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‘RADIO PENSIERI’, MELLI: “Spalletti? Se trova di meglio se ne va”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo - 92,7): "La storia della Roma presenta disastri clamorosi e per giovedì sono preoccupato a leggere che ci saranno tante seconde linee in campo. Su Spalletti leggo e sento delle cose che mi fanno cattivo sangue. Lui è un grandissimo comunicatore e lo devo ringraziare. Io apprezzo chi dice che la Roma viene prima di Totti. La comunicazione di Spalletti diventa ancora più interessante quando si invischia, perché dimostra che ha cuore, ha sentimento, che c'è una persona non un manichino. E' una ricchezza è un valore. Io dico grazie a Spalletti perché sappiamo che a Trigoria c'è un cancro che divora. Pensate tutto quello che ha subìto questo uomo. Addirittura, mentre stava facendo bene e si stava impegnando l'anima per la Roma, ha dovuto subire che la moglie di un giocatore gli abbia dato del 'piccolo uomo'. E lui ha cercato di risolvere il tutto con un giochino mondano, con un disco 45 giri, ma non era lui, Spalletti in quel momento avrebbe voluto spaccare il mondo. Io da romanista patologico riconosco la sua grandezza".

Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): “Io pretendo che la società proponga oggi il rinnovo a Spalletti, chiunque dovesse arrivare al suo posto difficilmente farebbe meglio. Sarebbe un passo indietro. E anche il tecnico deve venire più incontro al club con dichiarazioni diverse da quelle che ha fatto”.

Fabio Petruzzi (Centro Suono Sport 101.5): “Io dico che Spalletti non sarà l’allenatore della Roma anche il prossimo anno, perché ha capito che la società non è in grado di fare quel salto di qualità per competere davvero con la Juve. Lui, secondo me, è molto deluso dall’atteggiamento della dirigenza. Sta facendo un lavoro pazzesco, il massimo e oltre, e secondo me è in grado di vincere l’Europa League. Incomprensioni con Totti non c’entrano niente”.

Mauro Macedonio (Centro Suono Sport 101.5): “Spalletti nel dopo Roma-Torino ha lanciato diversi messaggi. Dalla campagna acquisti di gennaio è arrivato un giocatore come Garnier, fermo da diverso tempo, e quindi non uno pronto come aveva richiesto il tecnico. Il fatto che metta in mezzo Totti in questo modo è sbagliato. Quella del capitano sembra un po’ un’ossessione per Spalletti. Il motivo per il quale ancora non firma? Lo sa solo lui, forse gli sono arrivate offerte da parte di club che possono garantirgli una rosa più completa e più competitiva”.

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Spalletti? Uno che ama Roma e la Roma oggi sarebbe più chiaro nella sua posizione. Oggi io lo vedo mezzo dentro e mezzo fuori: se trova di meglio se ne va. La Roma è in grado di vincere un trofeo quest’anno, tranne lo scudetto perché la Juve è troppo forte”

Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): "Spalletti sta usando la Roma per andare in una squadra di primissimo livello, una di quelle con la maglia a strisce e aspetta e spera in una chiamata. E non ne fa una questione di soldi, perché non ne ha bisogno”.

Stefano Carina (Radio Radio 104.5): “Ad oggi dico che Spalletti è più verso l’addio. Le parole sono quelle di uno che ha deciso di rompere con quello che lo circonda. Dopo quello che ha detto non è facile più andare a firmare un triennale. Sta cercando di farsi terra bruciata intorno a sé. Totti è stato preso come pretesto, ma è una carta che Spalletti si è giocata male. Per il resto la Roma va alla grande, consapevole della propria forza. E questo va dato merito a Spalletti. Contro il Torino sembrava un’amichevole di metà settimana”

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): "Spalletti non è ossessionato da Totti in sé ma dalla gestione di Totti e da tutto quello che comporta. E’ questo il reale motivo per cui non ha ancora firmato il rinnovo del contratto".

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101,5): “Una situazione dove la società non può comprare senza vendere, Spalletti non la può reggere. Lui temporeggia e non riesce a farlo glissando e quindi solleva un po’ di polvere strumentalizzando i giocatori. Questa storia di Totti, alla lunga, è diventata stucchevole. Spalletti non vuole passare come l’allenatore che fa terminare la carriera al capitano, a me lui lo ha detto chiaramente. Ora non vuole più essere accostato alla questione Totti. Ho l'impressione che Spalletti nei confronti del capitano sia molto combattuto. Capisco che la presenza di Francesco non sia facile da gestire, e Spalletti non si dimostra adatto a questo".

Riccardo “Galopeira” Angelini (Teleradiostereo 92,7): “Io da romano voglio lo stadio. La burocrazia ce lo sta vietando, senza motivi buoni, i politici non hanno il coraggio di dire un no definitivo”. Costruiamolo per Roma e poi anche per i giallorossi".

