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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Schick talento strepitoso, è tre volte più forte di Mahrez”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): "Schick è già diventato un problema, c'è chi dice che non può fare l'ala. E' un grande colpo, è come se qualcuno dicesse 'non prendo Dybala perché non è adatto al 4-3-3. Con Schick la Roma fa un bel salto di qualità, poi se arriverà un altro difensore si aiuterà ulteriormente. Poi se la Roma avesse voluto un titolare in difesa lo avrebbe già cercato un mese fa. Di Francesco è un ottimo allenatore. All'arrivo di Sarri a Napoli erano pronti a buttarlo giù, oggi il Napoli gioca a menoria e ha ricevuto anche la benedizione di Guardiola. Di Francesco con l'Inter fa tre moduli: 4-3-3, 4-1-4-1 e -4-2-3-1. Dire solo 4-3-3 diventa riduttivo. Comunque mi piacerebbe anche un 4-3-2-1 o 4-3-1-2 con Nainggolan e Schick dietro a Dzeko, poi c'è anche Perotti. Jerome Boateng? Non mi sembra un fulmine di guerra, sicuramente è molto esperto".

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): "Invece di esultare in modo scomposto per l'arrivo di un talento strepitoso come Schick, già ci si interroga su dove farlo giocare. Se Mahrez era uno squarcio di Paradiso, questo è un talento tre volte superiore. Vero che non è un'ala, ma le ali di Di Francesco notoriamente sono giocatori che devono fare certi movimenti verso il centro quindi lui può starci benissimo. Perotti prestazione sublime con l'Inter, sembrava avesse letto Il Superuomo prima di scendere in campo, ha giocato con una volontà, un senso della maglia. Poi c'è il capitolo sfiga, la sfortuna capita quando c'è qualcosa di non virtuoso all'interno della tua esistenza. Nainggolan e Strootman mi sembrano ancora prigionieri di un ruolo in cui fanno ancora fatica. Nainggolan ha giocato una partita virile, alla Ninja, ma lo vedo impegolato in un ruolo che non gli è molto chiaro. Certo, più vicino alla porta era letale. Cosa serve ancora sul mercato? Non serve altro. Manolas mi sembra quello più lontano dai suoi standard, poi c'è Moreno in cui ho fiducia, ha tanto calcio nelle gambe e nella testa. Per me la roma sta a posto così".

Francesco Oddo Casano (Centro Suono Sport – 101,5): “Dopo il terzo palo della Roma temevo il pareggio ma non mi aspettavo di perdere 3-1. Per me è una partita palesemente falsata dall’arbitro, Candreva doveva essere espulso, e l’ammonizione all’inizio su Juan Jesus ha bloccato il brasiliano per il resto della partita. Mi preoccupa la condizione psicofisica della squadra quando dovevi cercare di tenere stretta la partita con i denti. Sul 2-1 per l’Inter ho visto un paio di occasioni da gol per la Roma, se pareggiava poteva poi anche vincere. C’è da dire che Di Francesco ha iniziato il campionato con la rosa incompleta. Le difficoltà della squadra non sono da addebitare al tecnico”

Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): “Cosa è stata Roma-Inter? Una bella sconfitta? Bravi per 70 minuti sì, ma così non può andare. A Bergamo m sono preso il risultato rispetto alla prestazione, ma non festeggio la sconfitta contro l’Inter come fanno tanti. Se abbiamo preso tre pali vuol dire che i giocatori sono stati poco precisi. A calcio vince chi fa gol, andarci vicino non conta niente, non è come a bocce. Se andiamo avanti così che ci sciogliamo a venti minuti dalla fine, non va bene. Io mi dissocio dal club dei 'tifosi perdenti di successo'. Spero che tutti si siano resi conto di quanto sia falso Spalletti, con gli abbracci ai giocatori a fine partita per poi negare l’evidenza del rigore su Perotti. E’ più un attore che un allenatore”.

