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‘RADIO PENSIERI’, LEGGERI: “Spalletti non ha firmato per altri club, ma si è messo sul mercato”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Giuseppe Giannini (Centro Suono Sport 101,5): "Da allenatore comprendo le motivazioni che sono alla base del discorso fatto da Spalletti ieri e lo avrei fatto anch'io: ha voluto in primis cementare ancora di più il gruppo e tirando dentro il contratto di Totti, ha voluto sottolineare l'impellenza di mettere a posto i contratti di tutti i big che attualmente sono in bilico. Il messaggio di Spalletti è rivolto direttamente alla società".

Max Leggeri (Centro Suono Sport 101,5): "Non credo che Spalletti abbia già firmato per un altro club, ma credo sia verosimile che si sia messo sul mercato, lanciando messaggi chiari alla società affinché rinforzi la squadra".

Ivan Zazzaroni (Radio Radio 104,5): “La Roma è la squadra che ha più sicurezza rispetto alle altre. Non c’è un anti-Juve in questo momento, non c’è mai stata. I sette punti sono tanti. La Roma ha tutte le armi giuste al posto giusto, la forza di Nainggolan, la velocità di Salah. A Spalletti riconosco un gran lavoro fatto per portare la squadra come sta oggi. Spalletti resta? Dipende se trova qualcosa, al momento non ce l’ha. Oggi dico che resta alla Roma al 99%. Se fanno il contratto da dirigente a Totti, come si reggono i due?”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104,5): “Della Roma ci sono tante cose che mi piacciono. Il modo in cui attacca, per esempio. La differenza non la fa solo Dzeko, ma anche Salah e Nainggolan. La rapidità di Salah non ha eguali. Forse, l’unica pecca, è che Spalletti non ha una rosa lunga. Se la Roma gioca così è quasi inarrestabile. Se vince a Milano con l’Inter diventa tutto più interessante”.

Franco Melli (Radio Radio 104,5): “La Roma è brava perché capace di fare gol con pochi tiri. Mi piace la maniera con cui sta in campo, gli strappi di Salah, la forza di Dzeko e la bravura di Szczesny”,

Furio Focolari (Radio Radio 104,5): “La Roma è fortissima per come capovolge l’azione quando conquista la palla. Mi piace soprattutto Fazio come difensore, bravo ad impostare il gioco. Spalletti ha voglia di andare via, se lo chiama uno tra Milan e Juve, o Premier, lui va via”.

Nando Orsi (Radio Radio 104,5): “Spalletti resta alla Roma al 60%. Della Roma mi piace il tecnico quando fa l’allenatore, non quando fa il comunicatore perché lì ha molti difetti”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92,7): “Questa tre giorni mi ha ricordato un’altra tre giorni vissuta con Spalletti, quella tra Madrid e Napoli, anche se lì si trattava di un ottavo di Champions. Questa Roma mi conforta perché è una squadra superiore alle mie paure per affidabilità e rendimento. Sta nascendo qualcosa di grande dentro questa squadra".

Angelo Di Livio (Teleradiostereo 92,7): “Ci dobbiamo ripetere: la sensazione è che questa Roma sia veramente una squadra forte. I primi 25’ di ieri sono stati 25’ di calcio vero, calcio champagne. Per me la forza di questa squadra è venuta fuori sul 2-0, quando la Roma ha dovuto soffrire il ritorno del Torino. Lì si è vista anche la forza di saper soffrire. Bene così, bisogna andare avanti con la testa giusta senza mollare di una virgola”.

Marco Madeddu (Teleradiostereo 92,7): “Dalla gara di andata col Torino è successo veramente tanto. In questo momento mi sembra sia padrone del cambio che del calendario. Questa Roma è talmente forte che si qualifica con una gara di anticipo agli ottavi di Europa League, ieri vince la partita in maniera talmente imponente che si permette di togliere presto dal campo i due diffidati. Il 2017 ci ha regalato una Roma difficile da immaginare”.

Alessandro Austini (Teleradiotereo 92.7): "Questo è il momento più alto della Roma da almeno 6 anni. Siamo una squadra imperfetta, ma vinciamo clamorosamente e questo mi fa pensare a quanto margine di miglioramento ci sia. Ora arrivano le partite più complesse, bisogna continuare a spingere. È una Roma troppo bella, sarebbe un peccato chiudere senza un trofeo. Stadio? Il vincolo sull'ippodromo è ridicolo. È allucinante che si spenda inchiostro per parlare del nulla e mai del progetto".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): "Ieri Spalletti ha sorpreso tutti, il tecnico ha tirato fuori tre volte il nome di Totti, una sua ossessione, anche se non centrava nulla col discorso. Spalletti forse ha già deciso dove andare, forse potrebbe non rimanere a Roma. Sta utilizzando Totti, che è il discorso che più spacca l'ambiente, come strategia d'uscita da Trigoria. Spalletti è vittima del suo personaggio, vuole far sempre parlare di sé. Detto ciò il tecnico sta facendo un grande lavoro, oggi la Roma è la squadra più quadrata d'Italia".

Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101.5): "Nei giorni scorsi ero più ottimista per lo stadio, oggi spero che si trovi un giusto accordo per l'interesse di Roma e della Roma, ma senza perdere ulteriore tempo. La Roma di ieri è stata quasi perfetta. Ho visto meglio anche Bruno Peres. Spalletti parla così di Totti per lanciare un messaggio alla società ed insistere sul discorso cessioni importanti. Se ogni anno la Roma vende un big non andrà da nessuna parte".

Salvatore D'Arminio (Centro Suono Sport 101.5): "Spalletti è bravissimo come allenatore, meno come comunicatore. Questa cosa su Totti è stucchevole. Lui e la società devono al più presto decidere sul futuro. Non si programmano le stagioni aspettando solo i risultati" .

Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92.7): "La Roma è famelica, mai avuta una squadra così aggressiva e affamata. Arriviamo positivi e carichi alla settimana più importante del campionato. Ci aspettano Inter, Lazio e Napoli: se riuscissimo a pareggiarne due e vincerne una la Roma avrebbe fatto il suo".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Io Spalletti lo adoro, è furbo. Lui non vuole passare per l’allenatore che manda via Totti e quindi dice quelle cose”.

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Spalletti con Totti è disgustoso, lo manda in campo quando la partita non vale niente o se il risultato è ormai acquisito. Io al posto del capitano non sarei entrato in campo. La Roma sta attraversando un momento magico e una delle fotografie della giornata è anche il gol di Dzeko”.

Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Spalletti come allenatore è tra i migliori, la squadra gioca bene e vince. Come comunicatore, invece, vale zero. Lui dice quelle cose perché davantì a sé ha personaggi capaci solo di fare sì con la testa”.

Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “Spalletti dice quelle cose perché sa che la Roma americana deve vendere prima di comprare e già sa che uno tra Manolas e forse Nainggolan andrà via. La Roma potrà ambire a grandi successi quando Pallotta troverà qualcuno che lo aiuta economicamente in maniera decisiva”.

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92,7): "Spalletti è il meglio che c'è in Italia, non può capitarci di meglio. Ad addentrarmi nella nuova vicenda legata al suo futuro e a quello di Totti non ci voglio pensare. Non c'è nulla da dire ad un tecnico che sta portando solo un gran gioco e tante vittorie a Trigoria. La Roma, però, non è la Juventus: Pallotta non è Agnelli e i dirigenti sono tutt'altri, ma noi stiamo ancora facendo la guerra dei poveri. Spalletti non è un pazzo, forse è un po' 'puzzone'. Ma ci sono tutti i motivi per fare quelle dichiarazioni".

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92,7): "Mi auguro che Spalletti se ne vada il più tardi possibile. La Roma sta dimostrando grande consapevolezza. Non c'è una base, c'è una squadra. Ho visto una Roma che si diverte, concreta, che partecipa allo sviluppo sia della fase difensiva che offensiva. Il lavoro della squadra, quello dei tre dietro, osservatelo. La Roma è l'unica squadra che entra nello schermo della televisione, nel quale è difficile vedere tutti i giocatori. Si muovono tutti insieme. La crescita della Roma sta nel modo di giocare".

Jonathan Calò (Centro Suono Sport 101,5): "Il gol di Paredes è davvero molto bello, è veloce anche se visto al rallentatore. L'argentino però non è stato superiore a Strootman, io in pagella avrei messo più all'olandese che all'ex Empoli".  

Dario Bersani (Teleradiostereo 92,7): "E' un peccato che questa squadra non trovi lo spazio che merita. E' una squadra costruita bene e questo è anche merito di chi non c'è più. E' un gruppo compatto, a darne la dimostrazione è stata la visita a Florenzi a Villa Stuart".

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92,7): "Tutti quanti vorremmo sapere la decisione di Spalletti riguardante il suo futuro, ma se non ne vuole parlare lui allora è inutile parlarne noi. Le chiacchiere sulla prossima stagione le lasciamo a chi a quest'anno non sa più che chiedere. Noi siamo ancora in corsa per tutto e questo ci deve fare pensare solo a finire al meglio questa stagione. Il nostro allenatore è costretto a sviare da alcune domande scomode alle quali ha detto da mesi che non avrebbe risposto".