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‘RADIO PENSIERI’, PUGLIESE: “A Trigoria non sono convinti al 100% di Di Francesco”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “La possibile cessione di Paredes mi genera angoscia, non la capirei. Darlo via per 20 milioni sarebbe un caso di cecità clamorosa, non potrei capirlo sotto nessun punto di vista. Il ragazzo ha dato prove clamorose di crescita e di talento. Driussi ha numeri molto importanti. Stanotte gli ho visto fare finezze clamorose, poi si è infortunato…”.

Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92.7): “A Trigoria non sono convinti al 100% di Di Francesco, questo mi sembra evidente. Pagare la clausola al Sassuolo sarebbe stato un segnale importante anche per il tecnico, invece così non c’è questo segnale. Pagando la clausola gli avresti dato una forza e uno status pubblico eccezionale. Così invece Di Francesco parte con l’handicap. Questo mi fa pensare che la Roma non ci creda al 100%. Non dico che non ci creda affatto, ma non lo fa fino in fondo. Per me resta ancora il favorito, ma non possiamo dire con certezza che sarà il nuovo allenatore della Roma. Mi auguro che venga sciolto il nodo entro questo settimana, saranno giorni decisivi”.

Adriano Serafini (Teleradiostereo 92.7): “Non riesco a capire questo stupore per la clausola di Strootman. Mi sembra sempre lo stesso percorso. Se la Roma ha bisogno di rientrare in una determinata cifra entro il 30 giugno, ok, l’abbiamo già messo in preventino. Se si venderà un big dal 1° luglio, vuol dire che ci sarà la volontà di farlo, è quella la differenza. Berardi è molto legato a Di Francesco. La Roma ci sta pensando, ma non è convintissima del suo iter di infortuni. Le su qualità sono poco discutibili, ma ha avuto diversi problemi fisici negli ultimi anni. Bisogna aspettare, almeno finché non si avranno certezze su Di Francesco. Credo Pallotta sia veramente esausto sulla questione stadio”.

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “Strootman si avviava all’ultimo anno di contratto, quindi in quel caso i calciatori hanno tutti il coltello dalla parte del manico. L’errore è essere arrivati all’ultimo anno con un giocatore così importante, così come era successo con Pjanic. La clausola nasce in Spagna con l’intento di blindare i calciatori, qui invece è stata messa a 45 milioni per un calciatore come Strootman. Attenzione a Ruediger, è il prossimo che va in scadenza, sempre se non sarà uno degli uomini mercato. Da De Rossi a Nainggolan, tutti hanno detto che bisogna mantenere intatta l’ossatura della squadra. Salah-Liverpool? Ci siamo. Se Salah vale 40, Berardi non può valere altrettanto, ci devono essere almeno 20 milioni di differenza. In linea di massima, credo che l’ossatura della Roma rimarrà simile a quella della stagione appena finita”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Quando parla Pallotta io immagino che i tifosi si mettono paura. Le cose dette su Totti sono terrificanti, gli dà dei consigli per levarselo di torno. Una cosa davvero brutta per un giocatore importante come Francesco. Dopo aver visto cosa è successo il 28 all’Olimpico, io credo che Pallotta non abbia capito bene chi è Totti. Lui merita di fare quello che ha fatto Nedved alla Juve”.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Ancora si parla di Totti? Con tutto il bene che gli vogliamo… Allenatori? Quando Pallotta dice ‘ce ne sono altri’ non è carino. A Roma si vive una precarietà incredibile, che spaventa. Io non posso pensare che quella che nascerà sarà una Roma inferiore a quella di quest’anno. Bisogna aggiungere, non togliere. Se va via Salah, mi porti Berardi e non vendi nessun altro può andar bene, altrimenti no”.

