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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Capisco la fuga di Spalletti, è un supplizio. La società ha responsabilità”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Ma che primo tempo ha giocato ieri la Roma? Poi nel post partita ho provato disgusto a tonnellate. Vedere che tutte le tv, invece di parlare di questa splendida partita della Roma, chiedono di Totti… Io capisco la fuga di Spalletti, vedo persino il suo corpo pieno di piaghe. È una cosa che non è umanamente sopportabile. Siamo condannati, è una specie di Guantanamo della comunicazione. Parlano tutti tranne l’unico che dovrebbe parlare. Mi dispiace perché abbiamo perso un grande allenatore romanista. Sta subendo un supplizio, è stato lasciato completamente solo in questa storia. La società ha delle responsabilità. Scappano tutti, questa è la verità. Spalletti è andato al massacro, ormai lo abbiamo perso. Nessuno però parla delle responsabilità pesanti del mondo Totti, da là non è mai venuta una parola di conciliazione. Capitano di che? Il capitano è un leader che cerca di conciliare, mentre qui si va verso un finale di partita sanguinoso”.

Piero Torri (Teleradiostereo 92.7): “E’ imbarazzante quello che sta succedendo a Roma: dopo la vittoria a Milano per 4-1 con il Milan si riesce solo a fare polemica. Auguro a Totti di tirarsi fuori da questa situazione e fare una dichiarazione. Come è possibile che il Napoli è la squadra che gioca il miglior calcio d’Italia mentre per la Roma che è un punto sopra si parla sempre di fallimento? Spalletti è stato triturato: ha le sue colpe ma in questo anno e mezzo ha fatto un lavoro straordinario. Non si può limitare le valutazioni di una stagione solo al numero dei titoli vinti”.

Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92.7): “Totti è molto combattuto: non vorrebbe chiudere in questo modo molto triste, sta aspettando di capire chi sarà il prossimo allenatore e se fare il passaggio in società o chiudere magari all’estero. Molti vorrebbero cestinare Dzeko? E’ un discorso assurdo per uno che fa quaranta gol, fa salire la squadra, è il fulcro del gioco, poi se l’idea è di massimizzare la sua cessione è ovvio che questo sarebbe il momento migliore. Perotti ha fatto un primo tempo pazzesco, ieri è stato tra i migliori in campo”.

Adriano Serafini (Teleradiostereo 92.7): “La partita di ieri ha detto che a Kessie converrebbe molto di più andare alla Roma e guadagnare un po’ meno che andare in questo Milan. Al di là del minutaggio, per Totti entrare in campo ieri sarebbe stata una cosa diversa che entrare a Palermo o a Empoli. La vera bordata di ieri di Spalletti è stata contro la società, non tanto sul capitano”.

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Spalletti? Voto 7.5 da allenatore della Roma, 3 da comunicatore".

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Non capisco come faccia la Roma ad essere così molle nei confronti del suo allenatore: come fa a essere così supina? Ritengo che Spalletti non sia uno serio: 12 mesi fa Totti ha portato la Roma in Champions, poi ad agosto Spalletti l’ha riportata fuori…".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Mi dispiace molto che il più grande giocatore della storia della Roma sta finendo in questo modo la sua avventura in giallorosso: non ci avrei scommesso neanche un euro. Se non è masochista, Totti non può fare il dirigente nella Roma. E’ finita qua per me".

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "E’ la prima volta che ho visto uno Spalletti sincero: finalmente ha detto che non ce la fa a reggere la questione Totti, che aveva detto a Pallotta che era un problema grosso che non riusciva a gestire da solo. Tutte cose che avevamo già detto, però secondo Pallotta diciamo stupidate… Poi la cosa bella è che quando è in America ne dice di cotte e di crude, poi ritratta dicendo che la stampa non ha capito: un genio del male. Tirerà fuori qualcosa a fine stagione? Tiri fuori i soldi…".

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “Spalletti secondo me continua a rispondere in maniera eccessiva sulla questione Totti, mancano tre partite a fine stagione. Dovrebbe smorzare le polemiche anziché contribuire ad alimentarle e concentrarsi sul finale di campionato. La Juventus può anche pensare di perdere a Roma, non sono così sicuro che giocheranno al massimo viste le coppe: se schiereranno qualche seconda linea i giallorossi avrebbero un compito meno arduo”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Ieri Spalletti ha annunciato a modo suo che non sarà il prossimo allenatore della Roma, per me è quasi un’ufficialità. L’allenatore ha anche attaccato direttamente la società, denunciando di non aver avuto la chiarezza che aveva richiesto. Una cosa inquietante per la Roma. La partita di ieri ha dimostrato che qualche rotazione diversa durante stagione avrebbe consentito alla Roma di arrivare alle partite chiave con i titolari indiscutibili più freschi. Juan Jesus non sarà un supertitolare ma nel 2017 è stato uno tra i più continui per rendimento: serviva davvero insistere su Bruno Peres vista la partita di ieri di Palmieri a destra?”.

