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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Ieri è mancata personalità. Squadra ricca di talento mollusco, senza scheletro”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali

Redazione

Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.

GIANCARLO DOTTO (TeleRadioStereo):Cosa bisogna aggiungere? Andrebbero fatti 5 minuti di silenzio. Stavolta ero quasi sicuro che avremmo visto una Roma diversa rispetto al Barcellona, invece è stato fin troppo facile predire che sarebbero stati i due piccoletti dell’Atalanta a farci a pezzi. È una delusione talmente forte che non riesci più ad immaginare quel futuro che abbiamo fantasticato dall’inizio del campionato. Cosa è mancato più di tutto? La personalità, la capacità di stare in campo, di essere presenti. È una squadra ricca di talento, ma è un talento mollusco, senza scheletro, senza corpo. L’emblema credo sia Pjanic, che ieri ha mostrato il peggio di sé. Ma trovare un capro espiatorio non serve a niente”.

CARLO ZAMPA (Rete Sport):Per me Garcia finisce la stagione e poi se ne va, nonostante il contratto fino al 2018. La sconfitta di ieri secondo me è peggio di quella con il Barcellona, dopo quell’umiliazione questa doveva essere la partita del riscatto. Il secondo tempo di ieri mi ha lasciato basito. Non si è vista una reazione, un tiro in porta. La squadra non mi risulta si sia messa contro l’allenatore, ma quel secondo tempo mi ha ricordato quel famoso Roma-Cagliari di Zeman. Se la Roma quest’anno non vince un trofeo è un fallimento. L’errore è a monte: la decisione su Garcia la dovevi prendere prima, se non credi in quest’allenatore lo dovevi cambiare a giugno”.

FRANCESCO BALZANI (CentroSuonoSport):Cambiano giocatori e allenatori mentre i finti generali restano al potere. È ora di tracciare una linea. Ma si può avere un presidente che si fa vedere due volte l'anno? In quale altra città del mondo succede? Sabatini è un bravo talent scout ma dovrebbe fare solo quello e parlare molto meno che fa solo danni. Baldissoni ci mette impegno ma resta alle prime armi. Oggi nella Roma si deprimerebbe anche Ronaldo. Il disamore della piazza è peggio dell'odio, ai tifosi hanno tolto tutto. Futuro? Alla Roma serve uno come Conte, ma anche un grande dirigente”.

ALESSANDRO AUSTINI (TeleRadioStereo):A Trigoria deve esserci un virus possibile da estirpare: cambia tutto – società, dirigenza, allenatori e giocatori – eppure facciamo sempre gli stessi discorsi. Non è stato esonerato Garcia perché non credo che tra quelli disponibili e tra quelli che accetterebbero la Roma ce ne sia uno che possa risolvere la situazione. Questa squadra ha bisogno di una scossa. Spalletti? Sul suo ritorno avrei grosse perplessità. Io mi affido alla serietà di questa squadra, continuo a pensare che abbia la migliore rosa del campionato insieme alla Juventus”.

ANDREA PUGLIESE (TeleRadioStereo):Siamo in un brutto momento, ma da qui a dire che questa stagione sia già archiviata mi sembra prematuro. Certo, i sintomi sono tutti quelli brutti degli scorsi anni, va cambiata la rotta. I segnali mandati ieri sono inquietanti. La sconfitta con l’Atalanta è molto più grave del 6-1 a Barcellona. Come se ne esce fuori? Anche con un grosso bagno di umiltà da parte di tutti. Secondo me si è interrotto qualcosa dal punto di vista fiduciario tra allenatore e giocatori”.

PIERO TORRI (TeleRadioStereo):Ieri a parte De Sanctis non ho visto giocatori sufficienti, soprattutto non ho visto alcuni giocatori. Iago Falque ieri non ha mai preso il pallone, Pjanic nel secondo tempo dove stava? Ma Garcia lo sa che gli hanno preso Dzeko? Mi sembra che la Roma non abbia capito di avere un centravanti. L’emblema della Roma svuotata che ho visto ieri è Nainggolan. Florenzi nei primi 10 minuti fa due errori di valutazione che potevano costare due gol. Fosse per me io prenderei Spalletti”.