Piero Torri (Teleradiostereo 92.7): “Di Spalletti non mi è piaciuto niente, la vigilia o le strette di mano dopo la partita nel tunnel. Doveva far vedere di essere amico di tutti tranne che di Totti? Resta la stima per l’allenatore con cui ho avuto anche un buon rapporto, ma lui ha cambiato completamente abito. Non mi sono piaciute neanche le dichiarazioni nel post sul rigore. A Firenze lo scorso anno c’è stato un episodio uguale su Dzeko e io ricordo benissimo le sue parole del dopo-gara".

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma a centrocampo è molto forte, in attacco ha perso Salah e non credo che Defrel e Schick possano bastare. In difesa è molto più debole. Ora voglio vedere se Di Francesco adatterà il suo gioco per far giocare Schick, oppure se farà adattare il giocatore come esterno destro”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma è meno equilibrata rispetto a quella dell’anno scorso, Ruediger poteva coprire due ruoli. La Roma quest’anno ha incassato ma ha anche speso molto, questo va riconosciuto. Il lavoro di Di Francesco sarà molto complicato, ha bisogno di tempo, la squadra è forte ma disequilibrata. Grandissimo colpo Schick, ma dove gioca nel 4-3-3? Anche Defrel si adatta in quel ruolo. L’esterno destro, erede di Salah, non c’è eppure è stata fatta una campagna acquisti pirotecnica”.

Francesco Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Per me la Roma oggi è più forte dell’anno scorso, perché ha più soluzioni. Schick è titolare nella Roma, tutta la vita. Giocherà vicino a Dzeko più di quello che possiamo pensare. Io farei un 4-3-1-2 con Nainggolan dietro a Dzeko e Schick, con Florenzi, De Rossi e Strootman a centrocampo”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma è più debole rispetto all’anno scorso, anche se è arrivato Schick. Se Giampaolo non lo faceva partire titolare, qualcosa vuol dire. Io non vedo dove possa giocare oggi nella Roma, Perotti non si può far fuori. A me Schick piace tantissimo, ma non lo vedo funzionale per il gioco di Di Francesco”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport – 101,5): “Ha fatto bene Pallotta a tuonare contro il VAR perché se viene usato male lo strumento allora stai peggio di prima. Facesse qualcosa di più, andasse a parlare con i vertici arbitrali, questa cosa non va sottovalutata, è un nodo importante, la differenza di pochi punti può essere determinante a fine campionato. Sarà una stagione nella quale bisogna essere molto vigili. Sabato la squadra ha sbagliato la fase difensiva negli ultimi venti minuti, peccato".  

Riccardo “Galopeira” Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Ho sempre difeso Spalletti ma ora è un nostro avversario e se dice qualcosa contro la Roma per me diventa un nemico. Allo stadio non l'ho fischiato ma non mi è piaciuto il comportamento che ha avuto a fine partita. Roma-Inter è stata una partita falsata perché il primo sbaglio è stato dell'arbitro Irrati e poi anche del Var perché il rigore su Perotti l'ho visto dalla Tribuna Tevere. Il risultato finale è molto bugiardo. I nerazzurri sono molto forti perché Spalletti, nel nostro campionato, è un alieno. Ora bisogna lavorare tantissimo. Non voglio parlare di mercato fino alla chiusura a meno di comunicati ufficiali della Roma. Mi è piaciuto molto Perotti che è stato imprendibile dai difensori avversari e si è sacrificato molto".

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “La Roma è andata in difficoltà contro l'Inter, soprattutto la difesa. Di Francesco deve far mantenere sempre alta la concentrazione anche quando scarseggia l'ossigeno. Vedo da tempo Manolas in difficoltà ma non riesco a spiegarmi il perché".

