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(di Mirko Porcari) – C’era una volta la favola dell’Arsenal. Modello di riferimento per un calcio spumeggiante e innovativo, fatto di giovani talenti e campioni da scoprire, una squadra capace di imporsi in Europa ed in...

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(di Mirko Porcari) - C'era una volta la favola dell'Arsenal. Modello di riferimento per un calcio spumeggiante e innovativo, fatto di giovani talenti e campioni da scoprire, una squadra capace di imporsi in Europa ed in Inghilterra grazie al mix vincente di azzardi, scommesse e granitiche certezze.

L'arma in più, Arsene Wenger, un francese stranamente tollerato oltremanica, da semplice allenatore è diventato nel tempo un factotum, punto di riferimento per ogni aspetto manageriale e sportivo della società londinese. Anni di digiuno (sette, per la precisione, che ad Holloway non si vedono trofei) e rapporti sempre meno idilliaci tra le componenti hanno accelerato una smobilitazione generale, iniziata qualche tempo fa con le cessioni di pilastri come Thierry Henry, Emmanuel Adebayor e William Gallas. Mai come questa estate, i Gunners saranno al centro del mercato, stretti tra indiscrezioni verosimili e volontà inderogabili di giocatori sul piede di partenza. Se Cesc Fabregas sembra destinato al ritorno a casa, a Barcellona, dove andrà a comporre un centrocampo stratosferico con Xavi e Iniesta, anche per il talentino transalpino Samir Nasri pare finita l’avventura all’Emirates Stadium: per lui c’è la fila, con la Juventus e l’Inter alla finestra, pronte a sfruttare l’occasione per portarlo in Italia, complice soprattutto la data di scadenza del suo contratto che recita giugno 2012. Più o meno quello che sta accadendo con Gael Clichy, terzino nel pieno della maturazione calcistica che, a 25 anni, si è visto scaricato da Wenger. C’è la Roma su di lui, ma il prezzo del cartellino è estremamente invitante (tra i 5 e i 7 milioni di Euro) rischia di scatenare un’asta in cui molte squadre della Premier (Liverpool su tutte) non vedono l’ora di farla da padrone. Chi ha manifestato la voglia di cambiare aria è Theo Walcott: l’ex ragazzo prodigio del Southampton non ha mai brillato del tutto sotto la guida di Wenger ed il suo sogno sarebbe quello di accasarsi al Liverpool, squadra per cui non ha mai nascosto la sua fede calcistica. Con le valigie in mano ci sono anche Denilson (la Roma ci ha fatto più di un pensiero, soprattutto se non riuscisse ad arrivare alle prime scelte per il centrocampo Alvarez, Sandro e Lamela) ed il russo Arsavin, fantasista che il tecnico francese ha ripreso più volte nel corso della stagione a causa di un rendimento piuttosto altalenante. In bilico ci sono Emmanuel Ebouè (un vecchio pallino di Daniele Pradè, ha rinnovato all'inizio del 2011 ma anche per lui si moltiplicano le voci di un addio) e Bacary Sagna, pezzo pregiato per la fascia nel mirino di Real Madrid e Milan. In attacco, il prossimo anno, non si vedrà Nicklas Bendtner (anche per lui, in passato, si è parlato di un interesse romanista) : il danese è sul mercato ed il club inglese ha fissato il prezzo a 10 milioni, neanche troppi se si guarda alla carta d’identità ( è del 1988) che garantisce buon movimento e discreto fiuto del gol.