FEDERICO NISII (TeleRadioStereo):Faccio una preghiera a chi ha responsabilità dentro la Roma: abbiate pietà dei tifosi della Roma, almeno statevi zitti. Non mi fate sentire Garcia che parla di cielo blu dietro alle nuvole o le dichiarazioni di Sabatini che parla di accantonare il bel gioco. Mi pare che con questo allenatore si sia abbandonato il calcio, non solo il bel calcio. Questa è la cronaca di un delitto annunciato, la vittima è la Roma. Prima di Roma-Palermo dello scorso anno Garcia si era praticamente dimesso a parole, ma la società non lo esonera, anzi, lo esonera tenendolo in piedi. Garcia è un simulacro, un ologramma. È stato completamente svuotato. Ora si va avanti a vista”.

MARCO MADEDDU (TeleRadioStereo):Ieri per la prima volta ho avuto la sensazione che la Roma non stesse più con l’allenatore. La cosa che mi dispiace di più è che manca la voglia una decisione, di dare un segnale, di far capire alla gente che dentro Trigoria c’è gente inca*zata come lo si è fuori. Io non mi chiedo perché non si decide di fare qualcosa, l’impressione è che si tenga Garcia perché non si vuole ammettere a se stessi che la decisione sia stata sbagliata. Io non credo che Garcia sia un brocco conclamato, ma se lo devi confermare soltanto di nome ma non nei fatti è inutile, l’errore è quello. Il problema è stato l’aver confermato una figura in cui nessuno credeva più, nemmeno Pallotta. Questa Roma è lo specchio delle decisioni prese”.

ALESSANDRO CRISTOFORI (Rete Sport):Ieri ulteriore certificazione del fatto che Florenzi non sia un terzino destro. Sabatini ieri ha detto che “questa squadra ha bisogno di giocare bene per esaltarsi, altrimenti vengono fuori tutti i limiti di personalità”. Sono dichiarazioni inquietanti, ma è una fotografia, questa è una squadra che manca di personalità. Ieri è sembrata una Roma malinconica ed immalinconita”.

UGO TRANI (Retesport): “Il peggio non è mai morto. Questo è il momento di difendere la Roma, la situazione è veramente grave e pesante. E’ finita la passione, la gente non va più allo stadio. Molti della società sono dilettanti, vanno aiutati. Non vediamo il presidente da 175 giorni. Sabatini ieri ha ammazzato l’allenatore in maniera definitiva, dicendo che molte volte è in disaccordo con Garcia. C’è gente nell’ufficio stampa della Roma che dopo il derby ha pubblicato un post ironico su Twitter scrivendo “coperta corta”, a prendere in giro noi che lo diciamo. La coperta non è corta, è cortissima. Bisogna aiutarli nelle loro deficienze. De Rossi, presentandosi davanti alle telecamere e dicendo che la squadra segue l’allenatore, ha fatto capire che è tutto il contrario. Che senso avrebbe andare a dire una cosa che dovrebbe essere scontata?”.

ALESSANDRO ANGELONI (Retesport): “Se la Roma gioca contro il Bate Borisov come ieri, sicuramente agli ottavi di Champions non ci arriva. Garcia per quanto sia cocciuto, le responsabilità non se le prende tutte, di conseguenza non si dimette. In questo momento non può più allenare la Roma. Se la squadra non gioca più non è per colpa di Baldissoni e di Sabatini, ma perché non sopporta più l’allenatore. La squadra non si è ammutinata contro Garcia, ma rigetta mentalmente l'allenatore e la persona”.

