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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Ieri ho maturato la convinzione che la Roma vincerà la scudetto”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali

Redazione

Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.

GIANCARLO DOTTO (TeleRadioStereo): “Higuain ai mondiali è stato un fattore negativo e ogni volta che gioca con l’Argentina non brilla. Evidentemente nel Napoli è diverso, forse per la dieta: per me resta un buonissimo giocatore, ma non un fuoriclasse assoluto. Ieri sono uscito con la convinzione che vinceremo lo scudetto. Il Napoli appena ha avuto il problema psicologico di gestire il risultato da capolista ha avuto problemi tremebondi. Sarri sta facendo miracoli e Higuain in questo momento è un elemento che fa la differenza. Certamente è una squadra molto solida, ma non la considero una candidata al titolo. Forse oggi è l’Inter la più accreditata. Se la Roma riesce a infischiarsene delle carote e dell’ambiente e se riesce a prendere a gennaio quei due, tre giocatori forti Garcia ha ancora la rosa migliore”.

UGO TRANI (Rete Sport):La contestazione a Trigoria? Più civile di così… la mia tristezza è vedere dei dirigenti a Trigoria che hanno scoperto dall’analisi video che hanno scoperto che ci son stati errori individuali. Ti servono i video? Io punterei su Conte a giugno, se ci fosse un eventuale cambio in corsa chiamerei Ancelotti, che non è vero che va al Bayern Monaco. Le partite di ieri dimostrano che chi non ha le coppe sta meglio. Ho visto una grandissima Inter, ieri la sfida tecnico-tattica l’ha vinta Mancini. Gervinho era il primo giocatore ceduto dalla Roma dello scorso calciomercato: ennesimo errore di mercato, sventato per fortuna. La differenza tra Roma e Juventus è una parata di Szczesny. Il ritiro di un giorno ha senso? No. Scudetto? Vedo Napoli e Inter alla pari, poi Juventus, Roma e Fiorentina”.

ALESSANDRO ANGELONI (Rete Sport):Ieri ero a Napoli e mi sono divertito, ho visto le due squadre più belle campionato. Io credo che Sabatini sia un ottimo conoscitore di calcio, ma temo vada bene per squadre come l’Udinese e il Palermo. Il Napoli senza Higuain forse non sarebbe al primo posto ma giocherebbe sicuramente bene. Classifica finale? Per me Napoli, Inter, Roma e Juventus. A gennaio servono tre giocatori mirati, in ruoli specifici. Certo, lo Spolli della situazione quest’anno eviterei di prenderlo. Cosa mi aspetto dall’arrivo di Pallotta? Non so quanto possa essere funzionale la sua presenza mordi-e-fuggi, ma ben venga comunque”.

MAURIZIO CATALANI (Rete Sport):Napoli-Inter? Un grande dolore da tifoso giallorosso. Cosa si evince? L’Inter che ho visto nel secondo tempo non mi aspettavo che esistesse. Sono sicuramente le due migliori squadre del campionato. Con il ritorno di Salah e Gervinho questa squadra si rialzerà. Se al Napoli togli Higuain per un mese non so se sarebbe là in testa”.

GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo):Dopo aver visto le partite di ieri, sia Sassuolo-Fiorentina che Napoli-Inter, il mio stato di depressione calcistica è aumentato”.

MASSIMO CECCHINI (Rete Sport):Per gennaio riporterei a casa Benatia, visto che lui vuole andare via dal Bayern Monaco. Quando un giocatore è scontento è più facile da portar via. Se si dovesse arrivare ad una situazione limite con Garcia, aspetterei la pausa invernale anche se non sono d’accordo con un cambio in corsa. Il ritiro viene fatto solo per l’immagine ed è una cosa che non serve a nulla”.

LUCA VALDISERRI (Rete Sport):Calcisticamente temo e spero che si riparta da Gervinho, speriamo che sia disponibile per Torino, anche se credo sia un rischio metterlo in campo. Si deve ripartire da quello che dice Garcia: non bisogna guardarsi indietro, ci sono ancora un sacco di partire. Il problema della Roma è non esser riuscita nel tempo a fare un gruppo, un blocco, e quindi quando vai in difficoltà ecco i problemi. Szczesny non è il portiere giusto per la Roma perché non ha la Roma nel cuore e nella testa, io penso che da ora in poi giocherà sempre De Sanctis finché non sbaglierà. Io cambierei Garcia la sera di Roma-Bate se ha passato il turno, per me è il massimo che può fare in questa situazione. La Roma invece spera di arrivare a giugno con Garcia limitando i danni”.

MASSIMILIANO MAGNI (Rete Sport):Una Roma che è veramente distante da Napoli ed Inter per gioco, per la qualità del suo allenatore, per la vicinanza del pubblico. Tutta una serie di fattori che vedono la Roma svantaggiata. Il problema principale della Roma credo sia uno: prendere un ottimo allenatore, di personalità, e di armonizzare il suo lavoro con quello della società”.

SALVATORE D’ARMINIO (Centro Suono Sport):La società deve prendere una decisione adesso. Non serve aspettare Torino o il BATE Borisov, perché poi se vai a Napoli e perdi la stagione è compromessa. La squadra di Sarri secondo me è la più forte del campionato e temo che vincerà lo scudetto. L’Inter? Non mi convince”.

