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Dopo Lamela c'è da sciogliere il nodo del portiere

Il conto alla rovescia è iniziato. Ancora tre giorni e la Roma si radunerà a Trigoria sotto gli occhi del futuro presidente Thomas DiBenedetto.

Redazione

Il conto alla rovescia è iniziato. Ancora tre giorni e la Roma si radunerà a Trigoria sotto gli occhi del futuro presidente Thomas DiBenedetto.

Il businessman statunitense è pronto a sbarcare nella Capitale per una presentazione in grande stile delle 'new entry', dal tecnico Luis Enrique ai giocatori acquistati da Walter Sabatini. Il direttore sportivo giallorosso, però, dopo le operazioni di Erik Lamela, Bojan Krkic, Josè Angel Valdes e Nego, è chiamato adesso agli straordinari per trovare a stretto giro di posta un portiere, un difensore centrale e un centrocampista.

E dovrà farlo con le tasche semivuote. Il budget di mercato, infatti, è quasi agli sgoccioli dopo il riscatto di Borriello dal Milan e le operazioni con River Plate, Barcellona e Sporting Gijon (Nego arriverà dopo essersi svincolato dal Nantes). La cessione di Riise al Fulham, poi, servirà in sostanza per pagare la buonuscita di Doni al Liverpool, mentre dai trasferimenti di Julio Sergio (si è mosso il Malaga) e Barusso all'estero (che Sabatini sta tentando di chiudere al più presto per liberare un posto da extracomunitario) non si incasserà nemmeno un euro.

Ecco quindi che l'arrivo di Maarten Stekelenburg dall'Ajax, senza sconti sul cartellino da parte dei 'lancierì (che vogliono 8-10 milioni), potrebbe saltare definitivamente. «Lo consideriamo un grandissimo portiere, ma siamo un pò fermi. Ci stiamo riflettendo - ha ammesso Sabatini -. Pensiamo a un elemento diverso nelle caratteristiche di gioco, che partecipi al possesso palla. Ci confronteremo con l'allenatore e con il suo staff e prenderemo una decisione». Che potrebbe portare a una virata netta in direzione di Kameni, estremo difensore camerunense con passaporto francese dell'Espanyol dal costo decisamente più contenuto (2,5 milioni), oppure di Sergio Romero (AZ Alkmaar), titolare nell'Argentina impegnata in Coppa America. Le alternative italiane potrebbero invece essere rappresentate da Storari (Juventus) e Sirigu (Palermo). Oltre al portiere, «prenderemo un paio di ragazzi giovani, certamente un centrocampista e un difensore. Poi ci fermeremo un pò per lavorare in ritiro» ha spiegato Sabatini, tracciando i prossimi movimenti di mercato della Roma.

Che dovranno essere all'insegna della 'finanza creativa' e del principio del minimo esborso-massima resa. Difficile quindi arrivare alla prima scelta rappresentata da Kjaer del Wolfsburg, mentre per Ogbonna si potrebbe chiudere con un prestito sfruttando anche l'interesse del Torino per Guberti. Ovviamente, tutto sarebbe più facile se arrivassero offerte per i tanti giocatori in esubero che compongono la rosa giallorossa. Da Cicinho a Menez, passando per Simplicio e Borriello, senza dimenticare la situazione di Vucinic. Se Sabatini riuscisse a far cassa da queste cessioni, potrebbe addirittura sferrare l'assalto decisivo al Palermo per strappare Javier Pastore alla corte di Zamparini. Il sogno di portare 'El Flacò a Roma non è infatti tramontato, ma prima di poterlo realizzare bisognerà fare i conti anche col rinnovo di De Rossi, su cui restano alla finestra club come Real Madrid, Chelsea e Manchester City, pronti a scendere in campo in caso di rottura. (ANSA).