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Social Tribuna, Roma-Torino 3-2: Totti, un’impresa da D10

Come si fa a descrivere qualcosa che va oltre i limiti dell'immaginazione? E' una questione che ieri sera ha messo in difficoltà i romanisti intenti a dichiarare il loro amore al Capitano. Si sono scoraggiati? Hanno rinunciato? Nemmeno per sogno

Bruno Di Benedetto

"Infinito", "immenso", "immortale" sono tre termini che sottintendono una resa del cervello. Sono costruiti prendendo concetti che si riescono facilmente a pensare (il finito, il misurabile, il mortale) e ponendo davanti ad essi un suffisso negativo, come a dire: spingiti ai limiti della tua immaginazione e da lì, dal bordo, e prova a slanciarti ancora oltre, dove non puoi più capire. Ieri sera, davanti alle tastiere, chissà quanti dei tifosi romanisti che hanno scelto questo genere di parole si saranno sentiti così, oppressi dalla difficoltà di esprimere un pensiero bellissimo, di amore totale. Si trattava di raccontare come, in un Roma-Torino come tanti, un mercoledì come gli altri, il "vecchio" Francesco Totti sia riuscito a levarsi ancora una volta in alto, al di sopra di ogni normalità, e a farsi ammirare in quella che davvero ha assunto i tratti di un'impresa divina: 2 gol in 3 minuti e un pallone benedetto sulla bandierina prima ancora di entrare in campo. "Infinito", "immenso", "immortale" sono da sempre, del resto, gli attributi della divinità.

D10 - "D10" l'hanno ribattezzato in alcuni fotomontaggi in cui il Capitano è ritratto di spalle. "Ho visto la luce!", grida Marco su Twitter come John Belushi in Blues Brother, accecato dall'illuminazione divina nella chiesa del reverendo James Brown. John Riise l'aveva profetizzato: "Totti a Roma è paragonabile a Dio", Carlo Zampa lo annuncia già al primo gol: "E' il Messia! E' il Messia!". E non si scade nella blasfemia quando si legge la didascalia di una foto che ritrae "Papa Francesco che saluta un anziano signore appena arrivato dall'Argentina" (la vedete nella copertina dell'articolo).

IL MIRACOLO - Sugli spalti i fedeli che hanno avuto l'onore di essere presenti al miracolo esultano in stato di estasi. Il tifoso pescato dalle telecamere mentre piange come un bambino, in un secondo diventa famoso in tutto il mondo. C'è anche la piccola di casa Nainggolan, che forse non capisce bene la situazione, ma lo stesso continua a gridare: "ha fatto gol Totti! Ha fatto gol Totti!". Poi, a partita finita, i tifosi del Torino si tolgono il cappello e quasi ringraziano. Paolo per esempio scrive: "Noi del Toro, quelli che più di tutti onorano le leggende e le bandiere, oggi abbiamo perso a causa del giocatore più bandiera e leggenda che ci sia attualmente. Quasi contenti. Quasi, eh?". Da tutta Italia accorrono sulla pagina ufficiale della Roma per complimentarsi. "Da Juventino dico che Totti è stato il più forte attaccante italiano del dopoguerra! - scrive Andrea, che in hashtag aggiunge - #ebbenesìpiùdiDelPiero". Tributo simile da parte Giovanni: "Da tifoso del Napoli non posso che ammettere che mi sono commosso anch'io nel vedere Totti risolvere una partita praticamente da solo. Per quello che ha dato a questa squadra merita di rimanere in campo finché ne ha voglia lui".

RINNOVO! -  E i romanisti? Non stanno certo a guardare. Simone tira in ballo i supereroi: "E' un aereo? E' un uccello? No, è Totti!". Francesca riparte invece dalle parole di Spalletti: "La vittoria non la fa un giocatore solo... No, è vero! La fa IL giocatore più forte di tutti i tempi!". Il clima è talmente euforico che sui social il tecnico a momenti non viene neanche beccato. Sì, qualcuno insulta ma non viene supportato dai like. Il meglio che si può trovare è un Giacomo: "Spalletti ha pensato: 'se non lo faccio entrare poi mi rompono c******. Allora lo faccio entrare 5 minuti, tanto che può fare Totti in 5 minuti?' ". Per la presidenza invece il messaggio è uno, secco e maiuscolo: "RINNOVO!" (Valerio). C'è poi una folta banda di tifosi il cui primo pensiero lo rivolgono ai presunti "anti-tottiani": "Fatemi sentire ancora quei commenti maledetti contro il capitano. Sciacquatevi la bocca quando parlate della Roma, perché lui è la Roma". Dalla radio riportiamo infine un intervento toccante, che aiuta a farsi un'idea del potere non solo di Totti, ma in generale dello sport: "Il gol di ieri mi ha fatto tornare la forza e la voce che la chemio mi aveva tolto".

TUTTO E' POSSIBILE - Nel corso delle ore attendiamo le ulteriori conseguenze social dell'incredibile impresa compiuta dal Capitano. Pensiamo di parlare a nome di tutti i romanisti se diciamo che quanto è accaduto ieri sera ci ha fatto sentire privilegiati per il fatto di essere in vita ad assistere a un evento simile, e onorati più che mai della nostra fede giallorossa. Per quanto ne sappiamo oggi, a Totti restano solo quattro partite da giocare con la maglia della Roma. Prepariamoci a tutto ragazzi, perché con Lui davvero è tutto possibile, anche quello che non è immaginabile.