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Le frasi di Pallotta su Totti mi fanno ridere. Non gli fa pubblicizzare nemmeno il brand della Roma, ma quello delle aziende vicine al club. Poi quando parla di Szczesny che gli ha detto che vuole restare: bene, basta pagare i soldi del cartellino all’Arsenal. Poi parla di rosa poco adeguata: adesso? A campionato finito? Pallotta ha scaricato Sabatini e si è innamorato di Monchi. Quanto durerà questa passione? Per me l’anno prossimo la Roma non competerà per vincere”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Come faccio ad essere ottimista per la Roma? Al momento non si sa cosa vogliono fare con l’allenatore, con il mercato e con il futuro del più grande giocatore della storia romanista che ha smesso di giocare una settimana fa. Come si fa ad essere ottimisti?”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Secondo me non hanno chiuso ancora per Di Francesco perché non sono convinti al 100% e sperano di trovare qualcosa di meglio. Perché se il problema fosse la clausola rescissoria di 3 milioni, allora la cosa è preoccupante”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Ogni volta che Pallotta parla della Roma, mi pento di aver atteso sue dichiarazioni. La clausola di Strootman vuol dire una cosa, ovvero che il prossimo anno se ne va. Se la Roma non è convinta al 100% di Di Francesco, non facciamolo proprio arrivare a Trigoria, non credo abbia le spalle larghe abbastanza per sopportarlo”.

Angelo Di Livio (Teleradiostereo 92.7): “Di Francesco? Come allenatore mi piace molto. La Roma si deve sbrigare: prima annuncia l’allenatore, prima si può buttare giù la programmazione della squadra. Il tecnico deve essere coinvolto nel discorso mercato. Sono pronto a sacrificare Salah, a patto che non mi tocchino la linea difensiva. Berardi? Le qualità le ha, ma deve fare il salto”.

Francesco Balzani (Centrosuonosport 101,5): “La proposta di Pallotta a Totti è un insulto alla storia della Roma. L’ombra di Francesco è più ingombrante oggi di quando era calciatore. Non so cosa deciderà di fare, ma non accetti ruoli alla Buffalo Bill. Salah? A 20 milioni si trovato giocatori bravi quanto lui. Se la Roma lo vende a 40 fa un affare. Tra lui o Nainggolan o Manolas non ho dubbi su chi cedere. Purtroppo quei soldi serviranno a pagare i riscatti, e quindi da festeggiare c’è ben poco. Da quanto so Manolas si è riavvicinato alla Roma. Allenatore? Emery può far saltare il banco, ma la strada mi pare tracciata verso Di Francesco”.

Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92.7): "Spalletti pensava all'Inter già da gennaio, poteva evitare tutte le provocazioni durante le conferenze stampa. Mercato? Ricordiamo a tutti che la Roma ancora non ha venduto nessuno. Quaranta milioni per Salah sono pochi, è un esterno che ha fatto 15 gol e altrettanti assist, è un prezzo basso".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino 104.5): "Tutto quello che Pallotta ha detto fino a ieri sono state balle, oppure ha detto balle ai giornalisti americani. Il presidente della Roma ha detto che vuole rinforzarsi, che bisogna comprare: ma allora perché sta trattando la cessione di Salah?  Ci sono molti giocatori in prestito e che non rientrano nei piani, bisogna vendere quelli per risanare il bilancio, non i titolari. Vorrei sapere perché, secondo Pallotta, con Florenzi la Roma avrebbe preso quattro punti in più". 

Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport – 101,5): “Pallotta quando parla ha difficoltà ad azzeccare l’argomento giusto. Lui tratta Totti come Buffalo Bill, uno che veniva portato in giro come fenomeno di baraccone. E questo è irriverente nei confronti di Totti. Se Spalletti è un genio, perché te lo fai sfuggire?”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101,5): “La finale di Champions ha evidenziato che nel calcio, oggi, vince chi ha più soldi. Pallotta non è il presidente che sognavamo, ma questo abbiamo. Lui considera Totti come la Madonna di Civitavecchia, una statua da portare in giro. Non lo vede come dirigente”

Furio Focolari (Radio Radio Mattino 104.5): "Pallotta vuole mandare in giro Totti come ambasciatore? È fuori di testa, così lo prende di nuovo in giro".  

Nando Orsi (Radio Radio Mattino 104.5): "Pallotta è motivato, è positivo sul futuro. Ha smaltito la delusione delle coppe e ricomincia. La Roma deve fare un buon mercato, se vuole competere deve comprare qualcuno di importante. Di Francesco o Emery non cambia, la Roma deve comunque avere l'obiettivo scudetto"

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino 104.5): "Pallotta ha detto cose che fanno pensare a una squadra che vuole vincere. Mi sembra proiettato sulla società, sulla squadra, e con la convinzione di poter eliminare quelle lacune che non hanno portato a risultati concreti in questi anni".