MAURIZIO CATALANI (Retesport): “Sabatini è un sergente buttato a fare il generale. Potrebbe essere un ottimo sergente, non è sicuramente un buon generale. Quello che manca alla Roma è l’idea di società. Pallotta è un finanziere non un presidente, di conseguenza non sa come gestire una società. Noi dovremmo avere un presidente come De Laurentis.Ieri Sabatini ha avuto un lapsus significativo: quando gli hanno chiesto se arriverà Pallotta, lui ha risposto che lo riceverà volentieri. Quasi fosse un estraneo che venga a dirgli qualche cosa. Tra Ancelotti e il Bayern Monaco manca solo la firma, certamente non verrà alla Roma”

GABRIELE ZIANTONI (tele Radio Stereo):“Oggi è difficile parlare di calcio. La Roma si è persa. Ha buttato al vento tutto quello di buono che ha fatto in questi mesi. Tutti eravamo convinti che fosse la stagione giusta. Ed invece…”

UBALDO RIGHETTI (Tele Radio Stereo):In campo, la domenica, si vede quello che hai preparato in settimana e purtroppo ieri si è visto poco. Fa bene Sabatini a confermare Garcia, ma deve capire se non è lui il vero problema. Negli spogliatoi va usato un tono diverso, più forte. In questo momento serve urlare. Manca personalità nella squadra ma anche nell’allenatore”

RICCARDO ‘GALOPEIRA’ ANGELINI (Tele Radio Stereo):“La legge impietosa del calcio dice che in questi casi va cambiato l’allenatore. Quello che mi preoccupa è che la società non sappia cosa tirar fuori da questa stagione. Loro credono che questa squadra sia in grado di vincere lo scudetto, ma non è così. Se Garcia dice che questa squadra è formata da combattenti, vuol dire che qualcosa gli è sfuggito. Quando è entrato Sadiq io e quelli della mia età hanno capito che è stato un tentativo estremo. Li faceva la Roma degli anni ’70 con Casaroli e Ugolotti. Ed è deprimente. I sei gol di Barcellona, sono figli di Verona-Roma, Roma-Sassuolo e Roma-Atalanta, non viceversa”.

LUCA VALDISERRI (Retesport): “Curva o non curva, il problema si è allargato a macchia d’olio. I tifosi giallorossi si sono disaffezionati a questa squadra. Il fallimento totale della società e, soprattutto, di Sabatini è quello di aver completamente cancellato quel senso di appartenenza, di gruppo che fa grandi  le squadre. Non è un caso che la Roma non abbia più italiani e giocatori del vivaio. Romagnoli è di un altro livello rispetto a Ruediger. L’anno prossimo servono quattro italiani e quattro del vivaio. Hai venduto Romagnoli, Bertolacci, Ljajic… La Roma non è di Sabatini, la Roma è di tutti. Analizziamo la rosa data a Garcia: Due portieri di cui uno è passeggero. Il terzino destro la Roma non ce l’ha. Florenzi non lo è e non è meglio di Dani Alves (fossi nel brasiliano querelerei Sabatini). Di difensori centrali ne hai uno solo, Manolas, gli altri lo sono a metà. A sinistra c’è solo Digne, forse si poteva tenere Holebas per avere un ricambio. Il centrocampo è forte, ma non ci sono riserve. Keita non ne ha più, di Vainqueur ne trovi dieci e Bertolacci è più forte. Attacco ottimo, ma hai preso un centravanti e non la squadra non gioca per lui, si hanno solo contropiedisti e il diesse ha tenuto Iturbe, svalutandolo. Dove è questa squadra straordinaria che doveva vincere in carrozza?. Gli allenatori si esonerano non ci si aspettano le dimissioni. Se a Pallotta va bene come stanno andando le cose, lo tenga”.

CLAUDIO MORONI (Centro Suono Sport):“Io sarei per cambiare Garcia oggi. Se un Spalletti, un Prandelli dicessero di sì, li farei firmare stasera. Altrimenti si va avanti così e si aspetta giugno”

ROBERTO RENGA (Radio Radio):“Pallotta si deve presentare questa mattina a Trigoria o con un nuovo allenatore oppure poggiando la mano sulla spalla di Garcia per dire che si va avanti così con lui, e lo deve dire davanti ai giocatori. Altrimenti non se ne esce. Ieri quando ho visto Florenzi su Gomez ho capita che sarebbe andata a finire male”

FRANCO MELLI (Radio Radio):“Anche questa stagione è andata. Gli americani stanno qui da cinque anni e ancora stanno E’ meglio Borriello che Dzeko. Il bosniaco quando prende la porta, nevica. Nella Roma americana lavorano 220 persone e il bilancio ‘daje che è rosso!”. Alla vigilia della partita si deve dormire a Trigoria, no all’Hilton: a fiji de na mig*****. La Roma quest'anno non entra nemmeno in Champions”