CLAUDIO MORONI (Centro Suono Sport):Se avessi il sì di uno tra Spalletti e Ancelotti io cambierei tecnico stasera. Napoli-Inter ha dimostrato l’importanza delle difese e di un giocatore che ti cambia la vita. Sulla Roma io non sarei catastrofico. Secondo me la squadra è ancora in corsa per lo scudetto”.

CHIARA ZUCCHELLI (Rete Sport):Molti giocatori sentono la Roma come una società di passaggio, sanno che se fanno bene vengono venduti. Ieri Napoli e Inter mi sono sembrate due squadre, la Roma invece è un buon insieme di singoli”.

DAVID ROSSI (Roma Radio):Secondo me a Natale la Juventus sarà a pieno diritto nelle pretendenti allo scudetto. Credo che i 4 punti di vantaggio del Napoli cominiciano ad essere pericolosi, Higuain viaggia sulle medie di Messi e Ronaldo. In questo momento il Napoli è la favorita per lo scudetto. La rassegna stampa di oggi è una “Caporetto”: Garcia è un allenatore che non ha ragion d’essere secondo tutti; Sabatini è incapace nel gestire la situazione; la società è ridicola perché la mossa del ritiro da giovedì non serve a niente. Viene detto che la Roma pensa soltanto a passare agli ottavi di Roma e a fare lo stadio a dispetto del potenziamento della squadra, questa è una cosa talmente stupida… Ai giocatori invece non viene detto nulla: questo la dice lunga sull’atteggiamento e sulla radice vera di questi commenti”.

ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):Mi sembra che ci sia un po’ troppo disfattismo in questo momento. In campionato non c’è la Juve che ti massacra, è una situazione che non è compromessa definitivamente. Se le partite non le giochi le perdi, ma la situazione non è irreversibile, anzi, può essere ribaltata già da sabato. Certo che se si perde a Torino ed a Napoli buonanotte ai suonatori, ma credo ci siano le condizioni per ripartire”.

ROBERTO RENGA (Radio Radio):Napoli -Roma? È vero, se la Roma perde è fuori dai giochi. Ma attenzione che prima c’è un turno di campionato di mezzo, bisogna vedere cosa succederà in Bologna-Napoli e Torino-Roma…”.

FURIO FOCOLARI (Radio Radio):Ammesso che la Roma la sfanghi a Torino, poi va a Napoli che ora è fuori dalla portata. E se la Roma perde e va a meno sette, allora siamo alle solite, con la squadra giallorossa fuori dai giochi già a gennaio. L’Inter resta una delle favorite, e occhio alla Juventus. Ancelotti? Solo se bussa Pallotta potrebbe dire sì, ma io non ce lo vedo Pallotta che va da Ancelotti. A gennaio arrivano Heurtaux, Sakho e Feghouli? Con questi pensate di risolvere i problemi della squadra? Se ieri il centravanti del Napoli fosse stato Dzeko, finiva uno a zero per l’Inter”.

FRANCO MELLI (Radio Radio):Se la Roma perde a Napoli, è fuori dai giochi. La Roma con Dzeko pensava di prendere una tigre, e invece ha preso un gatto… un bel gattone, ma sempre gatto è”.

NANDO ORSI (Radio Radio):Quello che sta succedendo alla Roma negli ultimi due anni è inspiegabile. Il ritorno di Gervinho potrebbe essere determinante, ma secondo me il problema della Roma è che l’attaccante lì davanti non riesce a fare gol, a fare una prestazione convincente. Mi sembra che giochi in un modo che non gli consente di arrivare a fare gol, quindi da lì i giudizi sono negativi. La Roma pensava di aver risolto il problema con Dzeko, invece si è acuito. Come si può pensare che la squadra di Garcia possa vincere lo scudetto con tutti quei gol subiti? Dall’anno scorso è peggiorato tutto, la Roma aveva una delle migliori difese”.

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio):Da ieri ho la convinzione che Napoli ed Inter saranno le due squadre che lotteranno per lo scudetto. Se la Roma non si riprende al più presto, i giallorossi saranno tagliati fuori dalla lotta scudetta anche prima di Natale. Nella Roma per la prima volta c’è la drammatizzazione di tutto. Io solo una domanda vorrei fare a Pallotta: lei ha intenzione di fare una grande Roma a prescindere dallo stadio? Se lo stadio non si farà cosa accadrà del rapporto Pallotta-Roma?”.

DARIO BERSANI (TeleRadioStereo):Ieri nei due posticipi con le prime tre in campo mi hanno colpito i ritmi. C’erano dei ritmi europei, al contrario di quelli della Roma degli ultimi tempi. Questo secondo me è significativo. Il prossimo è un turno che vede la Roma con le spalle al muro. Garcia? Io non so se si possa stare qui inermi aspettando l’ineluttabile. L’Higuain della Roma di quest’anno, almeno in questa prima fase, non si chiama Dzeko ma Gervinho”.

AUGUSTO CIARDI (TeleRadioStereo):Alla Roma in questo momento manca l’intensità, la lucidità dell’allenatore e manca la lo spunto del singolo. Immaginate se avessero venduto Gervinho, la Roma sarebbe stata 15esima. Quello visto sul campo ieri sera ha sconfortato, ma alla fine della giostra Napoli 31 Roma 27. Non si può stare a pensare ora a quello che succederà a giugno. Di Francesco? Spero che la Roma lo abbia in simpatia al punto tale da portarlo in panchina”.