Quella di Milik è la candidatura più seria al dopo Dzeko. L’attaccante polacco attende l’esito dell’effetto domino che potrebbe generare la cessione di Edin e rappresenta tatticamente il continuum ideale per Fonseca. Il Napoli non gli rinnoverà il contratto e difficilmente l’ex bomber dell’Ajax resterà a guardare in panchina. L’unica incognita è legata alle condizioni fisiche anche se Milik sembra aver messo definitivamente alle spalle i gravi infortuni alle ginocchia capitati nelle scorse stagioni. Non ha la tempra di Dzeko, ma tecnicamente non ha da invidiare nulla a nessuno ed è abile a far salire la squadra e favorire l’ingresso degli esterni (chiedere a Insigne). Ha 8 anni meno del bosniaco oltre a guadagnare un paio di milioni in meno a stagione. Negli ultimi due anni ha messo a segno 34 gol tra campionato e coppe in 82 partite. Una media quasi identica a quella di Dzeko (33 in 83), ma va alzata un po’. Così come andrebbero abbassate le pretese di De Laurentiis visto che Milik è a un anno dalla scadenza.