MASSIMILIANO MAGNI (Retesport): “Se uno individua delle problematiche alcune settimane o mesi fa, non bisogna tentare di fare i fenomeni e cercare di individuare altri problemi. La squadra non è allenata bene, mi sembra ovvio. Così come mi sembra che Garcia non sia adeguato alle ambizioni della Roma, non ha lo spessore professionale accumulato negli anni, non ha l’esperienza. Se il tecnico venisse esonerato, poi bisogna chiedersi come mai era stato preso. Sabatini decide tutto, conferma con orgoglio che parla con il suo allenatore solo dopo aver preso le decisioni. Per fare un salto di qualità bisogna mandare via anche Sabatini. Dopo di che bisogna chiedersi perché era stato preso questo ds: perché c’è troppa libertà dentro Trigoria, c’è vacanza di potere e c’è una società che non sa di calcio. Pallotta deve venire qui a Roma il più presto possibile, non come proprietario ma come presidente. Deve commissariare questa società, prendersi del tempo e dei consiglieri adatti che possano aiutarlo a ristrutturarla. Deve scegliere un presidente che abbia grande autorevolezza e spessore calcistico dal punto di vista tecnico e manageriale, dargli in carico di ristrutturare la società. Solo poi Pallotta può ritornare a Boston a fare il proprietario”.

DAVID ROSSI (Roma Radio):“Dal ritorno dalla nazionali la Roma non c’è più. Tre partite non approcciate, sia a Bologna che a Barcellona che ieri la Roma non è scesa in campo. La risposta di ieri dei giallorossi è devastante, la Roma non è commentabile, non dà nessun spunto di speranza. Ieri ho sentito un crack, come se la squadra avesse imboccato la strada della passata stagione. Dopo il derby la Roma è sparita. E' peggio adesso rispetto al girone di ritorno dell'anno scorso, i giallorossi avevano un precedente e potevano fare tesoro degli errori”.

ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):“Situazione brutta ma io non ne farei un dramma. Io dalle formazioni iniziali avevo già capito tutto. Florenzi su Gomez, l’attaccante più veloce d’Italia, è stato il più grande errore di Garcia che magari non è il solo colpevole ma ci mette del suo. E’ un uomo solo da questa estate e la squadra in questo momento non lo aiuta. Abbiamo incensato tanto Florenzi ma adesso questo ragazzo non ne azzecca una… Se si cerca la svolta bisogna prendere Ancelotti. Carletto verrebbe anche per affetto, questione di cuore. Non credo che i soldi siano il problema”.

XAVIER JACOBELLI (Radio Radio):“Penso che sia fondamentale cambiare la guida tecnica. Mi dispiace per Garcia ma così non si può andare avanti. Lo si è visto ieri durante la partita: la Roma non ha dato segnali di vita. Ora servirebbe un traghettatore ed è difficile trovarlo. La Roma oggi è anemica”

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio):“Garcia sembra invecchiato di dieci anni. La scelta di Mandzukic invece di Dzeko sta premiando la Juve”

NANDO ORSI (Radio Radio):“E’ anche colpa dell’ambiente romano: Florenzi era diventato uno da Barcellona. Questo lo si pensa solo dentro al Raccordo Anulare, è un tipico errore romano. In Italia l’unico fenomeno è Higuain. Ma perché Ancelotti dovrebbe venire alla Roma quando lo cercano Bayern Monaco e City? La Roma non è una squadra importante, forse lo è in Italia ma in Europa no davvero"

MARIO MATTIOLI (Radio Radio):“Il problema della Roma è molto più grande di quello che si pensa. Manca la voce del padrone. Zanzi è inutile che parli, Baldissoni dice sempre le stesse cose, Sabatini viene continuamente smentito. Dov’è Pallotta? Doveva stare qui da almeno due mesi. Avete visto l’atteggiamento dei giocatori in campo? Ho avuto una sensazione netta che a loro di Garcia comincia ad importare poco”