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92,7): “Tra tutti i problemi che ha la Roma e tutti quelli che gli addossano, i giallorossi sono competitivi su tutti e tre i fronti a cui partecipano, pensiamo se non avesse preoccupazioni. Senza lo stadio la Roma riparte da zero purtroppo e sarebbe molto grave”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104,5): “I punti persi dalla Roma fuori casa pesano da morire, con l’esperienza dovrebbe anche finire questa storia. Mi sembra che Spalletti lavori proprio in questa direzione. Credo che il tecnico debba capire se la Roma può permettersi di non vendere i giocatori migliori. Da Torino mi dicono che non sia nelle mire della Juventus. Stadio? Ma cosa c’entra Grillo? Lui è di Genova”.

Sandro Sabatini (Radio Radio 104,5): “La Roma tende a distrarsi lontano da Roma. L’Olimpico vuoto da un lato ha responsabilizzato i giocatori, mettendogli addosso la responsabilità di dover far bene a tutti i costi per dover dimostrare qualcosa. Fuori casa in certe partite c’è stata un po’ di disattenzione e superficialità, difetti che lo scorso anno venivano evidenziati più in casa. Io spero che nello spogliatoio Spalletti parli in maniera più comprensibile rispetto a quanto fa davanti ai microfoni. Come allenatore voto 10”.

Nando Orsi (Radio Radio 104,5): “Come allenatore Spalletti è tra i più bravi in Italia e in Europa, è grandissimo, la Roma gioca bene e merita i punti che ha. Come comunicatore, però, mi piace molto meno, lascia un po’ a desiderare. Non vuole affrontare determinate situazioni, e a volte non si capisce quello che vuole dire. Se se la prende con i giornalisti fa un grave errore”.

Furio Focolari (Radio Radio 104,5): “Cosa manca alla Roma fuori casa? La Roma da trasferta è una squadra poco più su di metà classifica, ne ha perse 5 e pareggiate 2. È una squadra che non va, va a Genova contro la Sampdoria e perde 3-2. Non si capisce cosa succeda fuori. Mi scoccia che sia Grillo a decidere le vicende di Roma”.

Franco Melli (Radio Radio 104,5): “Stadio? Si sta aggiungendo confusione a confusione. In ogni caso, i tempi diventeranno biblici”.

Roberto Renga (Radio Radio 104,5): "Io penso che le squadre italiane impegnate in coppa vadano aiutate. Le nostre squadre vanno salvaguardate. Se Juve, Roma, Napoli vanno bene in Europa, ne guadagna tutto il calcio italiano. Invece questa cosa del calendario è passata in secondo piano, anche la Roma è stata zitta. Stadio? Mi sembra che si stiano muovendo tutti i poteri, sia forti che deboli. Da quando risulta a me, il parere delle Belle Arti è vincolante”.

Dario Bersani (Teleradiostereo 92,7): “Se la Roma non dovesse fare risultato a Milano, sarebbe decisivo per il campionato, e in più l’Inter si avvicinerebbe parecchio. Poi c’è il primo derby, poi Roma-Napoli… Spalletti? In questo momento credo che si diverta rispondendo tirando fuori quello che per lui è un file non chiuso. So che si trascina delle questioni, tante cose non sono andate giù e continua a farcelo capire. Forse, però, non era il caso di tirare in mezzo Totti: in questa città come tocchi il capitano, ti si rovescia addosso di tutto. Il futuro di Totti? Credo che debba parlare lui, non può farsi mettere in bocca parole da altri. Mi dispiace che si dia per acquisito qualcosa che noi non sappiamo. Stadio? Continuo ad essere fiducioso”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92,7): “Inter-Roma sarà determinante per il primo posto, Roma-Napoli per il secondo. Questa Roma ha imparato a gestire le partite e le energie. Per me Spalletti sta facendo delle valutazioni, in base anche alle risposte che otterrà in questo periodo dalla squadra. De Rossi è stato perfetto nella gestione della questione del suo contratto”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101,5): “Spalletti quando parla ‘alla Dino Viola’ manda messaggi e noi dobbiamo cercare di capirlo. Si sta però comportando in maniera scorretta nei confronti dei giornalisti, dei tifosi e di Totti. Quando gli chiedono del rinnovo deve solo rispondere che di questo ne parla solo con la società. Il resto dei giri di parole che fa non fanno bene a nessuno. Alla Juve pensano a Spalletti perché questa Roma ha ormai un gioco che somiglia molto alla mentalità bianconera”.

Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport, 101.5): “La Juve sta pesando fortemente a Spalletti perché Sousa non convince. Ho la sensazione che il tecnico della Roma abbia una forte intenzione di andare a Torino. Serve perà chiarezza e trasparenza per il bene del rush finale della Roma e per il rispetto nei confronti dei tifosi”.