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Social Tribuna, Milan-Roma 1-3: squadra che vince non si cambia

MILAN, ITALY - MAY 14:  Mohamed Salah (2nd L) of AS Roma celebrates with his team-mates after scoring the opening goal during the Serie A match between AC Milan and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on May 14, 2016 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

La netta vittoria ottenuta a San Siro conferma l'ottimo lavoro svolto da Spalletti: la Roma ora ha un gioco e un gruppo. Il dictat dei tifosi a questo punto è il solito: non bisogna vendere i titolari

Bruno Di Benedetto

L'ultimo giorno di scuola per la maggior parte delle squadre della Serie A trascorre distrattamente, con indifferenza nei riguardi di chi è ancora costretto a lottare in testa o in fondo alla classifica. Passando attraverso 90 minuti di tiepido sostegno ai propri ragazzi, si giunge al termine della trentottesima giornata con la testa già alle vacanze, al mercato e alle aspettative per la stagione che viene.

IL CAMPO - Tanto, alla Roma ai romanisti, il campo parla chiaro ormai: ci sono un allenatore convincente, un gruppo di giocatori in salute e da riconfermare, un'identità di gioco e un rendimento costante e rassicurante. La partita contro il Milan non porta con sé alcuna novità da questo punto di vista, e sul mare calmissimo del web si trasforma in un'occasione per salutare ed elogiare i più bravi della classe. Si comincia quasi sempre dal professor Spalletti, che in quattro mesi di gestione è riuscito nell'impresa di riportare la Roma in zona Champions, e soprattutto un po' di spettacolo negli occhi dei tifosi. La gratitudine dei romanisti è evidente, ma a predominare è da tempo il rimpianto: “Se fossi arrivato prima Luciano!(Giorgio).

TOTTI - Meno che un allenatore, più che un giocatore, in testa a tutte le liste di tanti ringraziamenti capeggia il nome di Francesco Totti il quale, applaudito ieri sera anche da San Siro, non ha ancora rinnovato il contratto. Se la posizione dei tifosi in merito alla questione è chiarissima (rinnovo sì), comincia a creare una certa inquietudine il susseguirsi di mezze dichiarazioni, del Capitano e della società, che ancora non parlano esplicitamente di un accordo raggiunto. Il 30 giugno è ancora lontano, ma la situazione, per il bene dei nervi di ognugno in città, è bene che si sbrogli al più presto.

QUALE EMERSON? - Un "bravi" e un "grazie" a tutti gli altri, con una menzione goliardica a Emerson Palmieri, oggetto misterioso riportato un poco alla luce da Spalletti e autore fortunato del gol dello 0-3 ieri sera. Claudio elogia il mister: “Ha trovato un ruolo pure a lui... allungate di altri due anni il contratto a quer pelato”. Qualcun altro (Mattia) si confonde: “Aspettate, ma Emerson non era questo?”, e pubblica una foto dell''omonimo Ferreira da Rosa.

CASTAN - Tralasciando le incursioni dei napoletani sulle pagine social giallorosse, non troppo sensate e infatti ignorate, un pensierino finale va a Leo Castan: il brasiliano ha mancato completamente l'obiettivo di ritornare competitivo dopo l'operazione al cervello e, a un anno e mezzo dall'Empoli-Roma che ha segnato l'inizio del suo travaglio, è in procinto di vivere un'estate difficile. Mentre lui si dichiara fiducioso in Dio e nel futuro, i tifosi gli sono accanto e su Instagram gli augurano il meglio.

GATTO MACULATO - Poco materiale, pochi contenuti. Dov'è la testa dei tifosi giallorossi? Ma al mercato vviamente, dal quale è lecito attendersi tensioni ben maggiori di quelle generate da questo tiepido Milan-Roma. Dopo cinque anni di dirigenza americana il romanista sa benissimo che le vacanze, intese come momento di relax, nel mondo giallorosso non esistono. Stavolta l'avventura comincia con un Walter Sabatini impegnato nell'operazione “gatto maculato”, strategia con cui si cercherà di realizzare il desiderio di ogni romanista: non vendere i titolari. Ce la farà stavolta?