Mario Miele, agente Fifa ed ex procuratore di Doni, è intervenuto ai microfoni di "A Tutto Campo" su RadioIES. Queste le sue parole:
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Miele (Ag.Fifa): “Roma vicina a Sandro. Doni? Terzo portiere in Europa”
Mario Miele, agente Fifa ed ex procuratore di Doni, è intervenuto ai microfoni di “A Tutto Campo” su RadioIES. Queste le sue parole:
Sandro alla Roma?"So che c'è un interesse reale. Sandro è un nazionale brasilliano, un centrocampista molto forte, non può non essere una prima scelta per la Roma. De Rossi, Perrotta, Pizarro è già un ottimo centrocampo. Se a questo aggiungi Sandro, il centrocampo sale decisamente di valore.
"Sull'acquisto di Lamela"il giocatore è davvero forte, la cifra spesa è alta però, soprattutto in un mercato come questo".
" L'opinione dei procuratori sulla nuova Roma"Conosciamo poco di questa proprietà, la conosciamo tramite Walter Sabatini e Franco Baldini. Di loro abbiamo grande rispetto, e proprio per questo non si può non avere una grande opinione della nuova società. Inoltre appare chiaro che le risorse economiche sono decisamente di alto livello. Quello degli americani alla Roma credo rimarrà un caso isolato, rimane sempre difficilissimo investire in Italia. Loro sono arrivati al posto giusto al momento giusto, e questa rimane un'operazione davvero importante".
Lei è stato procuratore di Doni, come giudica la parabola di questo giocatore alla Roma?"Il ruolo del portiere si basa sulla testa e sul fisico. Ha giocato infortunato per più di un anno, e dopo che si è ripreso ha perso il posto, perdendo anche la voglia e la concentrazione. Non posso sapere nel preciso cosa accade oggi, quando venne però aveva grandi motivazioni. Per due anni è stato uno dei tre più grandi portieri in Europa, su questo non c'è dubbio".
" Sulla difficoltà di portare campioni in Italia"La difficoltà è nella crisi economica del nostro calcio. Le cifre che vengono richieste sono assurde per i grandi giocatori, e le squadre italiane non possono permettersele. Inoltre dobbiamo affrontare una tassazione che è tra le più pesanti in Europa. E questo rende comunque difficile portare i campioni in Italia. Inoltre il limite di extracomunitari, non ci permette di introdurre giovani calciatori nella Roma".
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