiace tantissimo per Francesco, per noi è sempre importante e contro la Lazio di più. Ma sono cose normali, Pjanic è un caso come tutti i calciatori che tornano dalla nazionale, è sempre difficile capire lo stato fisico. Oggi ha fatto tutto l'allenamento, sta bene e sono contento."
Che messaggio ha lanciato ai calciatori?
"Ho parlato ma nè più nè meno delle altre volte. In queste partite è importante avere la fiducia che c'è ora e che chiedevamo qualche settimana fa. Ho parlato di tutto, di calcio e di situazioni personali ma con la sensazione che sia una partita speciale. Non ho cambiato il mio pensiero o il mio modo di lavorare, sto migliorando anche io volta per volta."
Si affrontano due squadra alla pari?
"Non so, mi piace come squadra. E' forte, ha attaccanti di qualità e di fama internazionale, però la partita che la Roma farà è quella solita, giocare il nostro calcio, tentando di vincere il derby pur sapendo che è una gara molto importante per tutti i romanisti"
Chi ha l'attacco più forte? Klose la preoccupa?
"Si è allenato, questo tipo di partite motivano tantissimo i calciatori, sono contento che lui possa essere in campo. Anche noi siamo forti e arriviamo in uno stato ottimo. Spero in una partita aperta e nell'appoggio dei tifosi contro i nostri massimi rivali"
Si sente teso per la gara? Il fatto di ieri con la polizia all'allenamento è sintomo di nervosismo?
"Non so neanche il numero della polizia...E' importante però la sicurezza della gente che si mette sul muro, spesso sono ragazzini e possono farsi male. Io a volte voglio fare un allenamento sui calci piazzati ed è meglio che nessuno veda ciò che stiamo facendo. E' logico, credo che tutti gli allenatori lo pensano. Arrivo anche io motivato ma ho vissuto situazioni quasi uguali"
Lamela come sta?
"Nel caso di Erik sono molto contento. Sta migliorando tanto, si trova in uno stato fisico ottimo. Ha 19 anni, è in un altro paese, con altre situazioni, con una lingua diversa. E' bravo e può essere molto importante"
Hai osservato più le ultime gare della Lazio o i derby scorsi?
"Tutte e due. Cerchiamo di guardare l'avversario in situazioni simili a quelle in cui dobbiamo affrontarlo. Con Klose e Cissè possono fare cambi differenti per cercare di controllare il nsotro gioco. Cercheremo di avere la palla ma ci sono tante cose che dobbiamo vedere quando inizierà la gara.
Reputa il derby una gara fondamentale per il suo futuro?
"Non è una gara come le altre. Sono preoccupato di fare il più possibile per vincere, nel calcio non c'è futuro, quello che mi interessa è questa gara, poi sarà il Palermo, poi altro. Credo che se perdiamo il derby e vinciamo tutte le altre partite facciamo alla fine i calcoli. I tifosi mi ricordano sempre che il derby è una gara particolare, anche quando vado a fare la spesa o a fare una passeggiata. E' una gara speciale comunque, senza dubbio."
Lamela sarebbe pronto a scendere in campo?
"E' pronto. Si sta allenando con noi da tre settimane. Anche per Gago vale lo stesso discorso."
Psicologicamente può essere più complicato per la Lazio o è una carica in più il fatto di aver perso cinque derby?
"Non si sa, è difficile. Spero che sia peggio per loro. Non sono innamorato delle statistiche ma io affronto il derby pensando cosa posso fare di più per aiutare la squadra. Non mi metto nei panni dell'altro allenatore."
La presenza di attaccanti forti fisicamente nella Lazio può modificare la scelta dei centrali?
"Penso sempre a cosa può succedere contro gli avversari, per cercare di contrastarli, ma quello che guardo prima è quello che voglio io, come devo pressare e come devo tenere palla. Cerco sempre di controllare tutto"
Pizarro ha le caratteristiche per giocare da trequartista?
"Si, potrebbe farlo. Ha la qualità di puntare, per fare il passaggio. La squadra e la rosa sono ampie, posso scegliere tantissimi giocatori, credo che per un'avversario sia difficile quando davanti hai una rosa con tante scelte. Magari per un calciatore è più difficile non giocare ma a me piace questa situazione."