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Buon VAR a tutti. Per me è da togliere subito. Doveva aiutare ed invece ha ingarbugliato la situazione. Sta facendo più danni della grandine. Ci sono partite falsate, le milanesi ieri hanno rubato. La Roma ha ancora bisogno di un grande centrale difensivo, ma Schick può migliorare la fase realizzativa. Di Francesco si sta rivelando un buon allenatore”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Prima di parlare del VAR, bisogna conoscerne il protocollo. E’ come parlare degli arbitri senza conoscere il regolamento del calcio. Il VAR non è intervenuto sull’episodio di Perotti perché ha ritenuto che l’arbitro era nella posizione migliore per decidere, sbagliando per me.Gli arbitri continueranno a sbagliare come prima. La cosa che mi è piaciuta di più in queste prima due giornate di campionato sono i primi 60 minuti della Roma di Di Francesco. Eccezionale!. Schick è molto forte, ma non è un esterno".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Io sono innamorato del Var, toglie la sudditanza psicologica per gli arbitri. Per me è stata una genialità. Schick non so dove verrà collocato, ma intanto aggiunge tecnica alla rosa della Roma. Contro l’Inter la Roma ha giocato bene ed è stata sfortunata. Ha giocato anche un buon calcio, ma l'Inter  stata sorniona e poi ha trovato un avversario poco preparato. Purtroppo adesso dalla panchina Di Francesco può attingere poco e si trova nell’impossibilità di cambiare la partita”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “C’è stato un mezzo furto dell’Inter all’Olimpico, la Roma meritava di più, oggi poteva stare a punteggio pieno. A me questo Var non piace proprio. Il rigore su Perotti era netto, andavi sul 2.0 e la Roma aveva vinto. La squadra di Di Francesco, però, ha accusato qualche limite tecnico in difesa”.

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Per il Var occorre dare tempo, a volte ne si fa un uso esagerato. Al momento sta aiutando la regolarità delle partite. Alla Juve Schick avrebbe giocato con il contagocce, nella Roma invece sembra essere il salvifico. Mi sembra inopportuno poggiare tutta la propria campagna acquisti finale su questo giocatore, che è bravo ma deve dimostrare ancora tutto”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Alla Roma non basta solo Schick. In difesa la squadra barcolla, serve un grande centrale.Tutti parlano dei 70 minuti giocati bene dalla Roma, ma poi appena segna Icardi la Roma si è smontata. Perché?”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Arbitri? Alcuni sono ottimi ma non possono affidarsi solamente sul Var perché le decisioni devono principalmente prenderle loro e gli assistenti. La Juventus resta la squadra da battere anche se il Napoli sta scalando le posizioni anche se hanno ancora qualche piccolo difetto. Roma-Inter? Di sfortuna non parlerei perché i giallorossi hanno l'abbonamento. Parlerei di come sul risultato di 1-1 i nostri sono andati in bambola e non hanno saputo reagire. Della partita di sabato prendo solamente la voglia di giocare e di vincere dei senatori come De Rossi e Nainggolan. Defrel si è sempre sacrificato molto ma resta sempre un sostituto. Schick? Con lui la Roma giocherebbe con due punte vere perché lui non è un'ala”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101): “Il problema del terzino destro resterà anche quando rientrerà Karsdorp perché l’esterno alto deve coprire per tutta La rosa della Roma, con Schick, è perfetta per giocare con il 3-5-2, diventerebbe una delle squadre più forti della storia giallorossa. Se Di Francesco non lo capisce, allora è di coccio. Schick non mi fa rimpiangere Salah ma deve essere messo in condizione tatticamente di giocare”.

Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport – 101): “Io sono un orfano tattico di Spalletti ma ora sono al fianco di Di Francesco. Devo dire che sabato il tecnico ha sbagliato formazione. Per una partita avrei schierato la difesa a tre, per una partita. Anche i cambi mi hanno convinto poco. Poi c’è stata la sfortuna e il rigore nettissimo non concesso. L'acquisto di Schick non serve a niente”.

Tiziano Moroni (Centro Suono Sport – 101): “Gli errori tattici di Di Francesco ce li dobbiamo tenere, perché lui non lo cambi. La partita contro l’Inter la potevi e la stavi vincendo, ma a lungo andare il gioco di Di Francesco mi spavento perché la Roma non ha i giocatori per tenere i ritmi alti per 90 minuti e il 4-3-3 del tecnico. A Bergamo ci ha detto bene, e la fortuna l’hai ripagata sabato sera”.