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Social Tribuna, Carpi-Roma 1-3: meglio il Kebab della lasagna

Salah e Dzeko mandano di traverso ai laziali il piatto tipico emiliano; al gol del momentaneo pareggio, firmato appunto da Kevin Lasagna, i cugini avevano sfruttato il cognome dell'attaccante per sfottere. Ride bene chi ride ultimo...

Bruno Di Benedetto

Se dopo tre mesi di crisi, il giorno di San Valentino, il vostro amore si ripresentasse alla porta con una rosa in mano, come reagireste? Lo perdonereste, oppure lo lascereste lì fuori, oltre la soglia della porta? Immaginatevi la scena: pioggia scrosciante e drammatica di Carpi (la potete impostare QUI); "Someone like you" di Adele come sottofondo musicale. Lui è Edin Dzeko, fradicio dopo 90 minuti; ha corso, ha sgomitato, ha lottato contro le difficoltà che lui stesso si era creato ma alla fine è giunto fino a voi, recando con sé un gol realizzato ed uno propiziato. "Non so, ci devo pensare...", forse gli direste, e sarebbe giusto. Volete però negare che, una volta chiusa quella porta, un sorriso non ve lo lascereste scappare?

Sceneggiature di film per ragazzine a parte, ieri la Roma è passata con due gol di scarto sul campo del Carpi (1-3), un'impresa questa che non era riuscita a nessuna delle altre "grandi" (Juventus 2-3, Napoli 0-0, Fiorentina 0-1, Inter 1-2). Rispetto alla gara fortunata contro la Sampdoria, la squadra compie un ulteriore passo avanti, confermando una crescita costante e fertile sul piano dei risultati (quarta vittoria consecutiva). Spalletti inizia a rientrare delle fiches puntate su Dzeko, che segna e fa segnare, e si accinge a preparare la partita contro il Real Madrid, forte di una fiducia che un mese fa l'ambiente giallorosso poteva solo sognarsi.

Il tecnico di Certaldo cavalca la piccola onda  di entusiasmo che è riuscito a creare nell'ambiente tifoso. I complimenti continuano a piovere, questa volta secondo il meccanismo in negativo del rimpianto: "Se t'avessero fatto arriva' prima..." (Massimo); "Ho solo un unico grande rammarico, ovvero che la società non abbia cacciato a calci nel sedere quel somaro di Garcia un bel po' di tempo prima. A quest'ora ci stavamo giocando lo scudetto con Napoli e Juve" (Giacomo). Chissà davvero cosa sarebbe successo se... Forse la Roma sarebbe più vicina alla testa della classifica, probabilmente ancora in corsa per la Coppa Italia...

Non si può tuttavia vivere di rimpianti, e anzi magari conviene pensare che il bel presente che si ha, non è che un parto necessario del triste passato. Che sia o meno fatalista, dopo ieri sera il tifoso giallorosso ha comunque di che essere contento: su un campo difficile, reso ancora più difficile dalla pioggia, la Roma ha trovato la via dei tre punti reagendo con Salah e Dzeko al gol del momentaneo 1-1, siglato dal re della rimonta Kevin Lasagna. In rete qualche laziale frettoloso aveva già postato la foto dell'omonimo piatto tipico emiliano; "Improvvisamente mi viene voglia di lasagna", scrive a esempio Lazio Fun Club su twitter, rispolverando il tristemente famoso "Oh noooo!". I due attaccanti musulmani hanno rispedito gli sfottò al mittente, ricacciato la lasagna nella gola dei gufi e scatenato sui social giallorossi il solito corteo di tifosi romanisti egiziani. Emoticon che sorride anche per Ramy Abbas, procuratore di Salah assai vivace sui social network (consigliamo il following).

Così, mentre i romanisti ancora restano ancora indecisi sul sentimento da provare nei confronti di quel ragazzone lasciato lì sulla porta ("diamogli fiducia" va al ballottaggio con "non basta un tap-in a ripagarmi dei 329 milioni spesi al fantacalcio"), Federico sintetizza abilmente: "Stasera meglio il Kebab della Lasagna". Dopo questo gran colpo, noi che alla coerenza ci teniamo abbiamo deciso che sì, oggi a pranzo consumeremo proprio il piatto più famoso della cucina musulmana. Perciò vi salutiamo e vi diamo appuntamento a giovedì. Contro il Real l'obiettivo è sempre quella di non fare brutte figure, ma stavolta ci sentiamo contenti perché sentiamo di avere qualche ragione per cui essere fiduciosi.