Ha studiato qualche meccanismo per gli esterni difensivi? Quanto conta il tatticismo in un derby?
"Klose mi secca, le sue diagonali sono pericolose. Anche Hernanes lo è, cercheremo di contrastarli, tutta la settimana è basata su quello che possiamo fare per arginare l'avversario. La lavagna è sempre magica, li non si fanno mai errori...E' più importante la testa dei calciatori, come arrivano alla gara, non è facile controllare le emozioni in un ambiente in cui si vuole vincere. Loro sono professionisti e devono sapere cosa fare in ogni momento."
Da quando è arrivato qui quanto è cambiato come allenatore?
"Io continuo sempre a migliorare. Non cambio però il mio modo di giocare, un gioco propositivo per cui sono stato preso dalla Roma. Il mio lavoro è ottenere il massimo dai calciatori, cercando di trarlo tramite un gioco offensivo. Devo ancora imparare moltissimo ma non scendo a compromessi."
Come sta Juan? Stekelenburg lo vede psicologicamente recuperato?
"Per Juan è più o meno come Erik anche se lui arriva da un anno in cui senza allenarsi giocava. Sono contento per lui perchè è tornato in gruppo, è un calciatore di livello altissimo, sono contento di come si allena, sta meglio fisicamente e domani vedremo. Stekelenburg ha fatto tutta la settimana con noi, è pronto"
Borriello può giocare?
"Chiaro. La stessa che ha Borini, Osvaldo e gli altri. Te l'ha ordinata Reja questa domanda eh? (ride)
Pensa che la Roma sia arrivata al derby nella migliore condizione possibile?
"La Roma arriva in perfette condizioni e sta migliorando gradualmente"
Dovesse arrivare un rigore, ha già deciso chi tirerà?
"Ci sono diverse opzioni, speriamo comunque di avere questa situazione. Ma devi arrivare in area per averlo, quando sarà vedrete che è una ottima scelta."
Come stanno i campi di Trigoria? L'abbraccio di gruppo sta prendendo molto i tifosi, può essere fatto vicino alla curva?
"Mi piace tantissimo il rapporto tra tifosi e squadra. E' migliore quando la squadra va bene e ora sta succedendo. La nostra panchina è lontana dalla curva, non sono preoccupato per questa situazione. Mi piace sentire che i tifosi capiscano che andiamo tutti insieme per la vittoria. I campi a Trigoria? Dobbiamo ancora aspettare per allenarsi li"
Come definirebbe Roma e Lazio?
"La Lazio è più squadra, noi stiamo lavorando su un nuovo progetto con tanti nuovi. Sono situazioni diverse, il progetto della Lazio è diverso."
Cosa la preoccupa di più della Lazio?
"Io guardo la mia squadra e mi preoccupa tutto dell'avversario. Tutti i calciatori che possono creare problemi, la quantità e la qualità dei cross, lo stato di forma di Klose. Tutto, insomma, perchè è il mio lavoro"
E' d'accordo con la battuta di Totti su Reja?
"Questa è la domanda trappola, che arriva quando uno è stanco alla fine. Io ho il massimo rispetto ma sono consapevole dello scherzo qui a Roma. Non voglio parlare di questo."
Lei abita in un quartiere in cui si sono tifosi della Lazio, che le hanno detto?
"Non ho visto nessun calciatore della Lazio all'Olgiata, quando incontro i tifosi della Lazio sono molto gentili, mi fanno i complimenti. C'è una rivalità sana. "
Dopo le difficoltà iniziali come si trova?
"Sono stato preso per fare un calcio diverso ma ho sentito sempre la fiducia della società. Non ho mai percepito che ci fosse qualche crepa, altrimenti me ne sarei andato ma nel calcio non si sa mai e dobbiamo capire questa Roma dove può arrivare. Il rapporto con i tifosi? Dopo le difficoltà iniziali il rapporto è buono, credono in questa squadra e mi incoraggiano di continuo. Josè Angel? E’ un calciatore di ventidue anni che ha cambiato paese, sono contento del suo rendimento ma deve lavorare e migliorare molto, grazie anche all’insegnamento dei calciatori più esperti. Vive un’esperienza unica e indescrivibile, deve avere la mente aperta e sfruttare al massimo le occasioni. C'è concorrenza anche nel suo ruolo anche se qualcuno pensa di no.
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