Marco Madeddu (Teleradiostereo 92.7): “Pallotta non è mai intervenuto sulla questione Spalletti-Totti e stiamo quindi assistendo a questo teatrino poco edificante: il presidente avrebbe dovuto pensarci per tempo e avrebbe dovuto gestire in prima persona la questione Totti. Questa questione non fa il bene di nessuno. E’ paradossale che da un anno a questa parte non ci sia unione di intenti tra allenatore e capitano e che nessuno dentro e fuori Trigoria abbia remato per cercare una riappacificazione”.

Angelo Di Livio (Teleradiostereo 92.7): “Ieri grande prestazione sotto tutti i punti di vista: tattico, tecnico e caratteriale. Secondo me portare allo sfinimento quei 3-4 giocatori chiave è stato un errore madornale. Ogni volta che entra Grenier si intuisce che è un buon giocatore. Non farei un dramma della passerella negata a Totti: Peres si stava scaldando, Dzeko ha chiesto il cambio e Spalletti ha fatto la sostituzione. La priorità per me deve essere la partita con la Juventus, che va vinta a tutti i costi”.

Alessandro Austini (Teleradiostero 92.,7): "Ormai ci sono due Rome; una è la Roma vera, quella che ieri doveva vincere per guadagnarsi il 2^ posto e l'altra non so cosa sia, ma è quella che critica il cambio, senza pensare ad una futura Champions. La colpa sulla questione del Capitano è del Presidente, che è assente".

Gabriele Ziantoni (Teleradiostero 92.,7): "E' vero che un allenatore deve avere la libertà di fare le sue scelte, ma è lecito criticarle per aver preferito nel terzo cambio Peres a Totti. Ormai Spalletti ha un nervo scoperto con l'ambiente e per questo è giusto che vada via".

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): "La Roma ha fatto come la Lazio nel derby: ha aspettato il Milan e poi è ripartito. Milan sopravvalutato, ma la Roma ha fatto una grande partita. Per Spalletti Totti è un'ossessione. Comunque vadano le cose il tecnico verrà ricordato nei secoli per lo scempio volgare sul capitano giallorosso. C'è una cattiveria spropositata e assurda, la ripicca di arrivare contro la volontà popolare, stracciando l'immagine di questo giocatore".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): "Ha ragione Spalletti: se fa giocare Totti 5 minuti lo prendono in giro... Se noi siamo onesti dobbiamo dire che tante volte abbiamo criticato Spalletti perché lo ha fatto entrare negli ultimi minuti o in partite inutili. La gestione di Totti è pericolosissima. Come allenatore lui fa quello che deve fare per il bene della Roma. Non è normale che si stia parlando di Totti anziché della vittoria della Roma. È diritto dell'allenatore scegliere i giocatori, lui non considera più Totti un giocatore". 

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): "La Juventus avrà adesso la partita di Champions e subito dopo la partita contro la Roma avrà la finale di Coppa Italia. Contro i bianconeri vedremo cos'è la Roma. Ieri non c'è mai stata partita. Ieri sono arrivate telefonate di persone che piangevano per il mancato ingresso di Totti. La sostituzione di Dzeko c'è stata all'81', a partita ormai finita. Spalletti ha fatto entrare Bruno Peres, non Maradona. Tutto San Siro si aspettava Totti. Nel calcio non conta solo il risultato. I giornalisti sono pagati per fare domande, non per fare complimenti come vorrebbe il tecnico. Tra cento anni di Totti si parlerà ancora, della partita di ieri e di Spalletti no".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma a Milano ha dato un segnale di rinascita. A fine gara avete visto il volto di Spalletti? E’ un uomo deluso, sfinito, invecchiato. Un anno e mezzo di Roma lo hanno distrutto. Non ha saputo gestire Totti e ci ha dato ragione quando dicevamo che la società intorno è inesistente”.

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Con Totti bisogna parlare chiaro, è inutile trascinare la storia tutto l’anno. Spalletti doveva gestirlo e invece non lo ha fatto”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Le spiegazioni di fine gara sono peggio della scelta fatta. Mi dispiace per Spalletti, ma ormai lo vedo sempre più lontano dalla Roma. Lui non vede l’ora di andarsene, non sopporta più nessuno in questo ambiente. Spalletti è stato consumato dalla vicenda Totti”.